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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Martin Kohan

Fuori i secondi

Einaudi, Pag.233 Euro 12,50

Personalmente non ho un buon rapporto coi sudamericani. Non voglio tediarvi facendo l'elenco, ma non stupitevi o inorridite se a Borges, parafrasando Battiato, preferisco l'insalata (a Beethoven e Sinatra preferisco l'insalata, a Vivaldi l'uva passa che mi dà più calorie...- "Bandiera bianca"). Per carità qualcosa mi piace. Tanto per dirne uno: non potrei fare a meno dell'ironia vetriolinica di Bolano, ma poi anche coi classici spesso ci sbatto il muso. E non parlatemi di realismo magico che vi prendo a sassate.

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A.A.V.V.

Attenzione!Uscita operai. Racconti&canzoni

No Reply, Pag. 111 + CD Euro 19,00

Nonostante il giuslavorista Pietro Ichino, dalle pagine della Stampa e anche da quelle del Corsera, indichi in continuazione le strategie per risolvere la crisi del nostro paese, noi che abbiamo la puzza sotto il naso e ci guardiamo attorno, riteniamo che dare la parola a chi giornalmente subisce la condizione di lavoratore, o chi ne fa le veci per una sorta di solidarietà, possa essere infinitamente più costruttivo ed interessante. E non vogliamo disquisire sul concetto di turbocapitalismo che Liberazione sbandierava qualche giorno fa, dopo l'ennesimo incontro di Padre Veltroni, in odor di santità, con l'industriale di turno.

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Carlo Toffalori

Il matematico in giallo

Guanda, Pag. 268 Euro 13,00

C'è una bellissima battuta nel film di Billy Wilder Vita privata di Sherlock Holmes con Colin Blakely e Christopher Lee. Il povero Watson rivolgendosi al famoso investigatore gli chiede:
" Sono indiscreto se le chiedo se è mai stato con una donna?"
"Sì"
risponde Holmes, e Watson sospira di sollievo, ma Holmes aggiunge: "Sì, lei è indiscreto".
L'ho riportata perché credo che il meccanismo del giallo classico funzionasse allo stesso modo: si scriveva o diceva una cosa per cercar di far capire altro, ma riportando l'ordine solo in un secondo momento.

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Maj Sjöwall Per Wahlöö

L'autopompa fantasma

Sellerio, Pag. 352 Euro 12,00

Non riteniamo che il romanzo tradizionale con il suo orientamento verso l'individuo sia adatto ad analizzare la nostra società. Il romanzo poliziesco invece è stato, fin dalle origini, più conscio dell'appartenenza dell'individuo ad un gruppo. La differenza risalta molto chiaramente osservando il modo in cui le azioni dei personaggi vengono motivate. Nel romanzo tradizionale i personaggi trovano le ragioni del proprio comportamento in un certo senso in loro stessi, indipendentemente da chi li circonda. Nel romanzo poliziesco le motivazioni di chi agisce sono sempre in relazione con le altre persone.

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Maeve Brennan

La visitatrice

BUR, Pag. 109 Euro 7,20

Non so se l'ho ancora detto, ma la collana Scrittori Contemporanei della BUR è strepitosa. Regala gioielli in continuazione. Come in questo caso.
Catturata dalla bellezza della copertina (una foto seppia dell'autrice negli anni dello splendore fisico, un misto di Geraldine Chaplin e Audrey Hepburn) e dalle note in quarta che raccontano di una trama dolorosa di separazione e amori respinti, ho affrontato la lettura del libro convinta, chissà perché, di dover far i conti col mio bagaglio emozionale.

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Alberto Arbasino

L'ingegnere in blu

Adelphi, Pag.186 Euro 11,00

Se non fossi blasfemo direi che L'Ingegnere in blu potrebbe essere racchiuso tra due espressioni. La prima: Su! Su! Allez hop! Qui si dà il culo, o si muore! (Pag.14). La seconda: Torna a fiorir la rosa (Pag. 60), strofa d'apertura dell'ode di Parini dedicata a Giancarlo Imbonati.
E va spiegato il perché: l'arte di Arbasino consiste proprio in questo, nel derisorio eclettismo che sfocia nel gergale e nella cosmopolita eleganza che lo rende unico ed insostituibile. Una sorta di, come direbbe lui stesso di sé, apprenti sorcier, alla prese con la materia più duttile in assoluto: la letteratura.

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Thomas Glavinic

Le invenzioni della notte

Longanesi, Pag. 376 Euro 16,60

E' un libro questo che riesce soltanto a spiazzare e ad avvolgere il lettore nella sua complessa trama narrativa, non è un thriller ma ne ha le caratteristiche, non è un'avventura anche se potrebbe esserla, non è un horror eppure c'è qualcosa in agguato in ogni angolo dei luoghi descritti. E' davvero un libro geniale, fuori dal comune e da ogni classificazione.
Thomas Glavinic dà sfogo alla sua penna in una rincorsa che fa venire i brividi ad ogni pagina e che diventa una frenetica discesa nei meandri delle parole e della psiche umana.

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Aharon Appelfeld

Badenheim 1939

Guanda, Pag.141 Euro 13,50

Recensendo questo libro probabilmente bestemmierò un paio di volte. Ma non è detto che ciò non possa essere di stimolo.
Prima bestemmia: nel 1962 Luis Buñuel realizzò il film L'angelo sterminatore. Dopo un concerto, un gruppo dell'alta borghesia messicana si riunisce in un salone ma non può più uscirne, bloccato da una forza misteriosa. E nessuno può entrare. Quando l'incantesimo si rompe, si ritrovano in una chiesa.

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Juan Aparicio-Belmonte

Mala suerte

Gran via, Pag. 221 Euro 14,50

Di solito non lo faccio, ma stavolta "rubo" un brano dall'intervista all'autore, che potete leggere integralmente nella nostra apposita rubrica, per "celebrare" l'aspetto inusuale della sua narrativa: I miei riferimenti in ambito noir sono piuttosto statunitensi, come Jim Thompson o Dashiell Hammett; soprattutto per il loro 'coté' sarcastico. Però non leggo solo noir, anzi, prediligo la narrativa-narrativa, senza aggettivi. I miei romanzi si possono qualificare come noir, ma anche come umoristici, hanno persino una componente fantastica. L'etichetta di noir deriva dal fatto che mi succede sempre di ammazzare qualcuno dei personaggi, non riesco a farne a meno.

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Julia Glass

Tre volte giugno

Nutrimenti, Pag 461 Euro 17,00

Questo è un libro sulla morte, ma è godibile, a tratti spensierato, a tratti divertente, ma non indugia sul vezzo ferale dello scrittore compreso di sé.
Stando a quel che si legge nei risvolti di copertina è un romanzo che ha avuto un lungo travaglio, ridefinito e riadattato per molti anni e poi emotivamente partorito come vera e propria fatica del vivere.
E presentato ai lettori con un sottile inganno: lo si vuole pensare trino, cioè sistematicamente diviso in tre parti dove l'una è conseguenza, a volte anticipazione, a volte lineare rappresentazione delle altre due.

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