Racconti
La nuvola
Questo vuole essere il breve resoconto degli straordinari fatti che mi sono occorsi nei primi giorni del lug giugno di quest'anno ----- 3 giugno Stamattina mi sono recato, come ogni giorno, a lavoro.
Un leggero sentore di pipì
Chi fosse passato di lì, ignaro, senza ombra di dubbio lo avrebbe scambiato per un groviglio di giornali appallottolati a caso chi sa da chi, chi sa quando, chi sa perché proprio in quel cantuccio sotto i portici.
Il solito dubbio
La nebbia di fumo mi inzuppa i vestiti. Impossibile portare un bambino in un posto del genere, penso. Da qui a pochi anni rimarranno solo vecchi catarrosi, giovani strafatti di nicotina e chi come me non sa dove andare.
Trambusto nel mercato di piazza Menenio Agrippa.
Sono le sette di mattina di giovedì, la settimana prima di Natale. Nel mercato di Piazza Menenio Agrippa, Elvira ha terminato di disporre le verdure e la frutta sui banchi e comincia a servire qualche raro cliente mattiniero.
Petto d'anatra laccato.
Me ne sto qui, sdraiato sul letto della camera mentre mia moglie Michelle se ne sta di là in cucina con il professore di calcolo. Mia moglie è nata in Francia, si è trasferita a Pittsburgh quando aveva poco più di cinque anni, si è sposata con me un bel po’ di tempo dopo, quando era ormai una donna, e adesso vive con me nel Michigan.
Gallardo
La Lamborghini bianca, perfetta come appena uscita dal concessionario, mi supera a velocità contenuta ma con un rombo di impazienza. Non c'è molto spazio nel sottopasso, viaggiamo quasi affiancati, le sue ruote aggressive a sinistra delle mie, i suoi cerchioni lucenti e raffinati vicino alle mie miserabili gomme, il tetto basso e il parabrezza panoramico a un metro dallo sportello della mia Fiat e per pochi secondi riesco addirittura a passare in testa alla splendida creatura dalla carrozzeria immacolata. Una Gallardo da 610 cavalli!
Canzone del vento che viene dal mare
Povero, povero, povero, non riuscire nemmeno a sentire il profumo del vento che viene dal mare...
Stanchi
Rientrati in fretta, senza dir nulla, avevano raggiunto insieme la camera da letto. Lei aveva lasciato cadere la giacca sul divano, mentre lui aveva acceso le luci. Sicché, stanchi per la serata trascorsa, ora stavano spogliandosi.
Almeno una volta l'anno.
Almeno una volta l’anno, caschi il mondo, monto in macchina e vado a cercarlo. Ovunque si sia cacciato. Certe volte lo trovo nei giardini della piazzetta, altre volte nell’atrio della stazione, altre ancora alla mensa dei cappuccini.
Escluso il cane
Era una di quelle sere il gelsomino in gola, una di quelle la strada buia, una sera “che ci faccio qui”, di quelle che se torni a casa non ti aspetta nessuno. Hai presente i single?
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