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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

Andrew Collins

Il mistero del Cigno

Libri per Evolvere, Pag. 432 Euro 26, 00
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Il ritorno di un libro di Andrew Collins è, per gli appassionati del genere, un evento. Il ricercatore britannico, abbandonato dalle grandi case editrici italiane, ha continuato in questi anni a sfornare interessantissimi lavori di approfondimento su tematiche quali l'archeologia proibita e l'astronomia, e questo Mistero del Cigno, edito in Italia da una nuova e coraggiosa casa editrice, www.libriperevolvere.it, rappresenta un po' la summa del suo pensiero. Collins parte da Gobekli Tepe, nel sud est della Turchia e ci fa fare il giro delle antiche civiltà dell'era Neolitica. In ogni parte del mondo, si accorge che gli allineamenti dei vari centri del culto erano indirizzati verso il cielo del nord e che ognuno "leggeva" il cielo per individuarvi una costellazione; quella del Cigno. Lì splendeva una stella, Deneb, considerata la stella polare in un'eta che andava dal 16.000 al 14.500 a.C e in seguito sostituita da altre stelle, come Delta Cygni, ma comunque appartenenti a quella costellazione. Ma perché quest'interesse per il Cigno? Dagli antichi Olmechi ai Maya fino alle popolazioni siberiane, e agli antichi egiziani, l'autore ci porta a spasso in un viaggio di scoperta delle tradizioni spirituali dei tempi passati in maniera accurata e precisa.

E la risposta alla domanda sull'interesse per il Cigno ce la dà facendoci avventurare in diversi campi del sapere umano. Ma soprattutto ipotizza che quella fosse la direzione in cui le antiche popolazioni individuavano la sorgente della vita sulla Terra. L'ultra mondo. L'al di là. Un luogo che astronomicamente è chiamato la Grande Fenditura, una specie di vuoto cosmico nel bel mezzo della costellazione del Cigno, con le sue stelle che a turno, essendo circumpolari, che cioè non tramontano, appaiono e scompaiono sull'orizzonte terrestre. La forma della costellazione del Cigno è quella di una croce. Essa era chiamata anche la Croce del Nord. E qui Collins si spinge a ipotizzare che l'adorazione del Cigno non solo sia alla base delle religioni contemporanee ma che da essa, vedi appunto la croce, siano stati tratti anche importanti simboli. Ma cosa c'è in quella regione del cielo di così importante? Da cosa è composta questa presunta sorgente della vita sulla Terra? Collins prova ancora una volta a ipotizzare, rifacendosi alle scoperte dell'astronomia contemporanea.

Sembra infatti che negli anni'80, siano stati scoperti dei particolari raggi cosmici provenienti esattamente da quella regione del cielo notturno. Essi vengono chiamati cygnet e sono più potenti di qualsiasi altro raggio proveniente dal cosmo, tanto da riuscire a penetrare la superficie terrestre per centinaia di metri. Secondo gli ultimi studi della fisica, e secondo un cosmologo come Carl Sagan, pare che i raggi cosmici possano essere i responsabili della nascita e dell'evoluzione della vita sulla Terra (e non solo) attraverso l'alterazione/attivazione del DNA umano (ma chissà, magari anche animale). Collins si domanda se questi cygnet, provenienti da un punto nella costellazione del Cigno chiamato Cygnus X-3 possano essere gli stessi che influenzarono le antiche popolazioni, dal Paleolitico in poi e che esse avevano riconosciuto come appunto la sorgente vitale da venerare. E a cui gli sciamani potevano accedere tramite l'assunzione di sostanze psico attive che alteravano il DNA che oggi viene definito spazzatura (Junk DNA) o dormiente. Chissà. Certo, se Collins avesse ragione, questo libro potrebbe diventare una pietra miliare. Per saperne di più su questo affascinante tema, lo abbiamo intervistato. Vi consiglio di leggere le sue incredibili risposte nella sezione apposita.



di Adriano Angelini Sut


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