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Intervista a Claudia Bonadonna
Lei vuole tutto. Lei è tosta. Lei è sfacciata. Lei sta fuggendo via più veloce della luce per scongiurare l'Apocalisse e ha una storia da raccontare: è ingenua, cruda, vera. È finalmente nuda, marmellata di stelle che ti esplode in bocca come polvere di fata. Ma non è sexy. Perché è ancora una bambina che si sente sola, è una ragazza materiale in un mondo materiale, è una dea superlusso condannata a perdere il suo primo amore sulla pista da ballo fino alla fine dei tempi. E allora stanotte sarà la tua padrona.
Non stiamo parlando di Claudia Bonadonna, ma di Madonna raccontata da Claudia Bonadonna.
Rivoluzione orchesca n.4. Le ridicole recidive di Mario Venuti.
Mesi orsono è uscito l'ultimo album del cantautore catanese Mario Venuti: Recidivo. E all'interno di esso un brano, Recidivo appunto che, con strafottente arroganza, mostra le pecche, il versipellismo, l'ipocrisia, del maschio italiano che ama definirsi bisex per paura di essere tacciato in altro modo. Personalmente trovo (e mi assumo la piena responsabilità) l'atteggiamento di Venuti irresponsabile, idiota e da stronzi (e glielo dico). E in ogni caso se avesse qualcosa da ridire mi piacerebbe rivolgermi alla sua donna. Tanto per sapere come la pensa.
Gianfranco Franchi intervista Marco Vicentini di Meridiano Zero.
Il Paradiso è sempre attento alle piccole realtà editoriali. Eccone una: Meridiano Zero. Durante la passata mostra della piccola e media editoria svoltasi a Roma abbiamo intervistato il suo responsabile. Quattro e svelte chiacchiere per avere un quadro d'insieme delle ultime proposte (già peraltro 'recensite' dagli orchi).
Diabol'Ork, il serial killer degli scrittori.
Avevamo avvertito la sua presenza già da tempo. Pure i suoi miasmi mefitici. Si qualifica così: serial killer degli scrittori. E ci pare, nel panorama, figura tutto sommato originale. Ha un obiettivo ultimo: ripulire la terra dagli imbrattatori di fogli che si credono essenziali. Dai cannibali del buon senso e della buona scrittura. Diamogli spazio.
La morte di Vic Chesnutt, l'angelo dalle ali spezzate.
L'angelo dalle ali spezzate se n'è andato. Il giorno di Natale è stato trovato morto (suicida per overdose da farmaci) nella sua abitazione di Athens il cantautore Vic Chesnutt. Nel 1983, dopo un incidente stradale dovuto al suo stato di ubriachezza, era rimasto paralizzato. Questo non gli aveva impedito di diventare una delle voci più originali e sensibili del cantautorato americano. Recentemente è stato pubblicato il suo ultimo disco: At the cut.
Lo vogliamo ricordare con un'interpretazione di un classico di Nina Simone: Fodder on her wings.
Prove tecniche di trasmissione orchesca.
Ognuno cerca di comunicare. Chi verso l'alto e altri pianeti, chi in
orizzontale verso altri lidi mentali.Le prove tecniche di trasmissione orchesca tendono a questo, a modo loro cercano la scintilla tra i due cavi che entrano in contatto.
La prima, di una mini trilogia, è qui... il resto?! E' mancia!
Intervista a Maurizio Ceccato
Intervista ad un grande illustratore: Maurizio Ceccato. Con qualche rumore di fondo, (si era alla mostra della piccola e media editoria a Roma ed il caos era assoluto)qualche Madonna in vena di santità, qualche ritrosia, qualche cane aureolato... e tanta buona volontà. Ci scusiamo per l'audio non proprio perfetto...
Rivoluzione orchesca n.3. Il perfido Babbo Natale degli Orchi.
A Natale dovremmo essere tutti più buoni. Ma il perfido Babbo Natale degli Orchi ha deciso che ai cattivi lettori debbano essere regalati libri pessimi. Ma come ci insegna il nostro buon presidente del Consiglio, l'amore è sempre la via migliore per il perdono ed il dialogo per cui, ai lettori buoni, il nostro caro Babbo Natale regala splendidi libri. I migliori di questo 2009.
M al di là di ogni cosa, tanti, tanti auguri.
Ora e sempre resistenza. E in culo ai 'suonatori'. Breve intervista a Fulvio Abbate.
Fulvio Abbate, scrittore. Fulvio Abbate, giornalista. Fulvio Abbate con una storia lunga così alle spalle, non ultima la cacciata senza ragioni da, come la chiama lui, L'Unità normalizzata. Fulvio Abbate senza peli sulla lingua. Fulvio Abbate e la sua 'TeleDurruti'. Bon!
Rivoluzione orchesca n.2. Il fuoco sacro della poesia
Poesia ridotta a gioco letterario, a specchietto per le allodole, all'evanescenza del senso delle parole. Poesia ridotta ad emblema del nulla, che non vuol dire altro che l'inessenza di chi la compone.
Poesia brutta per brutte persone. Malate di vita non perché sofferenti, ma perché incapaci di intendere e volere.
E questa poesia va bruciata, perché inutile. Ma che a nessuno vengano in mente i roghi fanatici del nazismo contro la cultura o Fahrenheit 451 di bradburyana memoria. Non ci provate!
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