I Classici

Un bel giallista: ‘Il mistero di Cinecittà” di Augusto De Angelis.
Nel 1963 avvenne la riscoperta italiana di De Angelis da parte di Oreste Del Buono, che fra le altre cose ci disse come terminò la sua esistenza

Un ‘giallista’ anomalo: “Uno, due, tre” di Tito A.Spagnol.
Vale la pena parlare di uno scrittore che, nonostante tutto, cioè nonostante le ristrettezze del regime fascista, seppe in qualche modo portare avanti un discorso letterario,

Ma sono davvero dei ragazzi?: “I ragazzi della spiaggia” di Rolando Viani.
Lorenzo Viani. Chi era costui? A volte (in realtà quasi sempre), nelle Enciclopedie della letteratura italiana, non viene nemmeno preso in considerazione.

Il triste “umanesimo” di un siciliano: “Giovannino” di Ercole Patti.
La quarta di copertina del libro in oggetto parla di “una educazione sentimentale”. Forse è un po’ troppo

E cosa ti fa un nuovo scrittore?: “La parte difficile” di Oreste Del Buono.
Un romanzo che è al tempo stesso di azione e di stranite atmosfere, una storia di terso e spietato vigore, un libro che non vi lascierà dormire. Queste poche righe sono state prese dal libro di Raymond Queneau Esercizi di stile

Uno scrittore che si è voluto censurare: “I superflui” di Dante Arfelli.
Arfelli dice d’averlo scritto in dieci giorni e che in mente aveva, anche se parzialmente, i nomi di Hemingway, di Tennessee Williams e del nostro Giuseppe Berto,

Uno scrittore fuori da ogni moda: “Traditori di tutti” di Giorgio Scerbanenco.
Giorgio Scerbanenco ha avuto una vita tutt’altro che felice. Un passato burrascoso, col padre, Valeriano che, insegnante in una scuola di Kiev, fu fucilato

Divertirsi non è un problema: “La trappola colorata” di Luciano Folgore.
Luciano Folgore, nome d’arte di Omero Virgilio Cesare Francesco Vecchi (1888-1966), fu tra i principali collaboratori di Marinetti,

Un marxista per forza: ‘Le terre del Sacramento’ di Francesco Iovine.
Su Francesco Iovine è stata fatta, almeno stando a quanto si è letto e soprattutto si è scritto, una tassonomica precisazione sul suo operato, o meglio, su quanto lo scrittore stesso, nel corso della sua attività, ha prodotto.

Il lavoro distruttivo del fascismo: “L’uomo di Camporosso” di Guido Seborga.
Seborga è stato uno scrittore dimenticato, i suoi libri, che hanno avuto discreto successo a partire dalla fine degli anni quaranta, non sono stati mai più ripubblicati e su di lui ovviamente, è caduto il silenzio.
CERCA
NEWS
RECENSIONI
-
Fleur Jaeggy
Il dito in bocca
-
Cesare Zavattini
Diari 1941-1958
-
Massimo Carlotto
Ad esequie avvenute
ATTUALITA'
-
Stefano Torossi
GIULIO BRICCIALDI 1818 – 1881
-
Stefano Torossi
Manuel de Falla 1876 - 1946
-
Stefano Torossi
Marco Enrico Bossi 1861 - 1925
CLASSICI
CINEMA E MUSICA
-
Marco Minicangeli
To a Land Unknow
-
Marco Minicangeli
Predator: Badlands
-
Marco Minicangeli
Tron Ares
RACCONTI
-
Luca Alessandrini
Apres la pluie vient le beau temps
-
Leonello Ruberto
Mondo adulto
-
Eugenio Flajani Galli
Pink Pony Club
