ATTUALITA'
Ridel C. Faroon
Stupidiario n.1

1.
L'ufficio stampa delle edizioni Nottetempo ci informa che sabato 10 settembre, in occasione del Festivaletteratura di Mantova, Chiara Valerio e Donatella Di Pietrantonio discetteranno su 'Letture vintage – La Signora Ava di Francesco Iovine.
Letture vintage?? Leggo sul Vocabolario della lingua italiana Treccani: vintage; Vendemmia, nel senso di raccolta dell'uva e produzione del vino, in partic. Di un vino d'annata; con sign. elogiativo, il termine è talora riferito, per estens., anche a prodotti diversi dal vino, per es. un tabacco da pipa, a una serie di autovetture, ecc.
Per completezza aggiungiamo da Wikipedia: Gli oggetti definiti vintage sono considerati oggetti di culto per differenti ragioni tra le quali le qualità superiori con cui sono stati prodotti, se confrontati ad altre produzioni precedenti o successive dello stesso manufatto, o per ragioni legate a motivi di cultura o costume.
Inteso? Di oggetti si tratta, non di opere dell'intelletto umano. Ahinoi, ora anche i romanzi di un tempo sono vintage! E' vero che anni fa il poeta Sanguineti fece la pubblicità ad un paio di jeans (che faceva il 'paio' con la merceologia della sua poesia), ma mai ci saremmo aspettati di veder trasformata la letteratura a genere museale. Castigat ridendo mores si diceva una volta. E a me basterebbe anche la traduzione di Totò: ridendo castigo i mori. Famose 'na risata. Liberatoria.
2.
Leggiamo su 'Prima Comunicazione' dell'8 settembre: "E' per tutti gli editori una cosa sempre triste quando cambia l'organigramma. E' brutto anche quando qualcuno va in pensione". Così Inge Feltrinelli, a Mantova per il Festivaletteratura, commenta i rivolgimenti nel gruppo Mondadori che vede l'uscita dell'editor Andrea Cane. "La prima cosa che mi viene da dire è 'no comment' - continua Inge Feltrinelli - dispiace che persone creative lascino una casa editrice. E' una mancanza di esperienza e creatività". Poi, Inge Feltrinelli aggiunge insieme al direttore editoriale della sua casa editrice, Gianluca Foglia: "A contare sono comunque i libri che escono, non le persone. Vedremo che libri verranno pubblicati e se piaceranno o meno ai lettori".
Mi chiedo – e chiederei soprattutto alla Inge - dove veda la creatività nel nostro mondo editoriale e ancor di più se la qualità la si possa ravvisare nella montagna di libri che esce.
3. Due perle di 'ovvietà'.
Filippo La Porta sull'opera prima di Matteo Strukul La ballata di Mila recensito su XL Repubblica: I codici del genere e il ritmo adrenalinico servono a una indagine sociale molto 'carlottiana' sul Nord-Est. E anche qui il noir migliore si colora di una tinta crepuscolare, chandleriana, come nel finale accompagnato da canzoni di Tom Waits e di John Kay degli Steppenwolf.
Della serie: trame e stili che finora non s'erano mai letti!
E poi uno dice che non chiude La Porta. Ma definitivamente!
Marilù Oliva su Il Fatto a proposito del suo libro (Eliot edizioni) Fuego: (...) non potrei ignorare le persone della mia generazione e delle successive, il loro avvilimento rispetto al futuro. La Guerrera, protagonista dei miei romanzi, precaria del lavoro e dell'esistenza, porta nel nome la condanna a reagire, ma è una lotta titanica e spesso si risolve in sconfitta.
E l'estensore dell'articolo aggiunge: Persino la letteratura di genere scopre l'impegno.
Candidati, la scrittrice e il giornalista, al premio Nobel per il 'profondismo'!
4.
L'Ansa del 9 settembre.
Veronesi e De Carlo alla Fiera del libro di Mosca.
E chi se ne frega!
5.
4 luglio 2011. Florilegi di una bella estate. Da Diario
Coraggio, andiamo a cercar la bella destra". E' questo l'appello che rivolge oggi, dalle colonne de il Giornale, Marcello Veneziani.
Candidato, Veneziani non Diario, per la Supercazzola 2011 con premio finale e cerimonia inclusa sulla battigia di Cefalù.
