Recensioni

Noi e gli altri
Il dito e la luna, Pag. 234 Euro 15,00Ripeness is all. E' motto - credo shakespeariano - che mi piace ripetere, sicché ognor mi si ripete si viva noialtri nella contrada dell'eterna giovinezza: o, al massimo, che da questa s'acceda a un'ultima stagione ch'è probabile sia mitigata, come l'inverno meteo, dal surriscaldamento. E' il ciclo vitale dell'uva puttanella, che passa da acerba a marcia.
Maturità vo cercando, dunque;

Agguato all'incrocio
Marcos y Marcos, Pag. 271 Euro 14,50Una leonina professoressa di italiano all'Università la Sapienza di Roma, durante la presentazione di un noir presso un wine-book-bar con sushi all'occorrenza, sbranava gli astanti con mandibole chirurgiche perché si era avuto il coraggio di definire il novello writer astante come novello Chandler.
A ragione. Ma a ragionar spesso s'inciampa. Aggiungeva poi: come se , parlando di un giovane esordiente si citasse Bontempelli. Hai detto cazzi!

Relazione sul nascere
ExCogita, Pag. 213 Euro 14,50ov'è voce, è corpo
Leonardo
"Caricare quella stufa di legna mi faceva odorare la vita buona della mia infanzia, che diamine, non altro. Chi avrebbe potuto dirlo che avrei odorato invece quella schifezza, come si chiama... il monossido di carbonio?" (p. 169) Talvolta un'immagine racchiude - d'un testo intero - la chiave. L'Autrice propone, nel Suo lavoro, una continua dialettica fra venire al mondo, e la sua difficoltà, e le circostanze della morte, del sacrificio, della mortalità in atto di vita (dello scialo della droga, ed esempio).

Tre suicidi Dada?
Le nubi, Pag. 93 Euro 12,00Cravan, Vaché e Rigaut sono tre personalità accomunate dall'anticonformismo, dal nichilismo, dal gusto dello sberleffo e dell'assurdo. Tre vite interrotte da una scomparsa precoce e sottratta, anch'essa, ad ogni regola. Cravan sparì letteralmente nel 1918, a trentun'anni, dopo essersi imbarcato su un veliero nel Golfo del Messico. Vaché, sopravvissuto alla trincea della Grande Guerra, morì fumando oppio nel 1919, all'età di ventitré anni. Nel 1929 Rigaut, trentenne, si sparò un colpo al cuore.

Il segreto di Ortelia
Garzanti, Pag. 159 Euro 15,00Non è passato molto tempo dalla segnalazione del suo precedente romanzo, Olive comprese. Evidentemente la formula funziona e l'autore, un po' come avviene per i successi improvvisi e nazional-popolari, ha voluto consegnarci, dopo un breve intervallo, un'altra avventura del suo strano e strampalato teatrino provinciale.
Credo che la sua narrativa funzioni come nel caso di Camilleri: i due non hanno molto in comune.

Cronista della solitudine
Hacca, Pag.103 Euro 10,00Scriveva T.S.Eliot a proposito de La foresta della notte di Djuna Barnes: ...E non intendo dire che lo stile di Miss Barnes sia «prosa poetica»; intendo però dire che la maggior parte dei romanzi contemporanei non sono veramente «scritti». Essi traggono quel tanto di realtà che possiedono da una riproduzione attenta dei rumori prodotti comunemente dagli esseri umani per le loro semplici esigenze quotidiane di comunicazione; e quanto in essi non è costituito da questi rumori, consta di una prosa non più viva di quella di un decoroso giornalista o di un buon funzionario governativo. Una prosa che sia interamente viva esige da chi la legge qualcosa che il comune lettore di romanzi non è disposto a dare.

L'amore è un dio
Feltrinelli, Pag.175 Euro 13,00In siffatte operazioni il più gran pregio coincide esattamente con il più grande difetto, ed è per ciò che esse producono in me ammirazione e disgusto in ugual misura. La Cantarella, per chi non lo sapesse, è docente di Diritto greco antico, e il sottotitolo del libro, ultimo di una nutrita serie, è "il sesso e la polis". Dunque opera squisitamente divulgativa. Vi si parla di miti, e della concezione dell'amore nella Grecia antica. Va da sé che argomento centrale è la mentalità greca riguardante i rapporti fra i sessi e, inevitabilmente, la condizione della donna.

Il Commissario Bordelli
Super Pocket, Pag. 205 Euro 5,50Scriveva nel 1944 Raymond Chandler: C'è un romanzo di Dorothy Sayers in cui un tale, una notte, mentre se ne sta solo in casa sua, viene soppresso per mezzo d'un peso sganciato da un meccanismo il cui funzionamento è provocato dall'abitudine della vittima d'accendere la radio sempre ad una certa ora, di porsi davanti all'apparecchio sempre in una certa posizione e di chinarsi giusto sino ad un certo punto. Basterebbero un paio di centimetri di scarto, da una parte o dall'altra, e i lettori non avrebbero pane per i loro denti. Questo volgarmente si dice avere il Padreterno dalla propria parte; e a un assassino che avesse bisogno di tanto aiuto dalla Provvidenza, io consiglierei di cambiar mestiere. (La semplice arte del delitto – Gialli Garzanti – 1973).

Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce
Sellerio, Pag. 187 Euro 12,00Quante idee non condividevo! E, però: quante idee!
Carlo BO
A esser franchi, m'aspettavo di più da questo sia pure sciolto romanzetto, gagliardamente voltato in italiano da Angelo Morino (del quale abbiamo avuto l'onore). Ma forse sono io, ignorante sia di Morrison che di Joyce, ad averlo scorso piattamente, senza troppo cogliere eventuali inserzioni, riferimenti, riflessi che pure la storia deve avere. García Porta, rifacendone la storia in postfazione, rammenta un ordine di marcia del co-autore Bolaño:

Charles Bukowski a botta sicura
Leconte, Pag.175 Euro 10,00Personalmente non ho mai amato Charles Bukowski. E non chiedetemi il perché, non saprei dirlo con esattezza. Credo sia per una questione di "affinità elettive". Ma è una lettura quella dello scrittore americano che risale a molti anni fa, quando ero tentato giovanilisticamente dal fascino della letteratura d'oltreoceano. Ma se Hemingway, Steinbeck, Miller e parte della cultura della beat generation hanno comunque esercitato un richiamo, nulla degli scritti dell'autore di Storie di ordinaria follia mi ha in effetti stregato.
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