RECENSIONI
Aldo Gianolio
La verità sul complicato caso Pulcher
Mobydick, Pag. 104 Euro 11,00
Tra Ennio Flaiano e Stefano Benni, Gianolio si distingue per le strisce bianconere dal momento che la sua esilarante storia adombra in maniera neanche tanto larvata le disavventure della squadra del cuore. Eppure è categorico nella premessa, dichiarando che la storia è pura opera di fantasia anzi di fantascienza, tant'è vero che vi figurano i marziani. Subito dà le sue ragioni.
Nel mondo contemporaneo lo scrittore non può scrivere di niente perché,non appena un lettore s'identifica con un personaggio inventato della storia altrettanto inventata che sta leggendo, questo lettore considera diffamatorio il modo in cui è stato descritto il personaggio in cui s'è identificato e denuncia lo scrittore per diffamazione (...) Per questa ragione tutti gli scrittori d'oggi, che già in partenza sono paurosi e pusillanimi, stanno ben attenti a quello che scrivono, ed è anche questa la ragione per cui,diciamocelo una volta per tutte, la corrispondente letteratura contemporanea è così penosa.
Prosegue con l'esempio di Dante, che ai giorni nostri verrebbe querelato da tutti i personaggi citati nella Divina Commedia. E non sono pochi!
Dalla chiosa si ricavano subito due messaggi. Uno: di tutto ciò che viene detto nel libro niente, ma proprio niente è casuale. Due: bisogna armarsi di un kit da investigatori per decodificare la miriade di indizi.
A cominciare dal nome del marziano, personaggio che ha una parte importante nella vicenda in qualità di deus ex machina, anzi deus ex marte. Il marziano si chiama JAY 1897, ed è tutto un programma dal momento che il 1897 è precisamente l'anno di nascita della Juventus.
Ma Gianolio ci assicura che sta parlando di una squadra del tutto immaginaria chiamata Pulcher, fondata da un altrettanto immaginario Annibale Pulcherri, proprietario della fabbrica di pasta Pulchilla.
Il protagonista è il tifoso Ottavio Fontanesi, disperato per lo scandalo che ha travolto la sua squadra. Sarà il suo amico marziano ad aprirgli gli occhi raccontandogli i retroscena e trasformando la tristezza in rabbia.
... parlavano entrambi seduti sul muricciolo di cemento, ma a un certo punto il marziano s'era alzato mettendosi a girare in tondo nel parcheggio deserto (deserto per colpa del sindaco che non ne beccava una: prima le piste ciclabili ignorate dai ciclisti, poi la zona pedonale ignorata dai pedoni, poi i parcheggi a pagamento ignorati dagli automobilisti): il marziano procedeva con passi lenti e pesanti perché la forza di gravità sulla Terra è maggiore (...) impacciato anche nel parlare, ma qui non è questione di gravità, è l'apparato vocale dei marziani che è diverso da quello dei terrestri e non adatto a pronunciare la lingua terrestre, per esempio i marziani hanno quattro tonsille, mica due, e questo sovrappiù rende meccanica la dizione perché le due tonsille che i marziani non adoperano vanno a sfregarsi l'una contro l'altra e a sbattere contro le altre due creando strani effetti sonori come lo sgranamento e la ieraticità della voce, per non parlare del respiro, che i marziani hanno cortissimo e rapidissimo, tipo coniglio che copula...
E via a mescolare le faccende nostrane con il folklore extraterrestre, come per far perdere le tracce, ma lo stratagemma diverte tanto più quanto più è fallimentare, e nell'elencare personaggi e fatti l'Autore non perde un colpo. Così troviamo il grande attaccante Silvio Omari (nessun riferimento a Omar Sivori) e Antonio Marmetti, funzionario delle Poste che intercetta la corrispondenza (nessun riferimento a Tronchetti Provera) e la rivale squadra Ambrosiola (nessun riferimento all'Inter). Praticamente è tutto un quiz, in cui i conoscitori dell'ambiente calcistico possono mettersi alla prova.
