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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Gaetano Cappelli

Canzoni della giovinezza perduta

Marsilio, Pag. 331 Euro 18,00

Vorrei fare due conti, ma per decenza mi limito. Eppure scalpito: ma quanto ha preso D'Orrico (ma sì il Dorry Coyons critico letterario del 'Pompiere della sera') per scrivere la puttanata sulla fascetta verde che 'arricchisce' il volume qui presente? Io dico parecchio, anche perché non s'è tenuto. L'ha sparata davvero grossa.
Scrive: Chi non ha letto il bellissimo racconto Toccàti si è perso in assoluto una delle cose migliori, più alte e divertenti della letteratura italiana di fine secolo.

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Guido Zingari

Oscenità interiori

Le nubi edizioni, Pag. 70 Euro 10,00

Diceva Cechov: Una brava persona si vergogna anche davanti a un cane. Perfetto. Ora mi chiedo: cosa dovremmo fare di fronte a Berlusconi? Il problema è assai più delicato di quel che si possa pensare: ad essere sincero non mi va giù che ogni aspetto della mia vita culturale sia segnato da quest'uomo per nulla provvidenziale, ma il ventennio (ormai ci siamo) che ha contraddistinto la sua 'azione' per certi versi è paragonabile a quello vissuto dai nostri nonni e nostri padri (dipende dalla vostra età) quando Mussolini era il Duce.

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Vasilij Grossman

L'inferno di Treblinka

Adelphi, Pag. 79 Euro 6,00

L'inferno di Treblinka è la cronaca degli orrori perpetrati nella più orribile fabbrica della morte nazista. Vasilij Grossman, corrispondente di guerra per il quotidiano dell'esercito russo Stella Rossa, attivo sul fronte per più di mille giorni, la pubblicò sulla rivista Znamja nell'autunno del 1944. Per volontà del procuratore militare sovietico, il reportage fu dato in lettura al collegio d'accusa del processo di Norimberga.
L'inferno di Treblinka è la testimonianza a caldo, folgorante e spietata nella sua oggettività, di un incubo:

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Lore Segal

Shakespeare's Kitchen

Cargo, Pag. 215 Euro 17,50

E' difficile parlare di un romanzo come questo. C'è un sussurro di fondo che non si riesce a descrivere e che regala un senso di pienezza e appagamento interiore difficilmente conciliabile con le parole. Se si dovesse provare dandone un corrispettivo cinematografico, si potrebbero prendere a prestito le suggestioni dei film di Miranda July, le eteree sensazioni di Eternal Sunshine di Michel Gondry, le candide sequenze di Kaurismaki

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Hara Tamiki

L'ultima estate di Hiroshima

L'ancora del mediterraneo, Pag. 121 Euro 13,50

La Storia (con la esse maiuscola) è maestra di vita, la sua rappresentazione spesso no. Vivendo in un'epoca di immagini e sollecitazioni sensoriali spesso apprendiamo notizie del tempo che fu dalla tv e non dai libri di testo. Non che sia un errore di fondo, ma nemmeno prassi da consolidare e trasmettere alle future generazioni. Recentemente mi è capitato di assistere ad un programma dove si parlava dello sgancio dell'atomica sulla città di Hiroshima e sono venuto a sapere che non era quella la città destinata al massacro, ma un'altra.

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Roberto Saporito

Il rumore della terra che gira

Perdisa pop, Pag. 112 Euro 12,00

Scrive sull'inserto libri de Il sole 24 ore Nicola Lagioia (scrittore esageratamente sopravvalutato e che è stato il più votato nel referendum tra i 'critici' – che parolona! - fatto dal giornale sugli scrittori italiani under 40: ... la nostra non è forse più terra da neorealismo o da neoavanguardia o da post-moderno; è piuttosto una sorta di incubo di Hieronymus Bosch con sottofondo di jingle pubblicitari, una dimensione in cui prima non eravamo mai stati.
Mi pare un mare di sciocchezze,

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Roberto Bolaño

Amuleto

Adelphi, Pag. 141 Euro 15,00

Il vecchio monaco dell'Hagakure raccomandava di non essere mai stanchi di sentirsi ripetere sempre la stessa storia, perché non si può sapere quando questa diventerà per noi un'esperienza. Non si può sapere quando, e nemmeno perché. Un racconto, come un sogno, in fondo è qualcosa che ci viene dagli altri e che nemmeno ci presuppone, però, per noi, rimane una delle poche possibilità di un'esperienza reale, e magari radicale. Solo non sappiamo come, perché e quando questo avvenga.

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Raul Argemì

L'ultima carovana della Patagonia

LaNuovafrontiera, Pag. 284 Euro 17,00

Tempo di crisi? Letteratura speculare. Il problema semmai è l'America Latina. Cioè, voglio dire: quand'è che un paese dell'America Latina tra crack finanziari, improvvisi capovolgimenti politici, dittature, catastrofi naturali e, visto che sono tanto cattolici, castighi di dio, non è stato in crisi?
L'incertezza è una situazione endogena in quell'area.
Però Argemì sa scavare nel presente, nel senso che rappresenta un momento storico ben preciso e ci racconta le vicende di un gruppo di amici (anzi, colleghi di 'ufficio')

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Mishna Wolff

Credetemi c'ho provato

Fandango, Pag. 341 Euro 18,00

Alle varie domande di Roger Waters, nella splendida 'Mother', la madre risponde Mama's gonna make all of your nightmares come true, Mama's gonna put all of her fears into you, (mamma realizzerà tutti i tuoi incubi, mamma ti passerà tutte le sue paure)Signori e signore, il delitto è servito e la vittima è il rapporto genitore-figlio.
Nel libro di Mishna Wolff (Fandango Libri), Credetemi c'ho provato, questo rapporto, se vogliamo, conflittuale e amaro viene raccontato in prima persona, con grandissima ironia e le giuste distanze da Waters, con contraltare la figura paterna.

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Andrea Camilleri

Il nipote del Negus

Sellerio, Pag. 271 Euro 13,00

Non si usi Camilleri come fosse una rubrica: da portare, consultare e perché chi ne è privo è cheap. E chi invece lo 'sfoggia' e lo sfoglia, molto chic. Lo scrittore siciliano è autore di gusto, ma non nazional-popolare, nonostante lo straordinario successo. Di più: attua, e figuriamoci se sono il primo a dirlo, una perfetta sintesi di linguaggio, ma mai giocando sull'uso popolare dello stesso, perché questo valga innanzi tutto come elemento distintivo.

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  • 12.11.2025
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    "I convitati di pietra" di Michele Mari
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