L'ufficio stampa delle edizioni Nottetempo ci informa che sabato 10 settembre, in occasione del Festivaletteratura di Mantova, Chiara Valerio e Donatella Di Pietrantonio discetteranno su 'Letture vintage – La Signora Ava di Francesco Iovine.
Letture vintage?? Leggo sul Vocabolario della lingua italiana Treccani: vintage; Vendemmia, nel senso di raccolta dell'uva e produzione del vino, in partic. Di un vino d'annata; con sign. elogiativo, il termine è talora riferito, per estens., anche a prodotti diversi dal vino, per es. un tabacco da pipa, a una serie di autovetture, ecc.
Per completezza aggiungiamo da Wikipedia: Gli oggetti definiti vintage sono considerati oggetti di culto per differenti ragioni tra le quali le qualità superiori con cui sono stati prodotti, se confrontati ad altre produzioni precedenti o successive dello stesso manufatto, o per ragioni legate a motivi di cultura o costume.
Inteso? Di oggetti si tratta, non di opere dell'intelletto umano. Ahinoi, ora anche i romanzi di un tempo sono vintage! E' vero che anni fa il poeta Sanguineti fece la pubblicità ad un paio di jeans (che faceva il 'paio' con la merceologia della sua poesia), ma mai ci saremmo aspettati di veder trasformata la letteratura a genere museale. Castigat ridendo mores si diceva una volta. E a me basterebbe anche la traduzione di Totò: ridendo castigo i mori. Famose 'na risata. Liberatoria.
2.
Leggiamo su 'Prima Comunicazione' dell'8 settembre: "E' per tutti gli editori una cosa sempre triste quando cambia l'organigramma. E' brutto anche quando qualcuno va in pensione". Così Inge Feltrinelli, a Mantova per il Festivaletteratura, commenta i rivolgimenti nel gruppo Mondadori che vede l'uscita dell'editor Andrea Cane. "La prima cosa che mi viene da dire è 'no comment' - continua Inge Feltrinelli - dispiace che persone creative lascino una casa editrice. E' una mancanza di esperienza e creatività". Poi, Inge Feltrinelli aggiunge insieme al direttore editoriale della sua casa editrice, Gianluca Foglia: "A contare sono comunque i libri che escono, non le persone. Vedremo che libri verranno pubblicati e se piaceranno o meno ai lettori".
Mi chiedo – e chiederei soprattutto alla Inge - dove veda la creatività nel nostro mondo editoriale e ancor di più se la qualità la si possa ravvisare nella montagna di libri che esce.
3. Due perle di 'ovvietà'.
Filippo La Porta sull'opera prima di Matteo Strukul La ballata di Mila recensito su XL Repubblica: I codici del genere e il ritmo adrenalinico servono a una indagine sociale molto 'carlottiana' sul Nord-Est. E anche qui il noir migliore si colora di una tinta crepuscolare, chandleriana, come nel finale accompagnato da canzoni di Tom Waits e di John Kay degli Steppenwolf.
Della serie: trame e stili che finora non s'erano mai letti!
E poi uno dice che non chiude La Porta. Ma definitivamente!
Marilù Oliva su Il Fatto a proposito del suo libro (Eliot edizioni) Fuego: (...) non potrei ignorare le persone della mia generazione e delle successive, il loro avvilimento rispetto al futuro. La Guerrera, protagonista dei miei romanzi, precaria del lavoro e dell'esistenza, porta nel nome la condanna a reagire, ma è una lotta titanica e spesso si risolve in sconfitta.
E l'estensore dell'articolo aggiunge: Persino la letteratura di genere scopre l'impegno.
Candidati, la scrittrice e il giornalista, al premio Nobel per il 'profondismo'!
4.
L'Ansa del 9 settembre.
Veronesi e De Carlo alla Fiera del libro di Mosca.
E chi se ne frega!
5.
4 luglio 2011. Florilegi di una bella estate. Da Diario
Coraggio, andiamo a cercar la bella destra". E' questo l'appello che rivolge oggi, dalle colonne de il Giornale, Marcello Veneziani.
Candidato, Veneziani non Diario, per la Supercazzola 2011 con premio finale e cerimonia inclusa sulla battigia di Cefalù.
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