Cinema e Musica
Sono al quindicesimo album in studio e i Killing Joke resistono, resistono, resistono
Che bombe che esplodono nelle nostre orecchie in questo 2015! Diverse da quelle che cadono sulle terre del Califfato in queste ore. Ma ugualmente roboanti. E' il rock che non ha mai fine, che continua a stupire nonostante i tanti funerali celebrati.
I New Order sfornano un'araba fenice che risorge a ritmo di ipno-dance
Alzino la mano quanti li avevano dati per morti dopo il mezzo fiasco di Waiting For The Sirens Call, l'ormai penultimo album datato 2005 (se si eccettua la parentesi di Lost Sirens, album del 2013 con le tracks in eccesso e mai pubblicate del penultimo)?
Sì va bene, ma Lancillotto.
Rieccoci ancora a parlare di Billie Holiday. Sì perché quella che è considerata la migliore cantante jazz del momento, Cassandra Wilson, ha dedicato parte del suo tempo e del suo talento a rinfrescare la memoria e ad offrire ad un pubblico attento e consapevole una manciata di canzoni immortali ed insostituibili.
Paper Gods: gli idoli di cartapesta riportano i Duran Duran sull'Olimpo dei miti.
Eccoli qua. Invecchiati benissimo. Sciolti, disinvolti e sempre attraenti. I Duran Duran lanciano il loro quattordicesimo album in studio, “Paper Gods” ed è impossibile non meravigliarsi.
I Two Moons suonano come grandi band internazionali anni'80, ma sono pienamente Made in Italy.
Quando attaccano le note di Welcome to my Joy, brano di apertura di Elements, secondo album di questa sorprendente band italiana, si rimane a bocca aperta. In tutta sincerità non credevo in Italia ci fosse gente che sapesse suonare a questo livello.
Toto XIV è la dimostrazione che i Toto sono immortali. Nonostante la sfiga che li perseguita.
La maledizione dei Toto continua. Dei sette membri della band originale formatasi negli anni'70, tre sono morti. Due sono i fratelli Porcaro, Jeff e Mike, morti a distanza di quindici anni. Mike è deceduto nel marzo di quest'anno.
Il signor Marilyn Manson è di nuovo posseduto dal sacro fuoco. Del blues e del rock.
Il belzebù del rock è invecchiato bene. Brutto prima, brutto adesso. Stesso fuoco, stessa carica, stesso tasso di cattiveria. Solo che il termometro in questi anni è stato misurato dal suo rendimento artistico. Gli anni'90 e la consacrazione. I primi del duemila e il declino.
Travel piece con accorgimenti calipso.
Little Freddy King nasce nel non lontanissimo 1940 e oggi propone un pensiero di benessere blues. Bad bad Julie è lo strasblues d’inizio che si coniuga agli altri brani con l’identica vena di un sound e un autentico gusto alla Louisiana comes back, se vi pare poco…
I blues di Jorma Kaukonen
Ex Hot Tuna o Jefferson, poco importa, Jorma Kaukonen si ripresenta su un palco di assi traballanti eppure, certo di non aver fretta, né frenesie. Nobody Knows you when you are down and out, che definirei pezzo di appartenenza a uno smooth & traditional rag style
Cerimoniale incontro con la natura.
Comincio dalla psykedelic lady che parte da un’idea di cerimoniale incontro con la natura: un magico albero regala simboli, rami o tentacoli, che nell’ascendere verso il cielo ci ricollegano ad un universal style of life, a radici fluttuanti tuttavia sicure…
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