RECENSIONI
Ivo Scanner
Monga - L'isola del dottor Viskorski
Alta Tensione, pag. 204 euro 13,50
Siamo nella Guinea Bissau. Sull’isola di Monga il dottor Viktor Viskorski sta giocando a fare Dio. È di questo che si rende subito conto Jean-Pierre Losfeld - il ricercatore che lo ha sostituito al Centro Paul Krempe di Parigi - non appena arriva sull’isola. A ben vedere il succo di Monga – L’Isola del dottor Viskorski, ultimo romanzo di Ivo Scanner uscito sotto l’etichetta “Alta Tensione”, è tutto qui. Ma non è poco perché il romanzo ci spinge a fare una domanda: fin dove può spingersi la scienza? È giusto porre dei limiti alle ricerche scientifiche? È giusto giocare a fare Dio?
Nel microuniverso immaginato da Scanner, il dottor Viskorski sta lavorando su un coronavirus rivoluzionario unendo alla genetica le nanotecnologie. Il tentativo è quello di fondere l’uomo e il gorilla, forse nel tentativo di tornare a un non meglio precisato stato di natura.
Per stessa ammissione dell’autore, Monga è un omaggio al capolavoro della letteratura fantastica, L’isola del Dottor Moreau di H.G. Wells, “che ha segnato il mio immaginario”. Continua Scanner: “Mi sono installato nelle pagine di Wells e le ho volutamente saccheggiate (…) e trasferendole in un mondo di pandemie e scienziati pazzi molto simile al nostro”.
La narrazione, che scorre veloce ma fa salire al nostro interno un senso di angoscia sempre maggiore pagina dopo pagina, è arricchita agli inizi di ogni capitolo da una serie di citazioni e articoli, questi veri e non frutto dell’immaginazione.
Da leggere
di Marco Minicangeli
Nel microuniverso immaginato da Scanner, il dottor Viskorski sta lavorando su un coronavirus rivoluzionario unendo alla genetica le nanotecnologie. Il tentativo è quello di fondere l’uomo e il gorilla, forse nel tentativo di tornare a un non meglio precisato stato di natura.
Per stessa ammissione dell’autore, Monga è un omaggio al capolavoro della letteratura fantastica, L’isola del Dottor Moreau di H.G. Wells, “che ha segnato il mio immaginario”. Continua Scanner: “Mi sono installato nelle pagine di Wells e le ho volutamente saccheggiate (…) e trasferendole in un mondo di pandemie e scienziati pazzi molto simile al nostro”.
La narrazione, che scorre veloce ma fa salire al nostro interno un senso di angoscia sempre maggiore pagina dopo pagina, è arricchita agli inizi di ogni capitolo da una serie di citazioni e articoli, questi veri e non frutto dell’immaginazione.
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