Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina

Il Paradiso degli Orchi
Home » Attualità » Approssimazione romanesca

Pagina dei contenuti


ATTUALITA'

Stefano Torossi

Approssimazione romanesca

immagine

Manca l’acqua…
Noi, invece, non potevamo mancare alla molto attesa apertura al pubblico, pochissimi giorni fa, dell’appena restaurata Uccelliera Farnese al Palatino.
La giornata è bella, la folla molta, e, davvero inutile ripeterlo, lo spazio che fu il centro monumentale della Roma imperiale di due millenni fa, sempre unico.
Malgrado quindici secoli di rapina, spoliazioni e criminale distruzione a colpi di mazza di statue, colonne e cornicioni marmorei scolpiti da artisti sublimi, solo per farne calce con cui mettere insieme stalle e catapecchie, il luogo mantiene la sua maestà.
Intendiamoci, quando gli antichi reperti capitavano in mano a qualcuno un po’ più acculturato dei poveri contadini del medioevo, allora finivano sugli altari di qualche chiesa o nei saloni di qualche palazzo patrizio, sempre scriteriatamente rubati dalla loro collocazione originale, ma almeno non sbriciolati in una fornace.
Torniamo al punto: il restauro dei due padiglioni rina-scimentali degli Orti Farnesiani è molto carino, i colori dei nuovi intonaci vivaci e all’interno ci sono delle belle statue ben restaurate e ben ripulite, però…
Però, già qualche giorno dopo l’apertura, il ninfeo che dovrebbe accogliere i visitatori ai piedi delle scale con fresche cascatelle in mezzo al capelvenere è senza acqua corrente, ma comunque ornato dal quasi obbligatorio aeroplanino di carta. Che sarà anche il risultato della maleducazione di qualche bambino, o genitore, ma, certo, l’intervento di un guardiano… (e ce n’erano tre, a un passo, ma troppo occupati a parlottare fitto fitto di turni e pause sindacali).
La vegetazione sulle finte rocce è ben brunita dal tempo e dall’arsura (sembra autentico cuoio antico), e sulle balaustre le piante di aloe, che dovrebbero essere succulente, carnose e vitali, in vasi ovviamente nuovissimi ma già imbrattati, o forse semplicemente non ripuliti dalla calce, tanto chi se ne accorge? sono in uno stato preoccupante.
Che dire? Dopo tanti anni di sperimentazione dobbiamo ammetterlo: è un fenomeno naturale, quindi incontrollabile. Si chiama: Approssimazione Romanesca.
…ma non manca la melassa
Ecco, di quella ce n’era in abbondanza a una presentazione a cui stiamo stati invitati in uno spazio bellissimo nella ex zona industriale del quartiere Ostiense.
Fondazione Exclusiva, si chiama questo spazio, ed è ricavato da un loft in disarmo, magnificamente recuperato, dotato di un’elegante illuminazione e, indispensabile antidoto alla zuccherosità della cerimonia, rifornito di ottimo vino secco e squisitezze gastronomiche salate.
Presentazione, dicevamo, di un libro di Alberto Simone intitolato “La felicità sul comodino - piccoli segreti per vivere meglio”.
Dichiarazione d’intenti impressa sul segnalibri di accompagnamento all’opera: “Se io provo fiducia in me stesso e negli altri, io sono la fiducia. Se provo amore per qualcosa o qualcuno, io sono l’amore”.
Un Libro Cuore riproposto oggi ai nipotini di De Amicis.
Un gruppo di attori giovani ne hanno implacabilmente letto molte, decisamente troppe pagine; dopodiché è arrivato il momento delle interviste buoniste condotte dalla signora D’Eusanio che non ha mai smesso di cinguettare complimenti agli intervistati (maschi) per i traguardi raggiunti, ma soprattutto per la loro bella presenza: il bell’autore, il bell’avvocato titolare della fondazione, il bel disegnatore impegnato con fogli e carboncino durante tutta la cerimonia, il bello ed eroico sportivo riuscito a diventare nazionale paraolimpico malgrado l’amputazione di una gamba, il bello e buon clown di sostegno ai bambini malati.
Gli altri, di cui non si poteva ragionevolmente sottolineare il lato estetico, comunque tutti “belle persone”.
Insomma, una faccenda davvero a rischio per un diabetico.
Per fortuna, come accennato in precedenza, la parte alimentare è risultata decisamente orientata sul salato: ricottine eccellenti, notevoli tortini di formaggi, gamberetti ben freschi e vini pregiati.
Si è in questo modo, e per fortuna, ritrovato l’equilibrio insulinico.



CERCA

NEWS

RECENSIONI

ATTUALITA'

CINEMA E MUSICA

RACCONTI

SEGUICI SU

facebookyoutube