I Classici

Della rimembranza: “La ferita dell’aprile” di Vincenzo Consolo.
Curioso il caso del libro d’esordio di Vincenzo Consolo. Uscì nel 1963 per Einaudi, ma per una serie di avvenimenti rimase, come si suol dire, carta straccia. Cioè, vendette poco o nulla.

Un ‘funzionario” o uno scrittore? Ballata e morte di un Captano del Popolo di Luigi Compagnone.
Ogni volta che si vuole fare uno studio, o semplicemente parlare di Luigi Compagnone, si è costretti a portarsi dietro gli altri nomi della letteratura napoletana: Domenico Rea, Carlo Bernari, Giuseppe Marotta, Aldo De Jaco, Michele Prisco e qualche altro ancora.

Tu, sanguinoso scrittore: “Verderame” di Michele Mari.
E’ indubbio che ci siano meccanismi ben precisi che ci indirizzano su autori invece che su altri. In questa nostra rubrica di classici, in verità, le scelte che cadono su uno scrittore invece che un altro derivano però solo dalla qualità delle loro opere

Comico, malinco(m)ico o insensato? “Gli asparagi e l’immortalità dell’anima” di Achille Campanile.
L'arte di Campanile deve nascondere un mistero: non si spiegherebbe se no un successo editoriale che dura praticamente da ottant'anni.

Un vecchio ‘ribelle’ che si ribella: “Barcelona” di Germano Lombardi.
Considerando l’anno di uscita e il fatto che fosse l’esordio narrativo di Gaetano Lombardi, possiamo dire, senza cadere nell’imprecisione, che Barcelona fu un perfetto esempio di romanzo sperimentale

Alcuni principi della neoavanguardia: “Partita” di Antonio Porta.
Spesso mi sono chiesto, a proposito della nascita della neoavanguardia e di tutto il movimento del Gruppo 63, come mai, tra gli autori e predicatori di questo vero e proprio trasferimento, ci fossero molti poeti.

Un intellettuale assai complesso: “Paolo il caldo” di Vitaliano Brancati.
Certo la vita di Brancati non fu facile. La sua adesione al fascismo fu uno dei massimi errori della sua esistenza.

Un prezioso narratore: “I ragazzi di Milano” di Mario Schettini.
Sì, Mario Schettini è davvero uno scrittore rappresentativo di una cultura e di un sentire che sono moderni (ovviamente riferito ai suoi tempi).

Era un lieto narrare: “Viaggio nella luna” di Angelo Del Boca.
Inizio questo profilo con una curiosità che però fa pensare a come siamo diventati e forse come non saremo più. Cercavo delle note biografiche di Del Boca

La Resistenza da chi l’ha veramente fatta: “La scelta” di Angelo Del Boca.
La scelta tratta proprio di questo: di un bivio esistenziale, storico prima di ogni cosa, siamo nel '43, la Repubblica di Salò è ormai una realtà, bisogna dunque scegliere tra l'essere repubblichino e combattere il "nuovo" fascismo.
CERCA
NEWS
-
24.08.2025
Marsilio
Luisa Bienati "Hiroshima il giorno zero dell'essere umano" -
24.08.2025
La nave di Teseo.
Percival Everett "Dottor No". -
24.08.2025
Sellerio
"Tema libero" di Alejandro Zambra.
RECENSIONI
-
Augusto De Angelis
L’albergo delle tre rose
-
Gitta Sereny
Albert Speer. La sua battaglia con la verità.
-
Vincenzo Patané
Una piccola goccia d’inchiostro
ATTUALITA'
-
Stefano Torossi
Camille Saint-Saens - 1835 - 1921
-
Stefano Torossi
CRISTOPH WILLIBALD GLUCK 1714 – 1787
-
Stefano Torossi
Dmitrij Shostakovic 1906 - 1975
CLASSICI
CINEMA E MUSICA
-
Marco Minicangeli
So cosa hai fatto.
-
marco minicangeli
La fossa delle Marianne
-
marco minicangeli
The Shrouds
RACCONTI
-
Jacques Barbéri
Il dentista
-
Marco Di Fiore
Vienna per due
-
Luigi Rocca
La città cancellata.