CINEMA E MUSICA
Luigi Cipriani
L'incontenibile elettricità dell'essere: 'Meanwhile in Madland' di Herva.

				Esistono degli incontri che hanno il potere di cambiare una vita. Poco importa se sia macchina o umano. Quello che conta è l'impatto sulla singola esistenza. Herva aveva 8 anni quando scoprì 'Fruity Loops', un programma che permette di creare musica. La sua autocoscienza, appena sufficiente ad afferrare un disco, credere che sia un videogioco e inserirlo nel lettore del pc, lo condusse davanti a un rompicapo di equalizzatori intrappolati in un monitor. Pochi secondi, necessari ad affrontare la consapevolezza di non aver trovato il mondo che cercava, ma di esserci entrato. 
La storia del diciannovenne Herve Atsè Corti – fiorentino di nascita, meticcio d'etnia – inizia con uno shock d'onnipotenza: si ritrova tra le mani il mezzo con cui modellare le energie, crearne suoni, strappare l'aria, distorcere e sperimentare fino all'ossessione. Insomma: da quando mi sono procurato le 13 tracce di Meanwhile in Madland, il suo primo lavoro prodotto dall'innovativa Bosconi Records, e ci ho contaminato il mio organismo sensoriale, adesso mi perseguita e quasi rimpiango di averlo fatto.
Con fatica ho accettato che Herva fosse tra noi. Sono stato stupito da ogni traccia, sedotto dalla ritmicità e soggiogato dalle melodie, incastrate tra frammenti retrò in un'esperienza elettrica che richiama il mito di Prometeo. Il traditore di Zeus, regalando il fuoco agli uomini, diede inizio all'avventura dell'umanità. Così la musica di Herva ha acceso lo zeitgeist, da talento teenager inventa un caleidoscopio soul, down-tempo, hip-hop, house, techno. Che resta senza un genere naturale, e si esalta nell'armonia oltre a meravigliare per arpeggi personali.
La title track apre nei suoi campionamenti vocali assortiti, poi 'Soul Crash', spirituale omaggio all'Aphex Twin-style. 'My Mono Relax' è il training autogeno guidato da voce femminile e 'Broken', una celestiale pioggia scoppiettante. 'Useful Distortion' con i suoi lamenti spalanca la rigogliosa porta house di 'In The Right Way'; e 'Breathe!', prende e rilascia energia sonora. 'Memories' è una compulsivo beat elettrofunk, mentre 'Bffmmm' un tripudio ambient che introduce 'Reality Madness', la chiusura r'n'b di un disco delizioso, struggente, intenso.
Insomma, meno male che il padre di Herva è un musicista, perché se al posto di 'Fruity Loops' con un videogioco ci confondeva un film porno. E, a pari doti avesse fatto lo stesso effetto, probabilmente sarebbe il nuovo John Holmes.
Herva
Meanwhile in Madland
Bosconi extra virgin
		
	La storia del diciannovenne Herve Atsè Corti – fiorentino di nascita, meticcio d'etnia – inizia con uno shock d'onnipotenza: si ritrova tra le mani il mezzo con cui modellare le energie, crearne suoni, strappare l'aria, distorcere e sperimentare fino all'ossessione. Insomma: da quando mi sono procurato le 13 tracce di Meanwhile in Madland, il suo primo lavoro prodotto dall'innovativa Bosconi Records, e ci ho contaminato il mio organismo sensoriale, adesso mi perseguita e quasi rimpiango di averlo fatto.
Con fatica ho accettato che Herva fosse tra noi. Sono stato stupito da ogni traccia, sedotto dalla ritmicità e soggiogato dalle melodie, incastrate tra frammenti retrò in un'esperienza elettrica che richiama il mito di Prometeo. Il traditore di Zeus, regalando il fuoco agli uomini, diede inizio all'avventura dell'umanità. Così la musica di Herva ha acceso lo zeitgeist, da talento teenager inventa un caleidoscopio soul, down-tempo, hip-hop, house, techno. Che resta senza un genere naturale, e si esalta nell'armonia oltre a meravigliare per arpeggi personali.
La title track apre nei suoi campionamenti vocali assortiti, poi 'Soul Crash', spirituale omaggio all'Aphex Twin-style. 'My Mono Relax' è il training autogeno guidato da voce femminile e 'Broken', una celestiale pioggia scoppiettante. 'Useful Distortion' con i suoi lamenti spalanca la rigogliosa porta house di 'In The Right Way'; e 'Breathe!', prende e rilascia energia sonora. 'Memories' è una compulsivo beat elettrofunk, mentre 'Bffmmm' un tripudio ambient che introduce 'Reality Madness', la chiusura r'n'b di un disco delizioso, struggente, intenso.
Insomma, meno male che il padre di Herva è un musicista, perché se al posto di 'Fruity Loops' con un videogioco ci confondeva un film porno. E, a pari doti avesse fatto lo stesso effetto, probabilmente sarebbe il nuovo John Holmes.
Herva
Meanwhile in Madland
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