CINEMA E MUSICA
Lorenzo Lombardi
Decision To Leave

Un investigatore, un cadavere, una donna sospettata e una passione morbosa. Pochi elementi ben collocati in Decision to leave, il nuovo film di Park Chan Wook. Il film si apre con l’indagine su un uomo morto a causa della caduta accidentale da una montagna, unica sospettata: sua moglie. Hae Joon indaga sulle dinamiche della morte dell’uomo e conosce la vedova Seo Rae di cui prova subito una forte attrazione che lo porterà a far di tutto per cercare di salvarla dalla sua condizione di colpevolezza.
Il film, vincitore a Cannes per la migliore regia, è un vero e proprio omaggio al cinema noir anni 50. La pellicola ricorda molto "Il caso Paradine” di Alfred Hitchcock ma non solo, troviamo al suo interno citazioni a grandi registi del calibro di Fritz Lang, Stanley Kubrick, Billy Wilder, Orson Welles, John Huston, Roman Polanski e tanti altri. La figura di Seo Rae ricorda molto le famose femme fatales che apparivano nei film noir in bianco e nero (ed ecco la citazione a La fiamma del peccato di Billy Wilder) anche se, Park Chan Wook trasforma questo personaggio dando una nuova versione dello stereotipo visto nei film del passato, cambiandole il carattere, rendendola più “umana”.
Come sempre il regista sposa immagini e musica rendendo tutto indimenticabile e poetico. In Italia il film uscirà il 2 febbraio con il titolo La donna del mistero con un titolo italianizzato che non rende giustizia a quello originale che racchiude tutto il significato del film. Promosso a pieni voti e consigliato per tutti gli amanti di Park Chan Wook, ma anche per chi ama i film d’essai.
Il film, vincitore a Cannes per la migliore regia, è un vero e proprio omaggio al cinema noir anni 50. La pellicola ricorda molto "Il caso Paradine” di Alfred Hitchcock ma non solo, troviamo al suo interno citazioni a grandi registi del calibro di Fritz Lang, Stanley Kubrick, Billy Wilder, Orson Welles, John Huston, Roman Polanski e tanti altri. La figura di Seo Rae ricorda molto le famose femme fatales che apparivano nei film noir in bianco e nero (ed ecco la citazione a La fiamma del peccato di Billy Wilder) anche se, Park Chan Wook trasforma questo personaggio dando una nuova versione dello stereotipo visto nei film del passato, cambiandole il carattere, rendendola più “umana”.
Come sempre il regista sposa immagini e musica rendendo tutto indimenticabile e poetico. In Italia il film uscirà il 2 febbraio con il titolo La donna del mistero con un titolo italianizzato che non rende giustizia a quello originale che racchiude tutto il significato del film. Promosso a pieni voti e consigliato per tutti gli amanti di Park Chan Wook, ma anche per chi ama i film d’essai.
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