Attualità

Donne pericolose
Scrive Andrea Camilleri, a proposito di Patricia Highsmith, su Venerdi di Repubblica (1): La normale terribilità (lo so, è un ossimoro, ma non mi vengono altre parole) di questa autrice è che tutti i suoi racconti iniziano mostrando un quadretto rassicurante, quotidiano, usuale, persino banale, dove i gesti sono consueti, abitudinari, addirittura diventati un po' meccanici e a un tratto qualcosa, un niente, un nonnulla, un inciampo, incrina quel quadretto rassicurante, lo fa in mille pezzi, lo ricompone in una dimensione appunto irrazionale, metafisica, totalmente spiazzante.

Chi t'è vivo e chi t'è mmuortt!
Canta Napoli, Napoli musicologica! In due libri (1) che più diversi non potrebbero essere - se non fosse per quelle strane occasioni...
...de 'na gran cosa, e 'sta gran cosa è questa...
Giuseppe Gioachino Belli

Il capolavoro mangiato dal cane
C'è una storia personale dietro questo libro. Buffa. E' un luogo comune quello che i cani si avventino contro i postini perché sono le uniche persone che non entrano mai in casa.
Il mio, appena acquisito, perché abbandonato in mezzo ad una strada, si è avventato contro il pacchetto che conteneva il libro. Ha mangiucchiato per benino la confezione, distruggendo la copertina principale, il retro, ma risparmiando la struttura perché corpo di ben oltre quattrocento pagine.

La risposta prima della domanda
Come si scrive (ma anche no) un libro sulla prostituzione femminile? Vediamo, pigliando a modello due proposte vergini - cioè serie eppur modeste.

La lingua perduta delle gru
Riportiamo pressoché integralmente il colloquio che Francesco Segni, anni trentaquattro, disoccupato, ha sostenuto come candidato per un posto di receptionist.

Il Fascino della Divisa. I Tratti Sessuali Secondari nel Corteggiamento.
Abbiamo presentato un'analisi del linguaggio non verbale infantile (vedi sinagoga: "quando i bambini fanno ops"). Continuiamo, noi orchi letterati, a viaggiare alle soglie del dicibile con questo intervento.

Il compleanno degli Orchi
Esattamente un anno fa il Paradiso degli Orchi vedeva la luce. E luce fu, verrebbe da dire. Se consideriamo lo stato dell'illuminazione del sottobosco culturale, quello che si agita ai margini delle grandi concentrazioni , l'espressione biblica ci sembra tutto sommato appropriata.
Diciamocelo senza mezzi termini: un clamoroso successo. In un anno, passo dopo passo, siamo stati contattati da oltre quarantamila utenti. Un riscontro che nessun orco avrebbe mai potuto pensare di vantare.

La massacreria delle allodole
E' l'ultimo film dei fratelli Taviani. Notata l'assenza di Boldi e De Sica. Per il resto, non c'è piaciuto molto. Proviamo a spiegare perché - nonostante il gran successo di pubblico e di critica.

In memoria
QUI C'ERA IL LAVORO (BELLO O BRUTTO, ALLEGRO O SERIO) DEGLI ORCHI. PER QUESTI DUE GIORNI DI FESTA, LO SPAZIO SARA' VUOTO, IN MEMORIA DI MATTEO, RAGAZZO D'ORIGINE FILIPPINA, SUICIDA PER LO STUPIDO PREGIUDIZIO CHE I SUOI COETANEI HANNO POTUTO COLTIVARE IN UNA SOCIETA' DOVE L' INTELLETTO, L'AMORE E LA GENTILEZZA SONO OGGETTI DI SCHERNO O D'ORRORE.

Qualche lettura biblica...
In tempi di fervida discussione sul concetto di "famiglia", anzi proclamata "Famiglia" con la effe maiuscola, qualche lettura biblica potrebbe illuminarci. Infatti...
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