CINEMA E MUSICA
Alfredo Ronci
La vecchiaia fa brutti scherzi: 'New Blood' di Peter Gabriel.

Del precedente Scratch my back avevamo scritto: ... è giusto o no che il pop-rock tenti la strada delle sovrastrutture (o sotto strutture dal momento che il disco in questione è a volte sottotono)? Perché Scratch my back ci ricorda certe tentazioni stinghiane, e si sa che quando l'ex Police parte per la tangente con le sue pulsioni intellettualoidi non lo ferma nessuno, o la stanca operazione di qualche anno fa di Joni Mitchell che ripropose i suoi classici con la pompa magna della magniloquenza orchestrale (Travelogue... a 'sto punto, molto meglio i Fleurs di Battiato che almeno avevano il pregio di non spostare di molto il discorso musicale dell'autore).
Gabriel a corto di idee (non si spiegherebbe se no l'assenza di un 'nuovo' disco, visto che l'ultimo risale al 2002!) insiste col suo atteggiamento di attesa: New Blood ci farebbe pensare ad una sorta di trasfusione ad un corpo che ha bisogno di sostentamento.
Ma il problema è proprio quello: il repertorio di Gabriel ha davvero bisogno di una riverniciatura? Ha bisogno di 'manifestarsi' diversamente da come è nato?
La domanda è lecita (ce lo chiedevamo anche a proposito della Joni Mitchell) e se devo essere sincero la risposta potrebbe essere univoca e brutale nella sua essenza: no!
No: quel che è stato fatto con sapienziale intelligenza e con intuizione musicale non comune non ha assolutamente bisogno di essere riproposto in tale maniera (si accettano solo cover o piccoli sbilanciamenti laterali).
No: lasciamo che i capolavori (perché più di qualche disco di Gabriel lo si può definire tale) si estrinsechino nella loro forma originale, e proprio perché questa sublime e accattivante, immodificabile.
Ma il musicista pare proprio non sentirci (fosse diventato sordo? Potrebbe essere una parziale giustificazione ai suoi errori colossali): sta preparando una tournée con tanto di orchestra (beh se lavori in quel senso devi pure costruire una nuova Arca!), mentre si continua ad ignorare l'eventualità di ascoltare inediti (almeno non 'girano' informazioni a riguardo).
Peccato, perché siamo affezionati a Gabriel (guarda te che al tempo dei Genesis ci stava invece un po' sulle palle!) e siamo soprattutto estimatori dell'arte sua elevata di comporre canzoni.
Ah dimenticavo... mica l'ho ascoltato il disco e ovviamente me ne tengo lontano. E' stato più che sufficiente sorbirmi Scratch my back.
Peter Gabriel
New Blood
Real World - 2011
Gabriel a corto di idee (non si spiegherebbe se no l'assenza di un 'nuovo' disco, visto che l'ultimo risale al 2002!) insiste col suo atteggiamento di attesa: New Blood ci farebbe pensare ad una sorta di trasfusione ad un corpo che ha bisogno di sostentamento.
Ma il problema è proprio quello: il repertorio di Gabriel ha davvero bisogno di una riverniciatura? Ha bisogno di 'manifestarsi' diversamente da come è nato?
La domanda è lecita (ce lo chiedevamo anche a proposito della Joni Mitchell) e se devo essere sincero la risposta potrebbe essere univoca e brutale nella sua essenza: no!
No: quel che è stato fatto con sapienziale intelligenza e con intuizione musicale non comune non ha assolutamente bisogno di essere riproposto in tale maniera (si accettano solo cover o piccoli sbilanciamenti laterali).
No: lasciamo che i capolavori (perché più di qualche disco di Gabriel lo si può definire tale) si estrinsechino nella loro forma originale, e proprio perché questa sublime e accattivante, immodificabile.
Ma il musicista pare proprio non sentirci (fosse diventato sordo? Potrebbe essere una parziale giustificazione ai suoi errori colossali): sta preparando una tournée con tanto di orchestra (beh se lavori in quel senso devi pure costruire una nuova Arca!), mentre si continua ad ignorare l'eventualità di ascoltare inediti (almeno non 'girano' informazioni a riguardo).
Peccato, perché siamo affezionati a Gabriel (guarda te che al tempo dei Genesis ci stava invece un po' sulle palle!) e siamo soprattutto estimatori dell'arte sua elevata di comporre canzoni.
Ah dimenticavo... mica l'ho ascoltato il disco e ovviamente me ne tengo lontano. E' stato più che sufficiente sorbirmi Scratch my back.
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Real World - 2011
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