Recensioni

Valigie impossibili
Gran via, Pag. 255 Euro 16,00Mi andrebbe di pensare, e quindi di dire, che le Valigie impossibili siano una sorta di resistenza ai cambiamenti. Bazter, uno dei personaggi del libro, quando va a vivere a Londra, perde la valigia all'aeroporto. La stessa cosa succede a Harakin, uno dei suoi amici, quando anche lui va a Londra ma per un consulto medico per la figlia portatrice di handicap. Dunque queste 'valigie impossibili' sono l'impossibilità di trovare conforto e stabilità al di là dei propri confini e l'emblema dell'amore per la propria terra?

Fohn
Effequ Edizioni, Pag. 187 Euro 14,00Capitano tutte a me (anzi, capitano tutti a me i commissari o gli ispettori strani): comincio a sospettare che i poliziotti del G8 di Genova siano un'invenzione della propaganda comunista (comunista? Cos'è 'sta parola?), perché a ben vedere, i servitori dello Stato che s'incontrano nei romanzi noir italiani sono una spanna (se non tre) sopra la media culturale italiana e a tratti fanno a gara con l'intellettualità più originale del nostro paese.

Chie-Chan e io
Feltrinelli, Pag. 144 Euro 10,00Kaori la voce narrante, accetta le condizioni impegnative di prendersi cura di sua cugina Chie-Chan rimasta orfana in età quasi adulta, per 300mila yen al mese. La coabitazione dà seguito a una tacita pausa dal tran tran quotidiano; introduce l'idea di comprensione che va oltre ogni spiegazione della propria natura, la quale si rivela con semplici gesti di reciprocità. Una lettura in chiave lesbica sarebbe del tutto fuori luogo. L'ambiguità sessuale delle due figure si collega alla tradizione shojo in cui la letteratura segna

Le seduzioni dell'inverno
Nottetempo, Pag.185 Euro 14,00Questo romanzo ha fatto parte della cinquina del premio Strega, il premio letterario più avvinazzato che esista in Italia, considerando anche i vincitori delle ultime edizioni. Quest'anno la bottiglia gialla è andata a Paolo Giordano per il suo La solitudine dei numeri primi (a suo tempo prontamente recensito da noi orchi, che non si sono strappati i capelli) e la Ravera era lì, nel suo angolino piccino piccino, nella speranza di poter cogliere un'occasione per vendere qualcosina di più.

In fuga dall'Opus Dei
Piemme, Pag. 172 Euro 12,00Non si tratta di un'opera letteraria, né pretende di esserlo. Non ha nemmeno la freschezza ingenua dei diari, degli sfoghi spontanei. E' troppo presa, l'Autrice, dall'impegno didascalico di argomentare, fornire prove e ragionamenti, ottenere comprensione dal lettore, quasi ancora dovesse giustificarsi, povera donna, per aver lasciato un'istituzione che l'ha costretta a tredici anni d'inferno. E' però un libro da leggere, per il forte impatto della testimonianza che porta. Perché è l'Opus Dei vista da dentro, e per giunta vista da una donna.

Al Diavul
Marsilio, Pag. 245 Euro 17,00Quando Antonio Scurati nel suo saggio La letteratura dell'inesperienza (Bompiani) aveva ipotizzato che solo il tragico restituiva la consapevolezza del vivere e che , riporto testualmente le sue parole, oggi la nostra letteratura, con buona pace di Marx, è generalmente priva di un contenuto... ciò che manca è quella "elementare universalità dei contenuti" che caratterizzava il neorealismo italiano del dopoguerra, quella presenza di elementi extraletterari tanto massiccia ed indiscutibile da sembrare "un dato di natura" avevo storto il naso.

Il mio editore
Adelphi, Pag.52 Euro 5,50Alfredo Calasso, editore di questo libro che parla di un editore, discettando sulla propria professione, pronunciò, qualche tempo fa, alcune parole sacre: quello dell'editore è un lavoro di tanta e vasta delicatezza, diceva; e per questo tutti vorrebbero esserlo, tutti vorrebbero editare qualcosa; e perfino un salumaio, se potesse, si vanterebbe di pubblicarli, i prosciutti e i salumi vari.
Parole sacre, queste; ma di qualche tempo fa. E peccato che oggi il sacro non conti niente.

Nannarella. Il romanzo di Anna Magnani.
Minimum fax, Pag. 231 Euro 16.00Dice bene il sottotitolo: il romanzo di Anna Magnani. Perché questo libro non è una biografia, piuttosto una vicenda 'romanzata', spesso approssimativa (e spiegherò perché la definisco così), col taglio del pezzo a metà strada tra il settimanale rosa e l'approfondimento culturale.
Giancarlo Governi sappiamo chi è, è quel signore che ogni tanto, con discrezione e avvedutezza, si affaccia in Rai per parlarci di vecchi autori, di vecchi attori e del bel tempo cinematografico che fu.

Mai più paura di volare
Kowalski, Pag. 220 Euro 12.00Ecco, qualcuno dirà: anche gli orchi si apprestano a partire per le vacanze. Oppure: ecco, anche gli orchi s'abbassano a recensire i manuali del saper vivere. Il prossimo sarà: come diventare milionari alla faccia di Berlusconi.
Uff, ma almeno dateci il tempo di spiegare: c'è dell'altro in questo libro. Innanzi tutto riguarda una fobia che pare più della metà degli italiani abbia ma, cosa ancora più significativa, invece di essere un vademecum tronfio alberoni-style

L'estate dei morti viventi
Marsilio, Pag. 380 Euro 17,50...Aveva visto la trilogia di Romero sugli zombie, e anche se non si era aspettata qulacosa di simile... almeno... Qualsiasi cosa, oltre a qualche fotografia e articolo sui giornali. Peter non faceva alcun commento, la cosa non sembrava eccitarlo.
Certo la domanda sorge spontanea: come è possibile raccontare una storia di morti viventi dopo che per decenni ci siamo sorbiti le incursioni letterarie e cinematografie di individui risorti improvvisamente dall'aldilà?
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