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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Luca Pakarov

Pudding, evasioni low cost

Edizioni clandestine, Pag. 205 Euro 11,00

Attraversare l'Europa di questi tempi è come assistere a un grande funerale di luoghi, storie, immagini, dolori, memorie, per trarne in cambio, per contrappasso, una indifferenza fondamentale e unica: quella della grande trasformazione in atto - urbanistica, sociale, economica, emotiva - che il capitalismo globale incrementa e produce. E' questa l'atmosfera a grado zero che percorre le storie di viaggio del secondo libro di Luka Pakarov, Pudding evasioni, low cost.

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Max Blecher

Accadimenti nell'irrealtà immediata

Keller editore, Pag. 167 Euro 13,50

In piccoli oggetti insignificanti: una piuma nera di uccello, un libriccino banale, una vecchia foto con figure fragili e inattuali, che sembrano soffrire di una grave malattia interiore, un simpatico portacenere in ceramica verde, a forma di foglia di quercia, che ancora conserva l'odore di cenere stantia; nel semplice ed elementare ricordo degli occhiali dalle lenti spesse del vecchio Samuel Weber, in siffatti oggetti domestici e minute decorazioni ritrovo tutta la malinconia della mia infanzia e quell'essenziale nostalgia dell'inutilità del mondo che mi circondava da ogni parte come un mare dalle onde impietrite.

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Massimiliano Di Pasquale

Ucraina terra di confine

Editrice il Sirente, Pag. 288 Euro 15,00

Si parla di Ucraina, da qualche anno a questa parte, addirittura al di qua delle Alpi, nel nostro infelice, presuntuoso belpaese; tutto è cominciato con un vecchio spot, credo del 'Corriere della Sera', in cui un'astronave cadeva proprio sul territorio d'una delle nazioni nate dalla disgregazione dell'impero sovietico – appariva una vecchia contadina che insegnava a dire "Ucraina" non soltanto agli astronauti russi, ma agli italiani al gran completo.

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Olav Hergel

L'immigrato

Iperborea, Pag. 450 Euro 17,50

Siamo in Danimarca, terra prospera e laboriosa, ponte ideale tra la Germania e l'altromondo iperboreo. Siamo in Danimarca e ci affezioniamo al giovane immigrato del titolo, Zaki, che si matura a pieni voti senza risparmiare stoccate all'ipocrisia della classe politica e della mentalità locale. Anzi, forse proprio grazie alla sua lucida sfuriata e alla sensibilità della professoressa – un po' dalla penna rossa, diciamo squisitamente romanzesca – che si trova in commissione.

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Francesco Troccoli

Ferro Sette

Armando Curcio, Pag 319 Euro 15,90

Immaginiamo per un attimo che il principio di prestazione che domina ubiquitariamente il mondo del lavoro occidentale in un futuro non troppo remoto si trasformi in qualcosa di diabolico e abominevole in cui la vita degli uomini sia tutta dedicata alla produzione. Ebbene in tale mondo le attività propriamente "umane" quali l'arte, le relazioni, il gioco, il tempo libero, l'eros, la contemplazione sarebbero direttamente espulse dall'esistenza e dalla società per far spazio a una gigantesca repressione addizionale che ridurrebbe l'individuo a puro strumento di lavoro e produzione.

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Rayk Wieland

Che ne dici di baciarci?

Keller edizioni, Pag. 240 Euro 14,50

Dicesi Wenderoman un romanzo tedesco che parla della Wende, cioè a dire la Svolta, la Rivoluzione Pacifica, la caduta del Muro quel che l'ha preceduta e quel che l'ha seguita, l'adesione della DDR alla BRD o, come sostengono alcuni, la di lei annessione da parte della BRD. Comunque sia, e qualunque taglio abbia, un Wenderoman è ambientato tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta in Germania (Est) e i suoi protagonisti affrontano un momento storico cruciale. Un cambiamento. Qualche esempio di Wenderoman: Nikolaikirche (1995) di Erich Loest, portato sul piccolo schermo dal cineasta più importante della DDR, Frank Beyer;

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Fabio Zuffanti

O casta musica (pamphlet ribelle contro la 'Malamusica')

Volo libero, Pag. 166 Euro 12,00

Si legge: Questo è un libro ingenuo. Molto ingenuo. Ve ne sarete resi ancor più conto ora che siete arrivati alla fine di questa prima parte. Ingenuo perché è basato sulla semplicità dell'indignazione e non offre molte risposte ai problemi che ho elencato.
Il perché l'ho spiegato, mi interessa maggiormente porre domande che fornire risposte... E poi, parliamoci chiaro, io di risposte vere e proprie purtroppo non ne ho, se non quei piccoli suggerimenti che ho cercato di trasmettere.

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Alan Hollinghurst

Il figlio dello sconosciuto

Mondadori, Pag. 472 Euro 22,00

Romanzo corposo, di struttura per alcuni aspetti ottocentesca, quello di Alan Hollinghurst racconta la storia di Cecil Valance, poeta fascinoso, non sai se più torbido o beffardo, che nel 1913 viene ospitato presso i Sawle del suo amico George.
Sono solo tre giorni nella tenuta "Due Acri", un microcosmo spazio-temporale che però marchierà a fuoco e fatalmente il futuro di una storia complessa, disegno costruito in un'amplissima cornice storica.

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Aravind Adiga

L'ultimo uomo nella torre

Einaudi, Pag. 446 Euro 20,00

Chi cercasse un libro emblematico delle contraddizioni che dilaniano l'India ai giorni nostri, può trovarlo in questo romanzo. Antiche tradizioni coesistono con le icone della moda occidentale, il consumismo crescente si affianca al pensiero superstizioso senza modificarlo, e i grattacieli sorgono accanto alle baraccopoli, mentre antichi palazzi cadono in rovina. Intanto l'aria di Bombay (o Mumbai che dir si voglia) è sempre più irrespirabile.

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Cormac Cullinan

I diritti della natura

Piano B edizioni, Pag.161 Euro 16,00

Cormac Cullinan non lo inviterei a cena nemmeno se mi facesse la spesa. Lo troverei palloso ed invadente ed anche con l'aria da primo della classe (ma in genere gli ecologisti ce l'hanno 'sta faccia). Ovviamente questa mestizia a pelle (rimane tale perché non lo conosco e quindi, anche volendo, non potrei mai invitarlo a casa mia) si ripercuote su ciò che scrive.
Credo, ma mi piacerebbe anche essere smentito, che per parlare di ordinamento non ci sia bisogno di scomodare il diritto romano o gli assiro-babilonesi:

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