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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Harry Grey

C'era una volta in America

Mattioli 1885, Pag. 427 Euro 20, 00

Noodles, Maxie, Patsy, Cockeye. Il quartetto di giovani dell'Est Side newyorkese. Poveri, sottoproletari. Ebrei e italiani. Anni'30, tempo di proibizionismo e gangster. Di smaccata corruzione e malaffare imperante. L'America degli immigrati. L'America che guarda al sogno yankee con l'occhio malandrino della strada. Dei grossi skyline che segnano il profilo della Grande Mela e delle banche come mastodontici forzieri dentro cui un giorno bisognerà entrare. In ogni modo. Nel 1966 Longanesi presentò al pubblico italiano questo folgorante romanzo sulla mala dal titolo The hoods.

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Marilyn Monroe

La mia storia

Donzelli, Pag 221 Euro 19,00

Pensavo che le persone con cui vivevo fossero i miei genitori. Li chiamavo mamma e papà. Un giorno quella donna mi disse – Non chiamarmi mamma. Sei abbastanza grande per sapere come stanno le cose. Non ho nessun legame di parentela con te. Qui sei solo a pensione. Tua madre verrà a trovarti domani. Puoi chiamare lei mamma, se vuoi.
Iniziano così queste "riflessioni autobiografiche" che Marilyn prese a scrivere con lo sceneggiatore Ben Hacht agli inizi del 1954 su incarico dell'agente Charles Feldman

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Shane Stevens

Io ti troverò

Fazi, Pag. 798 Euro 19.50

C'è un romanzo di Dorothy Sayers in cui un tale, una notte, mentre se ne sta solo in casa sua, viene soppresso per mezzo d'un peso sganciato da un meccanismo il cui funzionamento è provocato dall'abitudine della vittima d'accendere la radio sempre ad una certa ora, di porsi davanti all'apparecchio sempre ad una certa posizione e di chinarsi giusto sino ad un certo punto. Basterebbero un paio di centimetri di scarto, da una parte o dall'altra, e i lettori non avrebbero pane per i loro denti.

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Umberto Eco

Il cimitero di Praga

Bompiani, Pag. 521 Euro 19,50

No, non è Il Nome della Rosa, mi spiace per chi credeva che Eco avesse in qualche maniera voluto riprodurre un bis di qualcosa, a questo punto e magari per fortuna, di irripetibile. Non è un giallo, non è un romanzo d'azione, non è un noir, è un romanzo d'ambientazione storica di tipo diaristico, a volte pedante, a volte inutile. E' un bel romanzo tutto sommato, ma lento, indubbiamente ci si aspettava altro. Parte da un'idea fantastica,

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Henning Mankell

L'uomo inquieto

Marsilio, Pag. 557 Euro 19,00

Per una volta tanto sono d'accordo con gli strilli di copertina. Si dice di questo libro: Sicuramente il romanzo più toccante della serie di Wallander. Vero: e direi anche il più politico.
E partirei da una considerazione che fa Fanny Klarstrom, una dei personaggi minori della vicenda: Ero una comunista convinta. In un certo senso lo sono ancora. L'idea di un mondo fondato sulla solidarietà continua ad essere la sola cosa in cui credo. L'unica verità politica che non può essere messa in dubbio, almeno secondo me.

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Riccardo Bertoncelli

Se una notte d'inverno un musicista. Otto storie rock

Interlinea, Pag. 86 Euro 10,00

Seguo Bertoncelli da quasi quarant'anni. Ma non da Freak, la sua prima 'fanzine', né da Muzak, la rivista 'alternativa' di quei tempi, ma attraverso pubblicazioni che rivelarono immediatamente il suo spirito controcorrente e al vetriolo. Negli anni si è ammorbidito, ha ritrovato (o forse trovato per la prima volta) il gusto anche per la musica italiana (che tanto odiò e bistrattò negli anni sessanta/settanta) ed ha affinato ancora il suo gusto letterario.

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Philippe Forest

Anche se avessi torto. Storia di un sacrificio

Alet, Pag. 125 Euro 14,00

Autore di almeno un libro memorabile, straziante, potentissimo, Tutti i bambini tranne uno, racconto della tragica scomparsa della figlia, una bambina di cinque anni, Forest è uno scrittore straordinario. Teorico oltre che scrittore, attualmente insegnante di letteratura comparata all'Università di Nantes, di lui basti dire che ha rimesso in gioco il tragico in letteratura – ossia il tragico tout court.

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Alessandro Berselli

Non fare la cosa giusta

Perdisa Editore, Pag. 237 Euro 15,00

Esibisce un'immediatezza che è in realtà frutto di tecnica consumata. Consumata almeno in due sensi. Quello dell'esperienza, e quello del logorio a cui vanno incontro le cose troppo viste.
Siamo distanti, Erica. Ci illudiamo di capirvi ma non è mica così. Non siamo i genitori che pensiamo di essere, e non parlo solo di me e di tua madre. E' tutta la nostra generazione a essere vittima di un abbaglio. (...) Illusi e presuntuosi. Incapaci di comprendervi ci fingiamo vostri amici perché inadatti a essere genitori. Inabilitati a interpretare un ruolo ce ne inventiamo un altro. Recitandoli male tutti e due.

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Angelo Orlando Meloni

Io non ci volevo venire qui

Del Vecchio editore, Pag. 118 Euro 14,00

Mi piacerebbe chiedere a Meloni, ragazzo preparato e lo si capisce, quali siano state le sue letture al di là delle citazioni testuali: io dico innanzi tutto Fantozzi.
Non si spiegherebbe altresì l'uso dell'iperbole in più di un'occasione.
Pag. 10: Il tuo migliore amico diventa rosso magenta, vira sul blu cobalto nel tentativo di inseguire l'ispirazione, scrive:"Il papà ha comprato la macchina lungamente" e sviene a pelle di leone sul pavimento mentre consegna il compitino.

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Aldo Nove

La vita oscena

Einaudi stile libero, Pag. 111 Euro 15,50

Ora capisco le sue ossessioni mariologiche: non sa dove sbatter testa. Nove ormai è rimasto solo un nom de plume, se fosse un voto nemmeno ad educazione fisica. 'Ste ginniche performances da vita oscena fanno francamente ridere i polli. Che vuoi che sia un po' di sm, un po' di bondage e un po' di noioso bisessualismo: ma davvero basta questo per render pubblica una 'vita spericolata'? Ma dài!

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