RECENSIONI
Sergio Gonzales Rodriguez
Ossa nel deserto
Adelphi, Traduzione di Gina Maneri, Pag. 426 Euro 14.00
Non so perché, un libro uscito all’estero nel 2002 e poi editato da noi (da Adelphi per la precisione) nel 2006 debba ripresentarsi, sempre per la stessa casa editrice, ma in formato economico, candidamente ai nostri cari lettori nel 2024. Forse perché, come diceva allora Goffredo Fofi…L’inchiesta di Sergio González Rodríguez Ossa nel deserto è una delle più sconvolgenti di questi anni?
In parte quello che diceva Fofi era giusto. Dal 1993 fino al 2001, nella città messicana di Ciudad Juarez, nello stato del Chihuahua, furono uccise, nei modi più impensabili, centinaia e centinaia di donne. Quindi il motivo di tutto era davvero questo?
Cioè siamo di fronte a una pandemia di femminicidi? Sì e no. Sì perché vengono eliminate donne, anche se tutte giovani, pure con brutalità eccessiva, No perché, ma alla fine credo che la distinzione possa essere solo mia, i delitti in questione rientrano in un dilatamento del potere che coinvolge anche altre situazioni.
Dice Rodriguez: … gli omicidi seriali avvengono nel corso di orge o stupri collettivi da parte di uno o più gruppi di agenti e criminali protetti da funzionari di diversi corpi di polizia. Il tutto con la complicità di personaggi di spicco – forti di patrimoni immensi, in varia misura illeciti e derivanti dal narcotraffico e dal contrabbando – che dalla frontiera settentrionale estendono i loro tentacoli verso il centro del potere.
Credo che lo scrittore abbia visto in modo giusto e corretto la situazione (talmente giusto e corretto che è stato più volte minacciato e alla fine ha detto: Ecco perché mi sono detto: ricorda. Ormai fai parte dei morti. Rendi loro omaggio) e verso la fine ci regala l’elenco di tutte donne che sono state uccise, il modo in cui sono state eliminate, e le varie situazioni storiche.
Il capitolo si chiama Vite spezzate. E di fronte a questo non aggiungerei altro.
di Alfredo Ronci
In parte quello che diceva Fofi era giusto. Dal 1993 fino al 2001, nella città messicana di Ciudad Juarez, nello stato del Chihuahua, furono uccise, nei modi più impensabili, centinaia e centinaia di donne. Quindi il motivo di tutto era davvero questo?
Cioè siamo di fronte a una pandemia di femminicidi? Sì e no. Sì perché vengono eliminate donne, anche se tutte giovani, pure con brutalità eccessiva, No perché, ma alla fine credo che la distinzione possa essere solo mia, i delitti in questione rientrano in un dilatamento del potere che coinvolge anche altre situazioni.
Dice Rodriguez: … gli omicidi seriali avvengono nel corso di orge o stupri collettivi da parte di uno o più gruppi di agenti e criminali protetti da funzionari di diversi corpi di polizia. Il tutto con la complicità di personaggi di spicco – forti di patrimoni immensi, in varia misura illeciti e derivanti dal narcotraffico e dal contrabbando – che dalla frontiera settentrionale estendono i loro tentacoli verso il centro del potere.
Credo che lo scrittore abbia visto in modo giusto e corretto la situazione (talmente giusto e corretto che è stato più volte minacciato e alla fine ha detto: Ecco perché mi sono detto: ricorda. Ormai fai parte dei morti. Rendi loro omaggio) e verso la fine ci regala l’elenco di tutte donne che sono state uccise, il modo in cui sono state eliminate, e le varie situazioni storiche.
Il capitolo si chiama Vite spezzate. E di fronte a questo non aggiungerei altro.
di Alfredo Ronci
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