RACCONTI
Pee Dee
Underdogs n.28
PeeDee entra con l'aria , vi fa respirare portandovi in radio: che cosa desiderate?
Non vendo cuccioli da coccolare nè cachemire da accarezzare, ho qualche risposta, il brano '7am' per iniziare e a seguire, psykedelik muzik forever!!
Ora trovatevi il caldo personaggio da incarnare, leggeri come butterflies, fluidi come finocchi, geniali come farmacisti ed erboriste, tiratevi su che si va a cominciare, tutti insieme, tutti nudi, tutti al mare, o preferite in mezzo alla neve? A tal proposito vi ricordo un brano tratto da L'Eschimese di P. Freuchen: E si mangiarono grossi duri biscotti, che scricchiolavano fra i denti. Questo era un mangiare! Riempiva senza satollare... Si capiva che le idee degli uomini bianchi dovevano essere strane, poiché prendevano un nutrimento così strano, non consistente in bestie morte... ad un tratto ebbe voglia di tutte le cose che i bianchi apportavano con sé... e non vide l'ora di possederle... Chiaro? Quando si prende a modello l'uomo bianco, quando si è dominati dai bianchi, ecco cosa può succedere. Al di là della friabile consistenza del biscotto, si colloca l'inafferabile desiderio di essere l'altro.
L'uomo bianco ha creato il sistema degli umani che non si conoscono più, semmai si riconoscono se fanno pipì dallo spazio, se scrivono romanzi innocui ma non innocenti, se creano dittature e servi prestigiosissimi che parlano in nome di, se ti mettono in catene e poi ti liberano davanti alle telecamere del tg.
L'uomo bianco ti fa scegliere il tormento più adatto e t'impone un codice, poi, dovrai sfangartela da solo in un mondo di monadi inebetite dalle identità irrisolte: né star, né morti di fame, ma vie di mezzo, pezzuole di colore per questo o per quell'abituccio. La musica è l'unica a non incagliarsi tra complotti e disavventure, ma le canzonette rompono, davvero! C'è bisogno di belle canzoni: il mio ukulele è a disposizione, i miei testi sono decenti. Canto per suonare con la voce, predico il futuro a voi che gesticolate farneticando e più non sognate; vi siete spenti per fare le comparse, i cascatori, ormai state per ritirarvi tra i ristoratori. Come on!! Sulla radio frequenza di PeeDee il complotto è sfatato, il re è nudo, il pubblico è giocoso, i gonzi stanno alla larga, la vedova è in ghingheri, il minatore gira allegro, fa la dedica alla Fornero: non piangere bambolina, ti porto un pistolotto di fango duro, t'appendo al collo la pepita per la collana... Sulla mia radio, movida comunarda molto felice! Wow! Flower time, parola facile, rap e canto, rockerolla, ecco fatta la canzone di ciò che voglio: Voglio tante case aperte e ricche, niente ricchi e niente soldi! Voglio viaggi, viaggiare, voglio spenta la tv. Voglio storie da raccontare. Parlo a vanvera per intrattenervi; devo confessarvi una cosa: sono una scrittrice che non ammira gli scrittori che passano troppo tempo da soli e sono molto prolifici, ma per niente socievoli. Oggi preferisco scrittori, ottimi linguisti e narratori, veloci e capaci di dissolvenze. Ottimi masticatori di sostanze semantiche e di grammatiche eleganti, preziosi ma generosi, fini e non torbidi! Wow! Non prendo in considerazione chi spettegola anziché narrare. Mi piacciono i punti di vista critici. Ho ancora fiducia nell'intelligenza e nel sentire. Non morirò di noia, né di lavoro. So ascoltare. So cantare. OM shalom! Tra una zeppola e un coffee drink con zenzero, anice e vaniglia, vi saluto col king del garage style, Sky Saxon, sugli accordi di 'pushin' too hard'. Byebye by Pee
Non vendo cuccioli da coccolare nè cachemire da accarezzare, ho qualche risposta, il brano '7am' per iniziare e a seguire, psykedelik muzik forever!!
Ora trovatevi il caldo personaggio da incarnare, leggeri come butterflies, fluidi come finocchi, geniali come farmacisti ed erboriste, tiratevi su che si va a cominciare, tutti insieme, tutti nudi, tutti al mare, o preferite in mezzo alla neve? A tal proposito vi ricordo un brano tratto da L'Eschimese di P. Freuchen: E si mangiarono grossi duri biscotti, che scricchiolavano fra i denti. Questo era un mangiare! Riempiva senza satollare... Si capiva che le idee degli uomini bianchi dovevano essere strane, poiché prendevano un nutrimento così strano, non consistente in bestie morte... ad un tratto ebbe voglia di tutte le cose che i bianchi apportavano con sé... e non vide l'ora di possederle... Chiaro? Quando si prende a modello l'uomo bianco, quando si è dominati dai bianchi, ecco cosa può succedere. Al di là della friabile consistenza del biscotto, si colloca l'inafferabile desiderio di essere l'altro.
L'uomo bianco ha creato il sistema degli umani che non si conoscono più, semmai si riconoscono se fanno pipì dallo spazio, se scrivono romanzi innocui ma non innocenti, se creano dittature e servi prestigiosissimi che parlano in nome di, se ti mettono in catene e poi ti liberano davanti alle telecamere del tg.
L'uomo bianco ti fa scegliere il tormento più adatto e t'impone un codice, poi, dovrai sfangartela da solo in un mondo di monadi inebetite dalle identità irrisolte: né star, né morti di fame, ma vie di mezzo, pezzuole di colore per questo o per quell'abituccio. La musica è l'unica a non incagliarsi tra complotti e disavventure, ma le canzonette rompono, davvero! C'è bisogno di belle canzoni: il mio ukulele è a disposizione, i miei testi sono decenti. Canto per suonare con la voce, predico il futuro a voi che gesticolate farneticando e più non sognate; vi siete spenti per fare le comparse, i cascatori, ormai state per ritirarvi tra i ristoratori. Come on!! Sulla radio frequenza di PeeDee il complotto è sfatato, il re è nudo, il pubblico è giocoso, i gonzi stanno alla larga, la vedova è in ghingheri, il minatore gira allegro, fa la dedica alla Fornero: non piangere bambolina, ti porto un pistolotto di fango duro, t'appendo al collo la pepita per la collana... Sulla mia radio, movida comunarda molto felice! Wow! Flower time, parola facile, rap e canto, rockerolla, ecco fatta la canzone di ciò che voglio: Voglio tante case aperte e ricche, niente ricchi e niente soldi! Voglio viaggi, viaggiare, voglio spenta la tv. Voglio storie da raccontare. Parlo a vanvera per intrattenervi; devo confessarvi una cosa: sono una scrittrice che non ammira gli scrittori che passano troppo tempo da soli e sono molto prolifici, ma per niente socievoli. Oggi preferisco scrittori, ottimi linguisti e narratori, veloci e capaci di dissolvenze. Ottimi masticatori di sostanze semantiche e di grammatiche eleganti, preziosi ma generosi, fini e non torbidi! Wow! Non prendo in considerazione chi spettegola anziché narrare. Mi piacciono i punti di vista critici. Ho ancora fiducia nell'intelligenza e nel sentire. Non morirò di noia, né di lavoro. So ascoltare. So cantare. OM shalom! Tra una zeppola e un coffee drink con zenzero, anice e vaniglia, vi saluto col king del garage style, Sky Saxon, sugli accordi di 'pushin' too hard'. Byebye by Pee
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