Racconti

Eterno eternit
Ho trent'anni... non ne ricordo uno in cui non abbia avuto riguardi nei confronti... ecco... dalla finestra, di casa mia scorrono or impazzite, or savie, autovetture e uomini e donne e uomini e donne e cani e vecchi e giovani e bimbi e cartacce e merda ed è sempre la stessa cosa da... da quando sono nato non ricordo un momento in cui non abbia avuto riguardo nei confronti dei vicini, ho sempre avuto rispetto e sia chiaro, anche quando erano dei grandissimi rompiscatole oh... a ricordare la posizione esatta dei libri sulla mensola... eppure mi sono allenato... il pennarello per Dio... è andato via il segno... e dove? Dico dove?

Nowhere Man
Avanzavo a fatica fra le bancarelle della piazza sferzata dal vento gelido di dicembre. Ogni due metri qualche bruscolo di neve mi pizzicava la fronte e gli occhi mentre cercavo inutilmente di ripararmi con il bavero del cappotto ben stretto. Alcuni manichini drappeggiati in abiti vittoriani oscillavano leggiadri nell'aria inquieta, altri in giacca e alamari esibivano un contegno formale e parevano quasi disprezzare i compagni più vanitosi.

Anonymous
Sono un uomo finito in un cul de sac. La libertà da cui dipendo e gli altri da cui dovrei dipendere, sono stati sommersi dall'inabbordabile senso del finito. Sono terminati i programmi tv, le lettere, le conversazioni. Non esco, non vado a passeggio, non mi compro il latte, il pane, il giornale. Non vado a mangiar fuori. Le donne diventate sottane consunte, risultano essere un miraggio noioso e doloroso. L'estate scorsa ero un altro uomo. Poi è cambiato il mio stato. Perché piango?

Landmark Motor Hotel
Avrei voluto abbracciarli tutti, prenderli e tenerli per mano insieme in un sogno unico e senza fine. Eppure ogni cosa è destinata a divenire niente, lentamente, come un urlo senza voce che striscia dentro.
Così finisce un amore soffocato dal silenzio.
Averci un blues.
A volte penso che quel silenzio, tutto quel silenzio che mi passa dentro, e attraversa la mia mente da parte a parte, e accompagna i miei pensieri, tutto quel maledetto silenzio non sia altro che musica tanto assordante da confonderti le idee.

Underdogs n.20
Ma il clero cattolico è cristiano? La domanda potrebbe essere posta dagli ACDC, dai Led Zeppelin, dai PropellerHeads, dalla piccola dj PeeDee con voi, per chiedere WHY? PERCHE'?
Perché le voci bianche dovevano essere fanciulli castrati? Quanti ne morivano sotto tortura per creare i pupazielli ad uso e consumo della Bestia Cattolica?
La castrazione prevedeva l'apertura del basso ventre e l'estrazione tramite cordoncino, del testicolo che veniva cinto per l'essiccazione "naturale"! Andiamo!

Yesterday
Ormai è materia da quiz. Anche il mio barbiere sa che Paul McCartney si svegliò una mattina in Cavendish Ave con tutto il pezzo già completo di parole in testa. Era arrivato in sogno, disse poi, e lo aveva buttato giù in fretta durante il breakfast strimpellando sul piano che il padre della fidanzata (viveva a casa loro, all'epoca)gli aveva saggiamente messo a disposizione. Aveva chiamato la nuova canzone, in mancanza d'altro, Scrambled Eggs, Uova strapazzate. Ok, nessuno è un grand'uomo agli occhi del proprio biografo.

Fuga di ombre
La cecità! Sarebbe un sollievo per me ora?
Appena sveglio ho accostato di nuovo l'orecchio alla finestra, per sentire le voci del mare.
La stanza dove abito è tutta un pullulare buio di ombre, che sfilaccia la solidità delle pareti.
È una strana giornata di ardori spenti.
Se ripenso all'inizio, a come tutto è proseguito dopo, penso che sarebbe inutile accecare di bianco le mie pupille.

Devi portare rispetto al pubblico (Storia mitomodernista. Omaggio ad Aldo Nove).
Il fatto è che quella cagna non ha rispetto per nessuno.
Anche Daniela si era pronunciata sulla sua meschinità.
Daniela è una donna panciuta sulla quarantina e quando si incazza le si gonfia la vena sul collo. Daniela fa schifo in culo ma a me fa sesso.
Mia nonna lo dice sempre: "Quella signora è veramente come una di noi".

Sempre
-Perché non è possibile?
-Lo sai il perché.
-No, non lo so, prova a dirmelo.
-Esistono strade impercorribili.
-Ah si?
-Si.
-Credevo tu potessi permetterti altro genere di risposte.
-Ne ho, solo che questa è l'unica ora che puoi permetterti tu.
-Non mi basta.

La visita
Era una giornata di metà ottobre. Il cielo era coperto da una spessa coltre di nuvoloni grigi e bluastri, attraverso i quali il sole non si intravedeva e che sembravano voler schiacciare e avvilire le persone che, serie e compassate, camminavano per le vie della città, scambiandosi sguardi torvi, minacciosi. Una di queste persone era A., il protagonista del nostro racconto. Non che si tratti di una persona particolare. Certo, da bambino, e anche da adolescente, egli si riteneva del tutto fuori dal comune ma questo accade a tutti noi:
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