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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

Roberto Bolaño

Chiamate telefoniche

Piccola Biblioteca Adelphi, Pag. 271 Euro 14,00
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Sono venuto ad una conclusione: c'è qualcosa che mi impedisce di capire perfettamente Bolaño. Credo che sia colpa mia e soprattutto per una sorta di idiosincrasia che negli ultimi tempi m'ha neutralizzato l'interesse per la letteratura sudamericana (il colmo? Una resistenza quasi insofferente alle speculazioni borghesiane). Ad essere sinceri il lavoro che più ho apprezzato dello scrittore cileno è stato La letteratura nazista in America che tutto si può dire meno che sia un romanzo (o un romanzo fiume come può capitare appunto per Bolaño) e che invece rinverdiva la tradizione della pseudobiblia.

Cerco un appiglio nello specifico di questa antologia di racconti giovanili: non ne trovo nemmeno nella quarta di copertina dove il compilatore mi suggerisce esistenze borderline, apolidi ed insane, alla ricerca di un senso o che al senso hanno rinunciato, sballottate dal caso e da un'assurda quotidianità, tra amori infelici, errori evitabili e solitudini.

Della serie: commento adattabile a migliaia di lettori, anche quelli più squallidi.

No, deve esistere un dettaglio che mi convinca della grandezza di Bolaño o , al contrario, della sua inessenzialità. La prima parte di Chiamate telefoniche è suggestiva, inutile negarlo, soprattutto per quella sorta d'interrogazione sull'arte, in questo caso arte letteraria, che scortica il pensiero del cileno. 'Sensini' è la vicenda curiosa di due scrittori che voglio vivere attraverso i concorsi letterari; in 'Henri Simon Leprince' si narra di uno scribacchino modesto che è regolarmente frustrato dall'establishment che conta; idem con patate per 'Enrique Martin' dove l'esito dell'ennesimo romanziere è il suicidio; per finire con 'Un'avventura letteraria' dove si assiste ad uno scontro tra un narratore ed un critico letterario. Per non dimenticare il sostanzioso appunto a pag. 47: Il suo poeta preferito (in questa lingua) era Miguel Hernandez, un bravo poeta che ignoro per quale ragione piaccia tanto ai cattivi poeti (azzardo una risposta che temo incompleta: Hernandez parla del e dal dolore, e i cattivi poeti generalmente soffrono come animali da laboratorio, soprattutto durante la loro prolungata gioventù).

Poi il resto si slabbra, sembra autofagocitarsi in una dimensione che non è quella, come sembra suggerirci sempre la quarta di copertina, dell'imprevedibilità, ma di una specie di irrealizzabilità che tiene sospeso l'intero meccanismo letterario.

In questa melma che io considero poca sostanziosa, s'erge improvvisa la grandezza di un racconto come 'I detective' dialogo serrato tra due amici, di cui uno è inserito nel sistema repressivo del regime e l'altro no, ma il resto, confessandolo senza paura di essere poco misurato, abbastanza indigesto.

Ripeto: forse è colpa mia, forse è colpa del momento storico (la recensione, come la segnalazione, a meno che non si debba compiacere un ufficio stampa, o ancor di più il proprio 'datore' di lavoro, deve essere affine al proprio sentir dell'esistenza) ma Bolaño mi risulta insostanziale.







di Alfredo Ronci


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Roberto Bolaño

2666

Adelphi, Pag. 433 Euro 19,00

Credo che La letteratura nazista in America di Bolaño sia uno dei libri più stimolanti ed intelligenti che mi sia capitato di leggere. Come orco poi non potevo non apprezzarlo dal momento che l'arte della pseudobiblia ci appartiene e lo scatto d'ingegno dello scrittore cileno, a ben vedere, può davvero competere con precedenti illustri, a cominciare da Borges.
Ma tutta la produzione offre spunti a non finire:

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Roberto Bolaño

I detective selvaggi

Sellerio, Pag. 816 Euro 16,50

A voler essere onesti fino in fondo, mi dovrei tenere alla larga, il più lontano possibile, dal parlare di questo libro.
Una recensione richiederebbe, se non freddezza, un certo distacco. Certo, una critica non dovrebbe diventare mai e poi mai un'operazione chirurgica capace di dividere e analizzare il libro, il corpo sul lettino, nelle sue infinitesimali parti: ora la lingua, l'inventiva, la costruzione etc... No, la letteratura, fortunatamente, quando è importante, ti rimane dentro come uno spirito evocato a modellarti l'anima

