Recensioni

La vergine delle ossa
Castelvecchi, Pag. 433 Euro 18,00Non di sola realtà si nutre la fantasia dello scrittore diceva Gadda (in realtà non diceva così e non so nemmeno se avrebbe apprezzato l'ossimoro... l'ingegnere s'industriò a dire la sua a proposito del neorealismo e degli spropositi ad esso collegati). Mi chiedo però: di cosa si nutre l'artigiano di lettere (Agatha Christie diceva di sé che realizzava onesti manufatti e nulla più) quando sballotta la realtà e ciancica la storia?
Domanda per me preziosa, più di quanto si possa intuire, ammettendo che s'intuisca qualcosa.

Roma durante l'occupazione nazifascista
Franco Angeli editore, Pag. 446 Euro 35,00Questa ricerca, a cura dell'Istituto romano per la storia d'Italia dal fascismo alla Resistenza, prende in esame un periodo di tempo ben preciso, quello che va dall'armistizio dell'8 settembre del 1943 al 4 giugno 1944, due giorni dopo l'entrata degli alleati a Roma. Nove mesi di 'passione' dove, come giustamente afferma nel primo contributo Anna Balzarro, la fame, la paura e l'attesa rappresentano le coordinate che scandiscono la vita quotidiana dei romani e di tutto il movimento resistenziale.
E da questo potrebbe già scattare una polemica.

Canzoni della giovinezza perduta
Marsilio, Pag. 331 Euro 18,00Vorrei fare due conti, ma per decenza mi limito. Eppure scalpito: ma quanto ha preso D'Orrico (ma sì il Dorry Coyons critico letterario del 'Pompiere della sera') per scrivere la puttanata sulla fascetta verde che 'arricchisce' il volume qui presente? Io dico parecchio, anche perché non s'è tenuto. L'ha sparata davvero grossa.
Scrive: Chi non ha letto il bellissimo racconto Toccàti si è perso in assoluto una delle cose migliori, più alte e divertenti della letteratura italiana di fine secolo.

Oscenità interiori
Le nubi edizioni, Pag. 70 Euro 10,00Diceva Cechov: Una brava persona si vergogna anche davanti a un cane. Perfetto. Ora mi chiedo: cosa dovremmo fare di fronte a Berlusconi? Il problema è assai più delicato di quel che si possa pensare: ad essere sincero non mi va giù che ogni aspetto della mia vita culturale sia segnato da quest'uomo per nulla provvidenziale, ma il ventennio (ormai ci siamo) che ha contraddistinto la sua 'azione' per certi versi è paragonabile a quello vissuto dai nostri nonni e nostri padri (dipende dalla vostra età) quando Mussolini era il Duce.

L'inferno di Treblinka
Adelphi, Pag. 79 Euro 6,00L'inferno di Treblinka è la cronaca degli orrori perpetrati nella più orribile fabbrica della morte nazista. Vasilij Grossman, corrispondente di guerra per il quotidiano dell'esercito russo Stella Rossa, attivo sul fronte per più di mille giorni, la pubblicò sulla rivista Znamja nell'autunno del 1944. Per volontà del procuratore militare sovietico, il reportage fu dato in lettura al collegio d'accusa del processo di Norimberga.
L'inferno di Treblinka è la testimonianza a caldo, folgorante e spietata nella sua oggettività, di un incubo:

Shakespeare's Kitchen
Cargo, Pag. 215 Euro 17,50E' difficile parlare di un romanzo come questo. C'è un sussurro di fondo che non si riesce a descrivere e che regala un senso di pienezza e appagamento interiore difficilmente conciliabile con le parole. Se si dovesse provare dandone un corrispettivo cinematografico, si potrebbero prendere a prestito le suggestioni dei film di Miranda July, le eteree sensazioni di Eternal Sunshine di Michel Gondry, le candide sequenze di Kaurismaki

L'ultima estate di Hiroshima
L'ancora del mediterraneo, Pag. 121 Euro 13,50La Storia (con la esse maiuscola) è maestra di vita, la sua rappresentazione spesso no. Vivendo in un'epoca di immagini e sollecitazioni sensoriali spesso apprendiamo notizie del tempo che fu dalla tv e non dai libri di testo. Non che sia un errore di fondo, ma nemmeno prassi da consolidare e trasmettere alle future generazioni. Recentemente mi è capitato di assistere ad un programma dove si parlava dello sgancio dell'atomica sulla città di Hiroshima e sono venuto a sapere che non era quella la città destinata al massacro, ma un'altra.

Il rumore della terra che gira
Perdisa pop, Pag. 112 Euro 12,00Scrive sull'inserto libri de Il sole 24 ore Nicola Lagioia (scrittore esageratamente sopravvalutato e che è stato il più votato nel referendum tra i 'critici' – che parolona! - fatto dal giornale sugli scrittori italiani under 40: ... la nostra non è forse più terra da neorealismo o da neoavanguardia o da post-moderno; è piuttosto una sorta di incubo di Hieronymus Bosch con sottofondo di jingle pubblicitari, una dimensione in cui prima non eravamo mai stati.
Mi pare un mare di sciocchezze,

Amuleto
Adelphi, Pag. 141 Euro 15,00Il vecchio monaco dell'Hagakure raccomandava di non essere mai stanchi di sentirsi ripetere sempre la stessa storia, perché non si può sapere quando questa diventerà per noi un'esperienza. Non si può sapere quando, e nemmeno perché. Un racconto, come un sogno, in fondo è qualcosa che ci viene dagli altri e che nemmeno ci presuppone, però, per noi, rimane una delle poche possibilità di un'esperienza reale, e magari radicale. Solo non sappiamo come, perché e quando questo avvenga.

L'ultima carovana della Patagonia
LaNuovafrontiera, Pag. 284 Euro 17,00Tempo di crisi? Letteratura speculare. Il problema semmai è l'America Latina. Cioè, voglio dire: quand'è che un paese dell'America Latina tra crack finanziari, improvvisi capovolgimenti politici, dittature, catastrofi naturali e, visto che sono tanto cattolici, castighi di dio, non è stato in crisi?
L'incertezza è una situazione endogena in quell'area.
Però Argemì sa scavare nel presente, nel senso che rappresenta un momento storico ben preciso e ci racconta le vicende di un gruppo di amici (anzi, colleghi di 'ufficio')
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