RECENSIONI
William Lindsay Gresham
Nightmare Alley
Sellerio, Tommaso Pincio, Pag. 473 Euro 16.00![immagine](uploads/tx_orchidata/B096Y2PRYH.01._SCLZZZZZZZ_SX500_.jpg)
Disse di se Gresham poco prima di morire: A volte ho l’impressione che se davvero ho un talento non è di natura letteraria. Il mio è piuttosto un talento per la pura e semplice sopravvivenza. Sono sopravvissuto a tre matrimoni naufragati, alla perdita dei figli, alla guerra, alla tubercolosi, al marxismo, all’alcolismo, alla nevrosi e ad alcuni anni di scrittura da freelance. Sono troppo cocciuto e miserabile perché mi si possa far fuori, mi sa.
In realtà fu lui stesso ad andarsene presto; morì all’età di 53 anni. Ma nonostante tutto, in questi pochi anni riuscì a fare qualcosa di positivo e a pubblicare un romanzo, questo Nightmare Alley, che tra riffe e raffe ha sempre ottenuto una grande considerazione tra i lettori di genere noir e non solo, tanto che per alcuni il libro è da considerarsi un vero e proprio capolavoro. Tanto che nel 1947 ci fecero un film (La fiera delle illusioni, con un finale però troppo fregno) e Guillermo del Toro, ora, ne ha fatto un altro (sperando che non stravolga tanto i finali).
E’ la storia di un uomo che lavora nel circo (il circo di tempo fa, dove s’incontrava di tutto, pieno di freak e di disgraziati) che all’improvviso si dedica all’occultismo e per poi imbattersi in un destino (e nell’intenzione di rubare al prossimo) che lo porterà a ricominciare daccapo la propria vita, etc etc.
Perché lo si considera un noir? Francamente non lo so. M’ero fatto un’idea del genere ben precisa, ma c’è sempre qualcuno, o qualcosa, che me lo stravolge e che mi costringe a riconsiderare il tutto.
Sicuramente è un libro ambizioso e spericolato (come ambiziosi e spericolati sono alcuni personaggi della storia) e descrive anche con una certa precisione gli ambienti di vita (peraltro ambienti che erano ben conosciuti dal Gresham). Ma oltre questo la mia testolina non m’ha suggerito altro. Anzi, ad un certo punto mi sono chiesto come mai i disgraziati del libro meritino quasi 500 pagine di una storia che a ben pensare ne avrebbe meritati la metà.
Solo supposizioni le mie. Rimane il fatto però che l’accaduto potrebbe interessare molte persone e che seppur le pistole stanno ferme e zitte c’è sempre qualcosa o qualcuno che riesce a far rumore.
E che rumore sia.
di Eleonora del Poggio
In realtà fu lui stesso ad andarsene presto; morì all’età di 53 anni. Ma nonostante tutto, in questi pochi anni riuscì a fare qualcosa di positivo e a pubblicare un romanzo, questo Nightmare Alley, che tra riffe e raffe ha sempre ottenuto una grande considerazione tra i lettori di genere noir e non solo, tanto che per alcuni il libro è da considerarsi un vero e proprio capolavoro. Tanto che nel 1947 ci fecero un film (La fiera delle illusioni, con un finale però troppo fregno) e Guillermo del Toro, ora, ne ha fatto un altro (sperando che non stravolga tanto i finali).
E’ la storia di un uomo che lavora nel circo (il circo di tempo fa, dove s’incontrava di tutto, pieno di freak e di disgraziati) che all’improvviso si dedica all’occultismo e per poi imbattersi in un destino (e nell’intenzione di rubare al prossimo) che lo porterà a ricominciare daccapo la propria vita, etc etc.
Perché lo si considera un noir? Francamente non lo so. M’ero fatto un’idea del genere ben precisa, ma c’è sempre qualcuno, o qualcosa, che me lo stravolge e che mi costringe a riconsiderare il tutto.
Sicuramente è un libro ambizioso e spericolato (come ambiziosi e spericolati sono alcuni personaggi della storia) e descrive anche con una certa precisione gli ambienti di vita (peraltro ambienti che erano ben conosciuti dal Gresham). Ma oltre questo la mia testolina non m’ha suggerito altro. Anzi, ad un certo punto mi sono chiesto come mai i disgraziati del libro meritino quasi 500 pagine di una storia che a ben pensare ne avrebbe meritati la metà.
Solo supposizioni le mie. Rimane il fatto però che l’accaduto potrebbe interessare molte persone e che seppur le pistole stanno ferme e zitte c’è sempre qualcosa o qualcuno che riesce a far rumore.
E che rumore sia.
di Eleonora del Poggio
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