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Roberto Bolaño

2666

Adelphi , Pag. 963, euro 22,00 Euro 22,00

Somiglia a una bibbia. Ho qui tra le mani la nuova edizioni Adelphi, che racchiude in un unico tomo 2666, e mi viene in mente una bibbia.
Certamente, riacquistare un romanzo che già si possiede equivale ad un atto di fede, o ad un atto feticista di cieco piacere. E del sofferente piacere di parlare di Roberto Bolaño ho avuto già occasione di scrivere nelle pagine del Paradiso. È un compito enorme, se non impossibile, accingersi a scrivere una recensione di 2666

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Roberto Bolaño

Tra parentesi

Adelphi, Pag. 379 Euro 29,00

La letteratura è una malattia. Scrivere è una malattia.
Non si parla dello scrittore maledetto, del martirio, dell'ascetismo o altri metodi per arrivare in cielo, ma più semplicemente di un destino o un demonio che puoi o meno seguire, o al contrario decidere di combattere o raggirare (mettendo su per esempio una tua casa editrice); le lettere, prendendo forma e forza con ogni nuovo libercolo, non si accontentano di tracciare una via, ma tracciano le esistenze, le incidono come solo può fare una grande gioia, un dolore,

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Roberto Bolaño

Amuleto

Adelphi, Pag. 141 Euro 15,00

Il vecchio monaco dell'Hagakure raccomandava di non essere mai stanchi di sentirsi ripetere sempre la stessa storia, perché non si può sapere quando questa diventerà per noi un'esperienza. Non si può sapere quando, e nemmeno perché. Un racconto, come un sogno, in fondo è qualcosa che ci viene dagli altri e che nemmeno ci presuppone, però, per noi, rimane una delle poche possibilità di un'esperienza reale, e magari radicale. Solo non sappiamo come, perché e quando questo avvenga.

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Roberto Bolaño

Il Terzo Reich

Adelphi, Pag. 325 Euro 20,00

Hai voglia a dire. Si fanno tante chiacchiere sulla letteratura e sul suo stato di salute. Si fanno tanti discorsi sulla possibilità di trovare vie d'uscita alla situazione stagnante e corriva della narrativa contemporanea e sull'eventualità, quasi miracolistica, di fare i conti con scrittori capaci ed innovativi e poi di punto in bianco ti capita un libro nel senso più classico del termine (anche con le sue differenziazioni), con una storia semplice e coinvolgente, ed ecco che i pruriti 'intellettualistici si placano e trovi la pace dei sensi.

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Roberto Bolaño

I dispiaceri del vero poliziotto

Adelphi, Pag. 304 Euro 19,00

Mi capita ogni tanto di fare un sogno, quello dove trovo migliaia di monetine disseminate su un prato, che io raccolgo ovviamente con lena fino a riempire bisacce intere: e la raccolta non ha mai fine, perché il soldo è sparso ovunque e in ogni direzione.
Ecco, la letteratura di Bolaño mi ricorda il sogno: come il denaro, nell'attività onirica, una volta parzialmente raccolto diventa del tutto inutile, così la letteratura di Bolaño risulta in parte inessenziale. Come una donna esageratamente in carne: troppa. E dunque accanto ad aspetti positivi, riscontro nell'opera dello scrittore cileno aspetti negativi.

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Roberto Bolaño

Il gaucho insopportabile

Adelphi, Pag. 160 Euro 18,00

Ultimo libro consegnato alle stampe da Bolaño, quasi un testamento spirituale (così ci viene suggerito) si presenta come una raccolta eterogenea in cui sono riuniti cinque racconti e due conferenze. Il racconto che dà il titolo al libro è la storia di un avvocato di Buenos Aires che a seguito della crisi economica va a rifugiarsi in una sua proprietà sperduta nella pampa.

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Roberto Bolano

Sepolcri di cowboy

Adelphi, Pag. 165 Euro 18.00

So Bolano ho qualche dubbio. Figuriamoci, niente di che, ma a volte mi risulta indigesto (cosa che succede spesso con i letterati dell’America del Sud).

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