Attualità

C'è vita nella fantascienza italiana? Incontro con Emanuela Valentini
Non so se ci sia vita sugli altri pianeti, ma di sicuro ce n’è nella fantascienza italiana. A noi del Paradiso è venuta voglia di andare a metterci il naso per vedere che cosa bolle in pentola. Ne è nata una serie di incontri con le più interessanti personalità del settore.

Roma, venti secoli di misteri
Domenica 1 gennaio 2017, quarantamila visitatori in giro per i Fori. Noi c’eravamo: una folla da stadio, da fare a gomitate fra il tempio di Saturno e la Basilica di Massenzio.

Schiumette sonore
Sky Uno, 23 dicembre, seconda serata. In una ripresa inspiegabilmente dark, ambientata in un teatro dai palchetti vuoti, con tagli di luci e ombre drammatizzanti (che peraltro, ripetendosi sempre uguali, finita la prima sorpresa diventano solo fastidiosi) seguiamo perplessi un concerto per piano-forte solo.

Il problema è la carta
La carta è quella pentagrammata che il compositore si trova davanti e che deve riempire. Di note e di pause che soddisfino lui stesso, ma anche il regista del film, e il produttore, e magari pure qualche solista di particolare peso.

Esiziale
Dallo Zingarelli: “Esiziale - agg. che apporta grave danno/funesto”. L’appuntamento era alle 19.30 dell’undici dicembre, ma noi siamo partiti prima. Temendo quello che poi è successo, avevamo premura di assumere una dose di antidoto suffi-ciente a salvarci la pelle (e il senso estetico).

Ti spiezzo in due
Sprofondando incoscienti nel politicamente scorretto andiamo a raccontare un’inaugurazione esilarante: “Roma, patria dell’anima di Nicolaj Gogol – acquerelli di Alla Zarvanytska e Valentina Vinogradova”, ore 11 del 2 luglio a Villa Torlonia, Casina delle Civette.

Estate romana
Paolo Fresu, Giovedì 7 alla Casa del Jazz per la prima serata del Festival “I Concerti nel parco”, che da oggi ha cambiato indirizzo. Per tanti anni la sua sede è stata un magnifico palcoscenico a Villa Pamphilij.

Rimpianti e non.
Per qualche tempo compagni di cappuccino, tutte le mattine al Bar della Pace. Lettura reciprocamente rispettosa del giornale; qualche parola sottovoce, due notizie di amici, e poi ciao fino all’indomani.

L'onda
Quando un’onda ti travolge non è necessario sapere di quante gocce è formata: tanto vale lasciarsi prendere e portare lontano. 24 aprile. Ecco: entrare in S. Andrea della Valle, gremita di un pubblico commosso, ed essere travolti dal Dies Irae del Requiem di Mozart è stato un tutt’uno.

L'imoscapo
Una bottiglia di acqua minerale. Per aprirla bisogna svitare il tappo di plastica. A un certo punto dell’operazione si sente sotto le dita un cric e dal tappo si stacca una fascetta che rimane infilata sul collo della bottiglia. Quella, per il cliente, è la garanzia che prima la bottiglia era intatta; adesso che il sigillo è rotto e non può più essere riattaccato, la bottiglia non è più la stessa.
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