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Il Paradiso degli Orchi
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Cinema e Musica

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Magda Lanterna

Quando l’incubo è il risveglio: Passengers

Un giovane meccanico intenzionato a trasferirsi come colono su un lontano pianeta e imbarcato su un’astronave in stato di ibernazione, si risveglia convinto di essere ormai prossimo all’atterraggio, ma scopre con orrore che un malfunzionamento del sistema ha determinato il suo risveglio con un anticipo di novant’anni.

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Alfredo Ronci

Il settantenne che cerca la serenità: This Path Tonight di Graham Nash.

Tempo fa parlammo di David Crosby e del suo bellissimo, ultimo, album. E’ tempo ormai che non parliamo di Young, ma solo perché si sta ormai spulciando l’impossibile del suo passato.

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Alfredo Ronci

L’isteria non paga: “Amici non ne ho…ma amiche sì” della Bertè.

Della serie L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente. Eh sì, la Bertè in questo lavoro urla, sbraita, s’impenna e grida. Perché? Perché crede che il mondo intero ce l’abbia con lei e che qualcuno vorrebbe non averla tra i piedi. Dunque lei urla e sbraita.

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Alfredo Ronci

Ad ognuno il suo. You and I di Jeff Buckley.

Anche questo ci voleva. Che il disco fosse privo di armonia. Perché è precedente al suo grande successo (Grace) e perché si portava dietro la grande figura del padre. Testuali parole (da un critico di cui non faccio nome)… non corrisponde un’armonia d’insieme che dia al lavoro la consistenza necessaria.

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Alfredo Ronci

Chi la fa l’aspetti. Malia di Massimo Ranieri.

Non tutti sanno che il Massimo nazionale ha realizzato negli ultimi anni alcuni dei più gioviali e sentiti album di sempre. Non li cito tutti e nemmeno riporto dei brani significativi, ma non per difetto o perché sono un bullo di periferia, ma solo perché l’insieme dell’operazione andava presa in toto… e su questo si era d’accordo tutti.

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Pina D'Aria

Signora si nasce: “Renaissance” della Connie Lush band.

Lontana dalle scene per colpa di un piede rotto, Connie Lush torna alla ribalta con una nuova band preceduta, sicuramente, da una più nuova voglia di rigenerarsi.

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Pina D'aria

Ci vuole amore ma ci vuole civiltà: “Nothin Civil” di Aubryn.

Registro dinamico, versatile e timbro inconfondibile, fresco e forte: mi sembrano ottime qualità per chi come Aubryn si è distinta nella manifestazione made in USA - Songwriting Competition 2015 -.

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Adriano Angelini Sut, Alfredo Ronci, Pina D'aria

I migliori dischi del 2015.

Ecco la nostra fatica. E che fatica. Giusto per non farci dire che siamo noiosi e inconcludenti.

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Pina D'Aria

Natale è sempre: “The frost is all over” di Kate Rusby

Delicata operazione ornamentale e di recupero, quella di Kate Rusby che ci propone un delizioso natale da pub, tra amici che amano reinventarsi una tradizione dalle mille sfumature,

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Adriano Angelini Sut

Sono al quindicesimo album in studio e i Killing Joke resistono, resistono, resistono

Che bombe che esplodono nelle nostre orecchie in questo 2015! Diverse da quelle che cadono sulle terre del Califfato in queste ore. Ma ugualmente roboanti. E' il rock che non ha mai fine, che continua a stupire nonostante i tanti funerali celebrati.

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