Racconti

Armistizio
I lampioni scivolano veloci di fianco alla mia Prius, avvolti dal buio come i miei pensieri. Gocce di pioggia appuntite scintillano sul parabrezza, spazzate via ogni quattro secondi da uno spietato colpo di tergicristallo. Il piede destro accarezza l'acceleratore senza forzare.
Risalgo il vialone che immette in città seguendone il profilo d'asfalto morbido e ondeggiante, adagiato lungo quello che è stato il declivio di una vallata verso il mare.

Cosmologia
N-e-r-a.
Nessun commento, davvero. Non mi va di fare nomi. Non dovrei essere catastrofista, lo so. In pochi minuti sto già demolendo quei pochi fragili scheletri fuori dall'armadio, seduti comodamente sulla poltrona di casa mia. Mi guardano con le braccia conserte in segno di disappunto. Credo che non sia stato un bene il mio sfratto esecutivo. Ma non ci posso fare niente. La turbina ormai è stata innestata e il ragionamento è autonomo e completamente anarchico, sovversivo. Non sono davvero in grado di fermalo a questo punto. Maledetta telefonata...Non potevo essere a corto di credito sul cellulare?! "NO", mi rispondono in coro.

Film (Talkin' that talk)
Perchè non dovrei sfoggiare le mie ottime capacità di regista? Possiedo molte abilità, tra queste, la capacità di far recitare Rosemarie Lula – un sasso di ragazza con lo sguardo di giada e la voce mielosa; il resto ricorda quel che in effetti è: la figlia di un taglialegna abbandonato dalla moglie quando la piccola Ros aveva appena 2 anni. La donna, una certa Vivienne di origini lionnesi molto remote, cantava nell'unico pub di Eastpoint dove gli uomini ancora sono soliti radunarsi per bere la bumba bollente,

Wittgenstein 3.032
Ieri ho affittato, per la prima volta nella mia vita, una stanza. Da ieri vivo in questa stanza in affitto a due passi dalla metropolitana, divido il bagno e la cucina con due ragazze. La mia stanza, ad eccezione del trittico scrivania-armadio-letto, è vuota. Non ho neppure una sedia, quella che ho trovato ha il piano sfondato e le ragazze sono state categoriche riguardo alle sedie della cucina. Poco male, domani andrò nella mia vecchia abitazione a prendere la mia sedia personale: ne ho una in tela, tipo regista. Ci sarei andato oggi. Avevo deciso di iniziare oggi i lavori di ammodernamento, ma c'è stato un lutto nel palazzo.

Oltre l'invisibile
...incontrai di nuovo Alessandro dopo secoli. Il famoso caso, che ad un certo punto della vita decide lui di venirti a fare visita e non si azzarda nemmeno a bussare. Educazione zero! E come vuole ogni tradizione che si rispetti, questo genere di incontri avviene solitamente per strada, mentre la tua testa è altrove, e nemmeno troppo predisposta a perdere tempo perchè la fretta è assolutamente intrinseca con il fatto che tu sia in giro e non a casa a farti un bagno caldo o a leggere un libro.

Favelas e California
Nacque in una favela da ragazzi portoricani e si trasferì a San Francisco intorno ai 17 anni. Si lavava poco benchè sfoggiasse un bel colore di cannella grazie al sole dorato che migliorava l'appeal del giovane punkabbestia. L'acqua di mare era sufficiente per un lavacro settimanale. Gli abiti, sempre quelli. Man mano che si usuravano bastava aggiungere qualche straccio rubato dai cassonetti dell'esercito della salvezza. Eh sì, quei becchini e le donnette con scarpazze allacciate da suora e cappelli scrafagnati da suocera sopravvivono!! Romualdo Cagliostro a vent'anni conosceva tutti i trucchi per vivacchiare

Underdogs n.13
A voi che siete sintonizzati, buongiorno da PeeDee. A voi che rimuginate affranti immersi nel logorio, a voi yuppies managers che non siete schiattati in tempo e a coloro che insomma non mi piacciono, faccio lo stesso ascoltare qualcosa di buono del grande Iggy. Agli indiani metropolitani, alle nazioni punk, ai neo hippies and beatniks della diaspora, ai vikinghi locavores, alle radicalità sociali pacifiche e libertarie, alle espressioni del mare, del vero e del profondo, dedico la voce di velluto di Nico.

La prima del mimo
Gli ebrei dicono che "Tre cose arrivano all'improvviso: il Messia, un oggetto trovato, e uno scorpione."
Io dovetti accontentarmi di una telefonata.
"Ciao Billy..."
"Mimo..."
"Sto cercando di mettere su un laboratorio in un cortile."
"E ?"
"Beh, perché non vieni a darmi una mano? Male che vada ho una bottiglia di Jack Daniels."

Chemin de fer
Dalla finestra semiaperta entrava la primavera di Argenteuil. Era una primavera di baci, di papaveri allegri, prati fioriti e margherite delicate, che esalavano tutt'intorno il profumo dell'estasi e della felicità.
Non ricordo bene il nome di quel luogo, benché il borgo che ho citato sembrasse presente nella brezza mattutina.
Oltre le tende vermiglie, nella stanza adorna di quadri variopinti, c'era il letto a baldacchino,

Pupazzi
Sabato Notte.
Asino frutto della selezione naturale.
Dopo Bob, accecato da un lavaggio in lavatrice, e dopo Marl, sfigurato dagli acari.
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