ATTUALITA'
Giovanna Repetto
Stranimondi 2017: una bella sorpresa

Si è svolta a Milano il 14 e 15 ottobre la manifestazione di Stranimondi 2017, fiera del libro di fantascienza e del fantastico. È stata una bella sorpresa constatare il successo dell’iniziativa in un settore che sembrava in declino. Invece, a sorpresa, i numeri sono in aumento!
Questa, che è la terza edizione dell’evento, ha infatti registrato nell’affluenza un incremento del 25% rispetto all’edizione precedente.
Ognuna delle due giornate è stata intensa, sia per le visite agli stand che per il programma che comprendeva incontri e presentazioni a ritmo sostenuto. Ospiti d’onore, simpaticissimi ed entusiasti, Bruce Sterling e Pat Cadigan per quanto riguarda la letteratura anglofona. Jan Siegel, che non ha potuto intervenire di persona, si è collegata in videoconferenza. Altri ospiti: la francese Anne-Sylvie Salzman, Alda Teodorani, Valerio Evangelisti (in videoconferenza) e Paolo Barbieri.
Da partecipante (novizia, a dire il vero) ho respirato di persona una bella atmosfera. Non si tratta solo del clima caldo e soleggiato, che certo ha giovato consentendo ai partecipanti di riversarsi anche all’esterno della struttura per godersi in giardino momenti di riposo e di socialità. C’è altro. Rispetto all’anonimato di altre fiere letterarie, questa assomiglia piuttosto a una festa fra amici, dove ci si cerca, ci si incontra, ci si riconosce approfittando dell’occasione per annullare le distanze geografiche. E non mi riferisco soltanto ai rapporti fra gli addetti ai lavori: anche il visitatore qualunque si sente accolto. Può parlare con i suoi beniamini, ricevere una dedica con simpatia vera, essere protagonista di una passione condivisa. E finalmente, abituata com’ero a frequentare editori depressi, qui ho trovato editori pieni di entusiasmo.
Questa, che è la terza edizione dell’evento, ha infatti registrato nell’affluenza un incremento del 25% rispetto all’edizione precedente.
Ognuna delle due giornate è stata intensa, sia per le visite agli stand che per il programma che comprendeva incontri e presentazioni a ritmo sostenuto. Ospiti d’onore, simpaticissimi ed entusiasti, Bruce Sterling e Pat Cadigan per quanto riguarda la letteratura anglofona. Jan Siegel, che non ha potuto intervenire di persona, si è collegata in videoconferenza. Altri ospiti: la francese Anne-Sylvie Salzman, Alda Teodorani, Valerio Evangelisti (in videoconferenza) e Paolo Barbieri.
Da partecipante (novizia, a dire il vero) ho respirato di persona una bella atmosfera. Non si tratta solo del clima caldo e soleggiato, che certo ha giovato consentendo ai partecipanti di riversarsi anche all’esterno della struttura per godersi in giardino momenti di riposo e di socialità. C’è altro. Rispetto all’anonimato di altre fiere letterarie, questa assomiglia piuttosto a una festa fra amici, dove ci si cerca, ci si incontra, ci si riconosce approfittando dell’occasione per annullare le distanze geografiche. E non mi riferisco soltanto ai rapporti fra gli addetti ai lavori: anche il visitatore qualunque si sente accolto. Può parlare con i suoi beniamini, ricevere una dedica con simpatia vera, essere protagonista di una passione condivisa. E finalmente, abituata com’ero a frequentare editori depressi, qui ho trovato editori pieni di entusiasmo.
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