CINEMA E MUSICA
Alfredo Ronci
Il 'vecchio' sa ancora suonare

In questo periodo di follia musicale, il sottoscritto boomer è alla ricerca di qualcosa che non gli faccia storcere il naso (e soprattutto le orecchie). Non sono un nostalgico a tutti gli effetti, ma certe ugole del passato mi fanno ancora gola. Quello che vedete è l’ultimo album di Jackson Browne, davvero l’ultima fatica di un convincente autore americano. Qualcuno di voi ricorderà gli enormi successi da lui avuti soprattutto negli anni settanta e ottanta. Non che in questi anni si sia fermato, assolutamente no, ma come tanti altri veterani ha ridotto un poco la sua attività. SE nei primi anni preferiva le tonalità romantiche e sentimentali (belle le sue cose sul suicidio della ragazza), negli ultimi ha preferito di più cimentarsi su questioni sociali e d’ambiente.
Come lo stesso Jackson ha dichiarato recentemente, o amore o realtà contemporanee, quel che importa è il sentimento che la gente ci mette nell’ascoltare quel musica. Tutto vero.
Il disco è bello (la rivista Buscadero l’ha eletto disco del mese – non importa che mese) e Browne come al solito è molto persuasivo. E piacevole la sua foto all’interno del disco. E confrontatela con altre, in primo piano, dei dischi più vecchi.
Ti prende una nostalgia che solo dio lo sa…
Come lo stesso Jackson ha dichiarato recentemente, o amore o realtà contemporanee, quel che importa è il sentimento che la gente ci mette nell’ascoltare quel musica. Tutto vero.
Il disco è bello (la rivista Buscadero l’ha eletto disco del mese – non importa che mese) e Browne come al solito è molto persuasivo. E piacevole la sua foto all’interno del disco. E confrontatela con altre, in primo piano, dei dischi più vecchi.
Ti prende una nostalgia che solo dio lo sa…
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