RECENSIONI
Fabrizio Roncone
Non farmi male
Marsilio, pp. 248 euro 16.00
La zona è quella di Campo de' Fiori, qualcosa di unico al mondo. Marco Paraldi è un ex giornalista e lì ora gestisce un locale, uno di quelli che tanto vanno di moda al momento: vini, degustazioni e una fauna strana che gira intorno. Si alza tardi la mattina e beve gin tonic.
Ecco, siamo entrati nel mondo di Non farmi male, ultimo romanzo di Fabrizio Roncone, ex giornalista del Corriere della Sera. La zona narrativa è quella dell'hard boiled in salsa romana, ben scritta, scorrevole. Parte subito a bomba Roncone e non delude. Una festa: ci sono onorevoli, milf, parrucchieri, finti-famosi. Già dalle primissime pagine insomma va in scena una “Roma godona e cafona” che ha scavallato il covid ed è tornata a divertirsi (leggi: esibirsi), nella speranza che Dagospia parli di loro.
Da Roma a Capalbio, meta di quelli che una volta erano i radical chic e che ora, sostiene Paraldi, sono solo chic. Proprio qui ha inizio la storia “nera” di Non farmi male, quando sparisce Noemi, una ragazza molto bella che fa la escort di professione e di cui nessuno sa nulla. Se non fosse che Giorgia, l’unica che sembra avere qualche tipo di rapporto con lei e si preoccupi, chiede a Paraldi di indagare.
A dire il vero lui fa di tutto per tirarsi fuori da questa storia, ma l’istinto del giornalista non perdona e non si può reprimere. Inizia così la sua indagine che lo porta a vagare in tanti ambienti diversi della Capitale: dagli attici dove domina un lusso ormai decadente e si tengono party sfarzosi (tipo Jep Gambardella, quello de La grande bellezza), alle periferie degradate dei palazzoni, melting pot di razze e lingue, dove a farla da padrone sono criminali e zingari “cravattari” (nulla di nuovo, a dire il vero). Il romanzo però scorre che è una meraviglia, narrato al tempo presente che rende bene l’immediatezza dell’azione, con uno stile interessante. Paraldi(/Roncone) conosce bene la Roma di cui parla, la sbeffeggia e la distrugge.
Noi con lui.
Da leggere.
di Marco Minicangeli
Ecco, siamo entrati nel mondo di Non farmi male, ultimo romanzo di Fabrizio Roncone, ex giornalista del Corriere della Sera. La zona narrativa è quella dell'hard boiled in salsa romana, ben scritta, scorrevole. Parte subito a bomba Roncone e non delude. Una festa: ci sono onorevoli, milf, parrucchieri, finti-famosi. Già dalle primissime pagine insomma va in scena una “Roma godona e cafona” che ha scavallato il covid ed è tornata a divertirsi (leggi: esibirsi), nella speranza che Dagospia parli di loro.
Da Roma a Capalbio, meta di quelli che una volta erano i radical chic e che ora, sostiene Paraldi, sono solo chic. Proprio qui ha inizio la storia “nera” di Non farmi male, quando sparisce Noemi, una ragazza molto bella che fa la escort di professione e di cui nessuno sa nulla. Se non fosse che Giorgia, l’unica che sembra avere qualche tipo di rapporto con lei e si preoccupi, chiede a Paraldi di indagare.
A dire il vero lui fa di tutto per tirarsi fuori da questa storia, ma l’istinto del giornalista non perdona e non si può reprimere. Inizia così la sua indagine che lo porta a vagare in tanti ambienti diversi della Capitale: dagli attici dove domina un lusso ormai decadente e si tengono party sfarzosi (tipo Jep Gambardella, quello de La grande bellezza), alle periferie degradate dei palazzoni, melting pot di razze e lingue, dove a farla da padrone sono criminali e zingari “cravattari” (nulla di nuovo, a dire il vero). Il romanzo però scorre che è una meraviglia, narrato al tempo presente che rende bene l’immediatezza dell’azione, con uno stile interessante. Paraldi(/Roncone) conosce bene la Roma di cui parla, la sbeffeggia e la distrugge.
Noi con lui.
Da leggere.
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