Attualità

Un tributo: Roberto Roversi (1923-2012)
E' morto Roberto Roversi. Un poeta, ma un poeta di quelli veri. Quando muore uno di loro non bisognerebbe mai chiedere l'età: c'è nella loro opera, attualissima, la potenza di circuire il mondo e nello stesso tempo abbandonarlo al di fuori del tempo.
Vero che fu uno degli ideatori di Lotta Continua, vero che realizzò alla fine degli anni settanta tre dischi con Lucio Dalla, vero che è stato uno degli ultimi librai antiquari, ma sarà un poeta ed anche uno scrittore raffinato e di capacità precognitive. Noi lo ricordiamo con una disamina del suo più bel romanzo Registrazione di eventi del 1964, che andrebbe letto nelle scuole, oggi, per capire la nostra attualità fatta di spread e di speculazioni finanziarie.

I paraculi delle Paraolimpiadi
Preferirei stendere un velo pietoso sulla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi: a cominciare dall'esibizione pietosa e arrogantemente commerciale (ha avuto il coraggio di presentare il nuovo singolo!) dello sculettante ed imbolsito George Michael o dal carosello infinito (escluderei da questo triste peregrinare il grande Ray Davies dei Kinks) di cadaveri eccellenti .
Ma non è di questo che voglio parlare: mi preme più sottolineare lo straordinario spettacolo offerto dalle Paraolimpiadi. O meglio ancora, lo straordinario spettacolo che in qualche modo hanno tentato in tutti i modi di non farcelo godere.

Il miracolo dell'ostia fritta.
C'è a Roma, ai piedi del Palatino, la chiesa di S. Anastasia. Qui, appoggiate alle pareti, stanno otto bellissime colonne romane di scavo; sette di un bel marmo color miele con screziature bruno violette. L'ottava è di un elegantissimo grigio striato di bianco, magnifica.
Bene, soddisfatta la nostra fissazione architettonica, veniamo al vero scoop. Nella navata di destra c'è una gran bacheca che espone, raccontati in ordine cronologico, i più clamorosi miracoli transustanziali del passato.

Della memoria e dell'indecenza.
Vi è negli ultimi anni una corrente europea revisionista che tende ad accomunare nazismo e comunismo, soprattutto in termini di orrore e crimini contro l'umanità. Chiunque abbia un minimo di cultura sa che la tesi è imbecille e priva di fondamento, ma ha riportato in auge una serie di comportamenti e di manifestazioni (per non dire personaggi che si credeva sepolti nell'ignominia della Storia) che in qualche modo fanno riflettere e che sarebbe saggio tenere sotto controllo per non trovarsi poi, inquieti e tremebondi, a ragionar di nostalgie concentrazioniste dopo qualche esito elettorale.

Fissare la Rete (*)
Ing Direct (Conto arancio), banca nata come tutta virtuale, ha deciso già alcuni mesi fa di aprire 25 sportelli in Italia. Sportelli, filiali insomma, come ogni altra banca.
Ibs.it, il negozio leader nel nostro Paese nella vendita online di libri, home video e prodotti musicali, nato come puro negozio virtuale, sta aprendo 9 librerie "reali" in altrettante città italiane.
Sembra una scelta "contro natura". Una roba da "invertiti". Invece di passare progressivamente dal fisico al virtuale, chi è leader nel virtuale sente il bisogno di spazi fisici.
Di fisicità? Si può dire così?

Un americano alle prese con Nietzsche.
Intanto, un'avvertenza. Se qualcuno dovesse imbattersi nella monografia di Arthur C.Danto, estetologo americano, su Friedrich Nietzsche (tradotta ora dalle edizioni Mimesis), si vada a vedere la data di pubblicazione del libro: 1965. Perché altrimenti il lettore disattento potrebbe restare parecchio perplesso di fronte a un testo, alla breve prefazione in specie, che con tono compunto e battagliero – nonostante non risparmi al grande tedesco perplesse (e perplimenti) considerazioni su quella che Danto chiama l'incapacità della scrittura e dell'argomentazione nicciane di fare "sistema" – si dà da fare per "restituire" dignità filosofica all'opera di Nietzsche.

L'uomo che sussurrava alle rane.
Avevamo conosciuto Morelli come autore di una storia molto adulta, che aveva per protagonista un reduce della Legione Straniera (Onore e morte, Emil, già recensito sul Paradiso). Ora ha voluto sorprendere con una fiaba, dove le rane parlano fra loro in un linguaggio umano, manifestando umanissimi sentimenti (Tutte le rane sparirono d'incanto e..., Edizioni Studio 12). Non è però una storiella divertente per far sorridere i bambini, visto che si parla di vivisezione. E parlarne dal punto di vista delle rane, che è un punto di vista in genere davvero poco considerato, mette i brividi. Il libro non nasce oggi. Il manoscritto, nella sua prima stesura, ha già meritato il premio narrativa Studio 12 nel 1997. Così la racconta Morelli nel suo modo energico e asciutto:

Troppa letteratura, niente letteratura. Ovvero, che fine ha fatto la critica?
Abbiamo ricevuto in redazione e volentieri pubblichiamo.

Il sesso secondo Weininger e il pensiero reazionario.
Ora, diciamolo forte e chiaro: ci sono pensatori, scrittori, filosofi che dicono cose aberranti, o stupide, o palesemente campate per aria, eppure vantano agli occhi di molti lettori, perversi motivi di fascino. Vuoi perché scrivono da dio, vuoi per l'appeal della loro persona, vuoi perché nonostante tutto, i nuclei concettuali sui quali affiggono le loro risposte sbagliate non smettono per questo di restare problematici.

Niente di nuovo nel sado-romanticismo.
Il titolo perde, nella traduzione italiana, il gioco di parole, perché le Cinquanta sfumature di grigio (E. L. James, Mondadori) sono in realtà le sfumature di Grey, cioè i variegati umori del protagonista maschile. Ma è lei, Anastasia, a raccontare in prima persona il loro tormentato rapporto in questo romanzo, primo di una trilogia che ha già venduto diecimila copie prima di approdare in Italia.
All'inizio della lettura non riuscivo a liberarmi dall'idea che l'Autrice fosse americana.
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