Racconti
Lupo
Soltanto quando lo portai a casa con me, capii che la mia vita sarebbe cambiata per sempre. Dopo poche ore insieme mi riscoprii innamorata di un amore puro e misterioso che non conoscevo.
Tornare indietro
Le fantasie fantascientifiche quando si realizzano non sono mai esattamente come erano state immaginate. La possibilità era gigantesca, ma non era un viaggio nel tempo avventuroso. Si trattava semplicemente di poter tornare indietro.
La vita vegetale
Certo si trattava di una suggestione (cos’altro poteva essere, altrimenti?), però dal giorno dell’incidente la signora Maria si sentiva serena solo sul suo terrazzo, circondata dal silenzio delle sue piante.
Ospiti
Hai ragione, dovremmo rimettere in ordine il salotto: tra un’ora saranno qui. Abbiamo fatto bene a invitare un po’ di persone. Certo, la casa non è più quella di un tempo, ma cosa vuol dire.
Giulia
L'ultima volta che la vidi fu a Covent Garden nell'ora dei suonatori di strada. C'era la luce del tramonto e i palazzi della piazza cominciavano appena allora a illuminarsi. L'estate era passata da un pezzo ma non faceva ancora troppo freddo.
Popponasia
L'economia, l'architettura, la cultura, lo sport, i costumi di Popponasia vertevano su una sola costante di base: il nervosismo. A Popponasia tutti dovevano essere nervosi, e non doveva necessariamente essercene un motivo.
Io amo lei
E’ una mattina scostante: l’umido che conserva – ultimo lascito notturno di un febbraio romano casuale – mi aggredisce il viso e le mani, mi brucia gli occhi come fumo soffiato in faccia. Chiudo gli occhi.
I cinque minuti di Adamo Cova
Questa è la storia di Adamo Cova.
Adamo: maschio, 31 anni, 175 centimetri e 70,5 Kilogrammi.
Capelli castano scuro, occhi marroni, carnagione chiara.
Celibe, un cane di nome Doc, labrador di anni 3 e kili 28.
Appartamentino modesto, al secondo piano di una palazzina con le finestrelle colorate, in una cittadina del nord Italia.
Simpatico ma solo dopo un po', mansueto come il suo cane, amante della pace e particolarmente pantofolaio.
Addio a Vermillion Sands
L'anno scorso ho letto tutti i racconti di JG Ballard, uno dei miei scrittori preferiti. I più belli sono quelli ambientati a Vermillion Sands, bizzarro universo parallelo. Qualche anno fa Ballard è morto. Ho pensato di fargli omaggio scrivendo un racconto alla sua maniera.
Non so se sia stato un privilegio o una disgrazia essere presente agli ultimi giorni di Vermillion Sands. Da tempo quella che una volta era la più prestigiosa località turistica si era trasformata in un decadente museo.
Il peggio è passato
Il dolore scorreva via tranquillo, ma la scorza dura, la parte consistente del male c'era ancora.
Fra 37 e 37.3 di febbre, si sa, non passa troppa differenza. Ogni 28 giorni, ogni periodo di lunazione; eppure le sue cose erano già venute. E allora cosa poteva essere quel sottile scampanio che pareva segarle la testa in due? Maria De Febbri non riusciva proprio a capire.
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