RECENSIONI
Georges Simenon
Europa 33
Adelphi, Federica e Lorenza Di Lella, Pag. 377 Euro 18.00Si scherza, ma Europa 33 fa capire quanto sia complessa la storia e le pubblicazioni del grande scrittore francese. Simenon ha scritto dei reportage (Liegi1903 – Losanna 1989) e quelli qui riuniti sono apparsi in origine tra il 1933 e il 1934 (attenzione: il titolo esatto del libro dovrebbe essere Europa 33 e 34, tanto per intenderci). Europa 33 è il secondo titolo della lunga serie uscito appunto per Adelphi, il primo era stato pubblicato un anno fa circa col titolo di Il Mediterraneo in barca.
Di cosa tratta dunque il volume? Simenon effettuò dei viaggi in quegli anni, nelle desolate campagne della Polonia, a Berlino durante l’incendio del Reichstag, nei dormitori della vecchia Varsavia, nello studio di Trockij, nel miserabile mercato di Odessa ed altro ancora, autoimponendosi scelte ben precise : Sono andato a far visita a tutti loro. Sono ancora in viaggio, e non busso alle porte dei ministeri e dei parlamenti, ma a quelle delle fattorie, delle case operaie e delle botteghe.
E’ vero che le intenzioni era ben chiare … Ma io preferisco puntare lo sguardo sulle campagne e ascoltare le storie dei contadini, perché i miei simpatici compagni notturni sono poche dozzine, mentre i contadini sono milioni ma è pur certo che, essendo Simenon già giornalista e scrittore di rango, quello che lo scrittore ci racconta prende anche altre direzioni.
Non aspettatevi grandi cose, nel senso che pur essendo nel 33, ancora è incerto il ruolo della Germania, anche se Simenon ritiene assolutamente inevitabile lo scoppio di una guerra scatenata dalla Germania fascista. Quel che ruota attorno all’uomo è un’Europa povera, distratta, sola e avvolta da miasmi nazionalisti (veramente dappertutto, soprattutto contro la Francia) che la porteranno in seguito a fare i conti col proprio destino.
A volte la situazione è talmente incredibile che l’unica possibilità di uscire dall’inferno descritto è nella parole dello scrittore. Come quando entrato in Russia, non riesce ad uscirne, per problemi legati al comunismo staliniano e dunque si limita a fare delle considerazioni tutto sommato elementari: Negli ultimi anni ho letto, come tutti, saggi e articoli sulla Russia. E ogni volta, terminata la lettura, mi dicevo: “Sì va bene. Ma come sono le strade laggiù? Che cosa mangiano? Come si vestono? Come passano il tempo quando non lavorano? Ebbene, è soprattutto per rispondere a tali domande che ho fatto questo viaggio.
C’è anche dell’altro, ma lascio al lettore scoprirlo. Un’ultima cosa però: Simenon è bravo scrittore, ma come la mettiamo con le donne, anzi, con le mogli, dal momento che se ne trascina una con sé ma le cui tracce si perdono nella notte dei tempi?
di Alfredo Ronci
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Maigret a Vichy
Gli Adelphi, Pag. 174 Euro 9,00Fra il 1931 e il 1972 George Simenon ha pubblicato 75 romanzi e 28 racconti dedicati alle inchieste di Maigret. Questo che presentiamo ha essenzialmente due caratteristiche. La prima è che il ruolo, normalmente modesto, della moglie, qui assume dei connotati particolari (chi ricorda la figura essenziale e fascinosa di Andreina Pagnani nella riduzione televisiva italiana del commissario nei mitici anni sessanta?). Se ne accorge anche il curatore (non specificato) che, contrariamente alle edizioni tascabili Adelphi dove vige solo il minimo sindacale
Il gatto
Gli Adelphi, Pag. 165 Euro 10,00Polemizzai qualche giorno fa, su queste colonne, con un giornalista del Corsera che recensiva male un libro addebitando all'autore un uso sconsiderato di luoghi comuni (vecchiaia, malattia, Shoah ecc). Replicavo dicendo che luogo comune non è se argomento sfruttato , ma scritto con cognizione di causa.
Dunque tutto bene.
Poi m'imbatto nell'ennesima proposta simenoniana dell'Adelphi (che si è ripromessa di pubblicare l'opera omnia dello scrittore francese. Della serie from here to eternity...).
I fantasmi del cappellaio
Adelphi, Pag. 244 Euro 10,00Su questa storia Simenon ci tornò su ben tre volte e, per un autore che ha fatto del 'buona la prima' un'innata virtù, forse può voler significare qualcosa. Ma rischieremmo di fare della dietrologia. Con lo scrittore francese siamo abituati ad un approccio più semplice, non per questo banale, perché come dice una mia amica, il pensiero è comunque complesso.
Però le notizie son queste: dal testo del racconto Il piccolo sarto e il cappellaio, scritto durante un soggiorno in Florida nel 1947, Simenon ricava una versione, Benedetti gli umili, che presenta, oltre a lievi interventi stilistici,
La casa dei Krull
Adelphi, Pag. 210 Euro 19,00Insomma, un noir che pur non guardando all’attualità del tempo, è ancor di più pregnante e attuale, che trasforma la realtà in un ammasso inquieto e paralizzante e che disturba anche chi sin dall’inizio, in un gioco di rimandi e contro rimandi, è stato a sua volta disturbato ed ostracizzato.
A margine dei meridiani
Adelphi, Pag. 223 Euro 16.00Questo è il terzo dei reportages che Simenon scrisse tra il 1933 e il 1939. Noi abbiamo saltato il primo, ma abbiamo valutato il secondo e visto che, la bellezza di questo ci aveva affascinato (ça va sans dire), abbiamo deciso di continuare nella disamina.
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