Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina

Il Paradiso degli Orchi
Home » Racconti

Pagina dei contenuti


Racconti

immagine
Magnus One

Diana

Il treno falciava l'aria e i sentimenti liberati dagli umani nella prima mattina. Lei fissava il vetro diafano coltivando il segreto desiderio di togliersi il reggiseno appena comprato.

immagine
il7 – Marco Settembre

È guerra! E senza quartiere!

I grotteschi carrarmati di gesso con la parte posteriore a triciclo erano schierati in cima alla collina. La piega assurda di quel mondo parallelo non induceva a prendere sul serio la difesa terrestre, ma d’altronde anche i pochi alieni invasori avevano una tosse assai stizzosa.

immagine
Teodoro Lorenzo

Il campione

Osvaldo Barone, di Torino. Null’altro. D’altronde come si può, mi chiedo, aggiungere qualcosa per descrivere un ragazzo di appena sedici anni. Era uno dei tanti. Non ancora uomo, non più bambino, impaziente anche lui come tutti i suoi coetanei di superare di slancio quegli anni difficili.

immagine
Leonardo Tonini

Notte al porto

Il rumore del battello mi teneva sveglio. Faceva la spola tra Kyle of Lochalsh e l'isola di Skye, la famosa isola di Skye. Attraversava il sottile braccio di mare e ogni mezz'ora tornava al porto. Il suo era un lavoro inutile, nessuno prende un traghetto a quell'ora da quelle parti, ma gli scozzesi per i soldi possono anche lavorare inutilmente.

immagine
Andrea Bricchi

Il boia e l'immortale

Pochi, se non proprio nessuno, conoscono un evento terribile accaduto nel primo Ottocento a Roma. L’episodio era riportato in un libro di memorie: un testo di epoca risorgimentale, fonte indiretta dominata dallo scetticismo e che purtroppo non scendeva mai troppo nei particolari, che seguirò per la mia ricostruzione.

immagine
Matteo Mana

A un passo dalla fine

Ad attirare l’attenzione di George è l’enorme insetto immondo. Se ne sta quasi sdraiato in poltrona e si guarda intorno impaurito muovendo nervosamente le zampette. Anche la ragazzina cianotica seduta vicina alla finestra non lo lascia tranquillo, anzi lei gli mette decisamente i brividi: ha il viso gonfio e viola e il vestito zuppo.

immagine
Pietro Pancamo

Mani

Non potendo sopportare un mondo, divenuto da tempo il regno dell’odio, i baci e gli abbracci preferirono partire per rifugiarsi in Paradiso: ecco perché dismisero con sollievo sia noi e i nostri corpi (intenti a delitti recidivi, fra cui gli stupri assassini), sia le nostre labbra (suggelli continui di patti aberranti, ad esempio mafiosi) abbandonandoci al destino che purtroppo ci attendeva.

immagine
Luigi Rocca

L'uomo-scoglio

Non erano le onde a spaventarlo, si era abituato presto a resistere alla loro potenza, reggersi con le dita alle scanalature della roccia o piegarsi di lato quando venivano quelle più forti. Opporre resistenza o accompagnare il loro movimento ormai gli veniva naturale

immagine
Roberto Nocco

Il volto perduto

Fu lo scostare del sonno su un angolo delle tende, a far sì che la molteplicità dei mondi in moto prima del mio, potessero accedere ai miei occhi.

immagine
Domenico Santoro

Il dipinto magico

I miei sono mancati quando avevo otto anni. Sono cresciuto in una casa-famiglia. Fra la loro dipartita e il periodo cogli altri orfani ho vissuto per due mesi da un professore di lettere e sua moglie. Ospitavano ragazzi nei periodi di transizione. Non avevano figli.

CERCA

NEWS

RECENSIONI

ATTUALITA'

CINEMA E MUSICA

RACCONTI

SEGUICI SU

facebookyoutube