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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

Omar Lòpez Mato

Storia dei freak

Odoya, Pag. 287 Euro 18,00
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La battuta era scontata, ai tempi del liceo: 'perché non andiamo a vedere la Mostra'? Che poi mostra non era, ma era solo una ragazza che frequentava una sezione diversa dalla nostra ed era di un bruttezza particolare. Nel senso che la particolarità della sua schifezza non risiedeva in nessun dettaglio preciso: non aveva un naso speciale, nemmeno la bocca era storta o sdendata, non aveva capelli crespi o sottili o mancava di qualcosa, non era né bassa né alta, non aveva gambe storte o grassocce, non vestiva nemmeno male, aveva due comunissimi occhi marrone, ma nel suo complesso faceva davvero schifo.

La Mostra era dunque 'aperta' tutti i giorni dalle otto e trenta di mattina fino alle dodici e trenta, nelle giornate di quattro ore, e fino alle tredici e quindici nelle giornate più lunghe. Assolutamente gratis la 'visione', anche se procurava qualche disturbo nelle persone più sensibili.

Che io sappia non ha mai partecipato alle trasmissioni di Canale 5 tipo 'Lo show dei record', né ha dovuto mai rendere conto a quell'idiota di Barbara D'Urzo o a quel panzone di Jerry Scotti.

Né mi meraviglio che sia stata segnalata in questa Storia dei freak dell'argentino Lòpez Mato, che ha davvero delle curiosità particolari.

Ma adesso diciamocela tutta: ma a voi, nel pieno possesso delle vostre capacità intellettuali, vi sarebbe venuto in mente di catalogare una serie di mostriciattoli del genere umano che, per carità, sono esenti da responsabilità, ma che a ben vedere non hanno nulla di accattivante se non dal punto di vista scientifico?

Mato non è un medico o uno specialista di disfunzioni, eppure elenca, raggruppata a seconda dell'anomalia, una serie di disgraziati della vita che farebbe inorridire anche la mummia di Tutankamon: la bimba-mostro, gli irsuti o le irsute, i nani, i giganti, gli anelli di congiunzione con le scimmie, i torsi umani, i bicefali, le gemelle boeme, le false sirene, l'uomo Elefante, gli ipertricotici, le donne barbute (sempre piaciute!), i veri cornuti (cioè dotati di corna), i caudati, i tripodi e le tripode, i giani bifronte, i senza braccia e i falsi aztechi.

Si sconsiglia la lettura ai deboli di cuore, a chi non digerisce i peperoni soprattutto la sera e soprattutto se non sono sbucciati, a chi deve fare una dieta povera di potassio, alle donne in cinta e agli uomini che vedrai prima o poi resteranno 'pregni'.

Dimenticavo: nell'elenco manca il Trota, Giovanardi, Versace, quello rimasto, Lusi, Formigoni, la Finocchiaro, Vespa, Fassino, Dell'Utri, la ministra Fornero, Giarda, Gasparri e Isabella Santacroce.

Perché come dice il titolo e il sottotitolo: Storia dei freak, mostri come noi. (Cioè come loro, quelli citati).







di Alfredo Ronci


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