Attualità

In mutande
Archeo inferno. Malgrado tutta la prosopopea del nostro passato imperiale di SPQR, della Veneziana Serenissima Repubblica, dei Magnifici Medici Toscani, del Primato Spirituale del Papato, di Leonardo, Michelangelo, Bernini, eccoci qua, noi italiani eredi di tanta gloria: in mutande.

Invidia
Proprio così, l’invidia è stata il primo inconfessabile sentimento che ci è montato nella strozza quando, giovedì 4, siamo approdati sulla terrazza della Fondazione Scelsi a Via San Teodoro. E non è difficile capire perché.

Archeotanatologia
Archeotanatologia e tanatoprassi. E poi antropopoiesi e tanatosemiotica: i termini con cui ci hanno bersagliati nell’interessante incontro di studi “Archeologia e antropologia della morte”

Tornano i classici
Ma come, ci si chiederà, non erano mai andati via. Vero, tutto vero. I classici come li abbiamo interpretati noi orchi non sono mai andati via, ma per un periodo di tempo sono stati ri-proposti. Nel senso che nulla di nuovo era stato affrontato, e ci si è giostrati su quello che di buono avevamo realizzato.

Il mesiodens
E’ un afoso pomeriggio di anticipatissima estate, il 6 maggio, e noi ci stiamo recando alla Sala della Crociera per affrontare il rischio di una conferenza, con mostra, su Michelangelo e Vittoria Colonna.

Barbecue sul Gange
In un bell’articolo del 30 aprile Giampaolo Visetti descrive le migliaia di pire accese in riva al fiume Bagmati, sotto il tempio di Shiva, per le esequie dei nepalesi morti nel terremoto. Incenso, fiori, legni odorosi, olii essenziali versati sulle braci, offerte di cibo e monete, insieme ai profumi della cremazione, per accompagnare il morto e le sue ceneri nel viaggio sulle acque verso l’aldilà.

Anastilosi
21 aprile, Natale di Roma. Brezza tiepida, sole scintillante. Notizie lette qua e la ci dicono di un programma di anastilosi sulle colonne del Tempio della Pace, due delle quali dovrebbero essere visibili proprio oggi.

La bici è un'arma impropria.
Non c’è che dire: sulle prime pagine è tornato, prepotente, il ciclista. Ma non quello povero di una volta. E neanche quello sportivo del Giro. Si tratta di sindaci, Ignazio Marino, o ministri, Graziano Delrio (e la sua ci pare una di quelle loffie, con la pedalata assistita), comunque gente che in bici non ci va per necessità, ma per ideologia, e un po’ anche per opportunismo politico.

Minuette e pennelli
Chi non conosce Bibì e Bibò può passare direttamente al prossimo capoverso. Chi invece se li ricorda, sa che si tratta di due monelli che da più di un secolo abitano in un fumetto con la loro mamma, la Tordella, il Capitan Cocoricò

Il buon tempo andato
Certo, i polli che arrivavano in tavola erano ruspanti e non di batteria, ma erano in pochissimi a mangiarli. Gli altri, qualche crosta di pan secco e acqua di pozzo. Certo, alle mense dei ricchi c’erano cacciagione, spezie e vini; poi però avevano tutti la gotta.
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