Recensioni

Angelo Ricci
Notte di nebbia in pianura
Manni editore, Pag. 118 Euro 11,00In un grande ritratto, in un ritratto del Lotto o di Rembradt, quello che capita al pittore è di descrivere un carattere e, quindi, di percepire un destino.
Sciascia, al riguardo, scomodava la categoria dell'entelechia: in un ritratto l'oggetto è sempre morto, cioè racchiude tutta la vita dell'oggetto in questione così come viene chiusa, resa perfetta dalla morte. È la morte a gettare le fondamenta del nostro esistere, mettendogli un limite; e, infatti, su questo Freud proprio non si ingannava: al postutto l'uomo una libertà ce l'ha: quella di desiderare e creare intimamente la propria morte: sarebbe a dire la propria vita.
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