Racconti

Unknow beloved
Una volta portava i pantaloni con le pinces, le camicie stirate; si dava l'acqua di colonia firmata dagli stiisti in voga, frequentava le scuole di ballo con gli orrendi corsi di salsa e seguiva la musica leggera, i cantautori, tanto italian sound, cioè tutto ciò che non piaceva a Floralyn. Ad ogni modo, la trasformazione avvenne determinando un taglio netto col passato: per prima cosa, Albert si fece crescere i capelli e il resto cambiò senza che alcuno potesse tacciarlo di cattivo gusto giovanilista.

Click
Non leggo mai le mail di sconosciuti. So che potrebbero essere spam o virus. Ma quella, non so perchè, la lessi.
Da: nessuno. Oggetto: nessuno.
C'era scritto questo:
'11 maggio. Come una tempesta. Così sarà il tuo incontro con Stefano. Stai solo attenta alla famosa -quiete dopo la tempesta-, potresti non saperne uscire'.
Fissai per un po' quelle parole che suonavano sibilline, ma poi riflettei che per prima cosa io non credo nemmeno agli oroscopi,

Madonna di strada
Sul mio corpo ruderale non cresce l'erba. Con questa consapevolezza, stamattina, mi sono insinuato di nuovo nei vicoli stretti di una città qualsiasi affacciata sul mare.
Dentro ho l'ansia furiosa che cerca madonne antiche, di cappella in cappella, per strappare una grazia.
Sto frugando tra i miei pensieri, nell'acqua sporca di ieri dove le donne lavavano i panni sporchi, strofinando pezzi squadrati di sapone, così grossi da enfiarmi la pelle fresca di bucato.

White rabbits
Quando amare significa qualcosa, vogliamo far parte di una cerchia ristretta di privilegiati? Affermiamo di desiderare la persona da cui pretendiamo un trattamento onorevole? Amare per essere amati! Jossie scrisse mille biglietti di auguri per il capodanno e decine di versi, ma come un insolente spin della crudeltà, il tema dell'amore la trafiggeva da quando aveva incontrato tutti quegli uomini, che facevano guisa di ascoltarla ogni volta che profferiva parola. Era successo a novembre, durante la convention del libro per l'infanzia in cui si era classificata come la miglior affabulatrice e convegnista.

Tre paia di tagli alla crisi
Davanti allo specchio del bar, Polo ha la faccia fissa, concentrata. Ha le falangette della mano destra immerse nel ciuffo pieno. Lo muove con dei piccoli scatti, nervosi. Nella bocca ha una piccola smorfia di disgusto.
Si allontana un po' dallo specchio e si guarda d'intero. Nel collo sente il fastidioso punzecchiare dei peli rimasti incastrati nel colletto della maglietta. Fa una piccolo sbuffo, si guarda un po' il ciuffo poi sorride, come se si fosse accorto di essere in un piccolo bar pieno di gente su una strada dove i pedoni quasi calpestano le macchine quando vengono spinti giù da un marciapiede troppo affollato.

Underdogs n.17
Buondì con PeeDee, la SidViciousRadioSister, a voi che siete in ascolto!!! In huius mundi patria regnat idolatria; ubique sunt venalia dona spiritalia. Custodes sunt raptores atque lupi pastores, principes et reges subverterunt leges. Hac incerta domo insanit omnis homo. Sed ista cum vento transibunt in momento. Ah, quanto mi piace il tardo latino pre vulgata Dantis sempiterna! Imparatelo e abbiate gusto a recitarlo! Cosa c'è di irreparabile che non si possa aggiustare in una commedia?

Tutte le ragazze con una certa cultura hanno almeno un poster di un quadro di Schiele appeso in camera.
Se immaginassimo l'amore come una praxis nell'accezione di "effetto", ossia quella capacità di produrre determinate conseguenze, ne avremmo una duplice visione: da una parte l'amore che si concreta nel porre in essere qualcosa, una persona-oggetto amato, per mezzo della poiein; dall'altra avremmo l'amore come agire che si esaurisce nei suoi effetti (prassein). Potremmo asserire che internamente a determinati tipi d'amore, esiste quella naturale tendenza che porta all'inesorabile morte del sentimento stesso.

La mazza
Vivo vicino al locale dove bevo. Devo percorrere una L , prima il lato lungo in salita, poi giro a sinistra e sono arrivato: totale quattrocento metri.
La salita non mi disturba, costeggia un canale sporco ma con una discreta corrente che lo rende meno noioso di altri panorami, quando la strada si alza lui si inabissa in un cunicolo fognario.
Incrocio due marocchini, sono su una bici e girano in una stradina prima del mio locale, hanno fretta, spariscono nel buio lasciandomi il cigolio dei pedali.

Mardi gras
Piove. Una pioggia sottile, cattiva, che corrode i nervi.
In ginocchio, sul bordo del tombino, la donna continua a sbattere i pugni per terra. I lembi bagnati della gonna aderiscono alle sue cosce magre, arrossate dal freddo. Il volto è nascosto da una massa gocciolante di capelli biondi.
Poco distante, nel cono di luce gialla di un lampione, una piccola fata turchina singhiozza a testa bassa.

Caserta
Caserta aveva il sapore di sigarette fumate con avidità in una squallida stanza dalle pareti scrostrate e dalla moquette color diarrea.
In quella piccola stanza ogni giorno nascevano e s'infrangevano sogni. In quella stanza studiavo, e cercavo di far avverare il mio sogno. In quella stanza facevo del cattivo sesso, in modo veloce e industriale, quel tipo di scopata del dopo pranzo, quando non si sa come ammazzare il tempo.
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