I Classici

C’è del vero e del falso ne “La Califfa” di Alberto Bevilacqua.
Devo ammetterlo, Alberto Bevilacqua non mi è mai piaciuto, nonostante non avessi mai letto nulla di lui. I motivi? Francamente mi sfuggono anche se

Un intellettuale “meraviglioso”: “Una storia meravigliosa” di Dino Terra.
In realtà il suo vero nome era Armando Simonetti, ma cambiò il suo cognome nel lontano 1920 quando, non ancora diciassettenne, esordì in campo saggistico-letterario con una sorta di pamphet dal titolo D’Annunzio e il caso Fiume

Un amore finalmente vero: “Un cuore di troppo” di Aldo Busi.
Penso che Un cuore di troppo rappresenti per Busi una sorta di limite. Per carità, attenti alle parole quando si tratta di parlare dello scrittore bresciano

Fallimento di una socializzazione: “Il gelo” di Romano Bilenchi.
Che scrittore è Romano Bilenchi? Una domanda questa che veniva posta da Massimo Onofri in un passo della Storia generale della Letteratura italiana.

L’intellettuale che fa i conti con l’infanzia: “Tragedia dell’infanzia” di Alberto Savinio.
Scriveva tempo fa Walter Pedullà: Alberto Savinio fu scrittore, musicista, pittore, drammaturgo e regista teatrale. Scrisse racconti, poesie, romanzi, saggi, testi teatrali, libri di viaggi, articoli per riviste e giornali,

Uno Strega “mancato”: “La grande sera” di Giuseppe Pontiggia.
La questione è vecchia da quando è nato: ma il premio Strega è attendibile? Meglio ancora, il premio è davvero così importante da offrire al pubblico una scelta “definitiva” delle opere editoriali?

L’arte della semplicità ‘impegnata’: “I beati anni del castigo” di Fleur Jaeggy.
L’uscita, nel 1989 per Adelphi, di questo libro mi procurò dei sommovimenti che solo anni più tardi, anzi abbastanza recentemente, sono riuscito a risolvere.

L’uomo della ‘ministerialità’ (con un appunto): “Un capitano a riposo” di Augusto Frassineti.
Seguo con particolare attenzione, e districandomi, almeno spero, tra quanto i critici del passato (passato relativo) hanno detto, o fantasticato, sui nomi che hanno fatto grande la nostra letteratura, ma confesso che non riesco a uscir fuori da quella tentazione di reductio ad unum a cui spesso i più ascoltati si lasciano andare.

Un emerito “buffone”: “Fantozzi” di Paolo Villaggio.
Scriveva, introducendo l’ultimo capitolo del suo personaggio, su Fantozzi totale, l’ormai “senescente” Paolo Villaggio: Sono il ragionier Ugo Fantozzi, che i miei superiori

Un bel giallista: ‘Il mistero di Cinecittà” di Augusto De Angelis.
Nel 1963 avvenne la riscoperta italiana di De Angelis da parte di Oreste Del Buono, che fra le altre cose ci disse come terminò la sua esistenza
CERCA
NEWS
-
9.06.2025
Sellerio
Roberto Alajmo -
9.06.2025
La nave di Teseo
Maria Corti -
9.06.2025
Adelphi
Vladimir Nabokov
RECENSIONI
-
Domenico Conoscenti
Manomissione
-
Han Kang
L'ora di greco
-
Milena Michiko Flasar
Single con criceto.
ATTUALITA'
-
Stefano Torossi
Charles Ives 1874 - 1954
-
Stefano Torossi
Arcangelo Corelli (!653-1713)
-
Stefano Torossi
FRANCIS POULENC 1899 – 1963
CLASSICI
-
Alfredo Ronci
Poco classico? “L’impazienza di Rigo” di Giancarlo Buzzi.
-
Alfredo Ronci
Un maniaco dello stile: “Mania” di Daniele Del Giudice.
-
Alfredo Ronci
Un “piccolo” capolavoro: “Zebio Còtal” di Giulio Cavani.
CINEMA E MUSICA
-
marco minicangeli
La fossa delle Marianne
-
marco minicangeli
The Shrouds
-
marco minicangeli
Una barca in giardino
RACCONTI
-
Luigi Rocca
La città cancellata.
-
Ermes Ronzani
Qui riposa il Toro.
-
Joseph Santella
La mosca