Il gioco è divertente, il tono leggero e scanzonato, ma la dedica a Girolimoni e Valpreda riporta al tema scottante degli errori giudiziari.
di Giovanna Repetto
Nel mondo contemporaneo lo scrittore non può scrivere di niente perché,non appena un lettore s'identifica con un personaggio inventato della storia altrettanto inventata che sta leggendo, questo lettore considera diffamatorio il modo in cui è stato descritto il personaggio in cui s'è identificato e denuncia lo scrittore per diffamazione (...) Per questa ragione tutti gli scrittori d'oggi, che già in partenza sono paurosi e pusillanimi, stanno ben attenti a quello che scrivono, ed è anche questa la ragione per cui,diciamocelo una volta per tutte, la corrispondente letteratura contemporanea è così penosa.
Prosegue con l'esempio di Dante, che ai giorni nostri verrebbe querelato da tutti i personaggi citati nella Divina Commedia. E non sono pochi!
Dalla chiosa si ricavano subito due messaggi. Uno: di tutto ciò che viene detto nel libro niente, ma proprio niente è casuale. Due: bisogna armarsi di un kit da investigatori per decodificare la miriade di indizi.
A cominciare dal nome del marziano, personaggio che ha una parte importante nella vicenda in qualità di deus ex machina, anzi deus ex marte. Il marziano si chiama JAY 1897, ed è tutto un programma dal momento che il 1897 è precisamente l'anno di nascita della Juventus.
Ma Gianolio ci assicura che sta parlando di una squadra del tutto immaginaria chiamata Pulcher, fondata da un altrettanto immaginario Annibale Pulcherri, proprietario della fabbrica di pasta Pulchilla.
Il protagonista è il tifoso Ottavio Fontanesi, disperato per lo scandalo che ha travolto la sua squadra. Sarà il suo amico marziano ad aprirgli gli occhi raccontandogli i retroscena e trasformando la tristezza in rabbia.
... parlavano entrambi seduti sul muricciolo di cemento, ma a un certo punto il marziano s'era alzato mettendosi a girare in tondo nel parcheggio deserto (deserto per colpa del sindaco che non ne beccava una: prima le piste ciclabili ignorate dai ciclisti, poi la zona pedonale ignorata dai pedoni, poi i parcheggi a pagamento ignorati dagli automobilisti): il marziano procedeva con passi lenti e pesanti perché la forza di gravità sulla Terra è maggiore (...) impacciato anche nel parlare, ma qui non è questione di gravità, è l'apparato vocale dei marziani che è diverso da quello dei terrestri e non adatto a pronunciare la lingua terrestre, per esempio i marziani hanno quattro tonsille, mica due, e questo sovrappiù rende meccanica la dizione perché le due tonsille che i marziani non adoperano vanno a sfregarsi l'una contro l'altra e a sbattere contro le altre due creando strani effetti sonori come lo sgranamento e la ieraticità della voce, per non parlare del respiro, che i marziani hanno cortissimo e rapidissimo, tipo coniglio che copula...
E via a mescolare le faccende nostrane con il folklore extraterrestre, come per far perdere le tracce, ma lo stratagemma diverte tanto più quanto più è fallimentare, e nell'elencare personaggi e fatti l'Autore non perde un colpo. Così troviamo il grande attaccante Silvio Omari (nessun riferimento a Omar Sivori) e Antonio Marmetti, funzionario delle Poste che intercetta la corrispondenza (nessun riferimento a Tronchetti Provera) e la rivale squadra Ambrosiola (nessun riferimento all'Inter). Praticamente è tutto un quiz, in cui i conoscitori dell'ambiente calcistico possono mettersi alla prova.
Il gioco è divertente, il tono leggero e scanzonato, ma la dedica a Girolimoni e Valpreda riporta al tema scottante degli errori giudiziari.
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