RECENSIONI
AA.VV.
Everything I have is blue
Suspect thoughts press, 249 USD 16,95Niente di male: un po' di respiro, dopo un mezzo millennio di assassinij e scandali, i catamìti se lo meritano. Però, il costo dell'imborghesimento vien fatto pagare ai froci non glamour, come spiega Wendell Ricketts, curatore di quest'antologia (il titolo viene nientepopòdimenoche dal Manfred di Byron - ma blue è anche tristezza), e presente con un raccontino di cui dirò. Crestomazìa che si occupa dell'altra sponda dell'altra sponda, ovvero dei working class froci (autori e personaggi): e se è vero che i lavoratori se la pigliano in culo sempre più spesso, un'antologia di piglianculo lavoratori ci pare appropriata ai tempi.
Dicevo del racconto di Ricketts: all'osso, vi si narra la storia di un rapporto gay politicamente correttissimo, in cui però uno dei due partner fantastica di propinare al sodale un catalogo di zozzerie che al confronto Sade passa per una suora cappellona. Zozzerie anche in senso proprio: non lo dò come matematico, però mi sembra che i personaggi di questa raccolta vivano non solo amori, ma anche umori - sudori, spermatorrèe, urine, sangue, puzze di piedi, ascelle pezzate - passando dall'amor segreto all'amor secreto. Qui in Italia Sandro Penna insegnò che lo sputo e lo spermicello dei ragazzini son tratti della loro naturalità e naturalezza - e d'altronde in Cuore gli operai s'identificano per le tracce che l' attività gli lascia: schizzi di calce, mani infarinate, tute unte. Credo che decenni di sterilità (per la paura dell'aids) e di coiti falsi e cortesi, abbiano rinfocolato la voglia di contatti non protocollari, non in checche(re) e tazzine, non incidenti risolvibili col foglio della costatazione amichevole, ma bruti (sic) e sporchi - e cattivi, persino. Che facciano sentire insomma che tra i corpi c'è vera attrazione, contatto autentico: che non funzioni solo la chimica, ma la fisica pure. Ma questo insistere sulle corporeità ha una funzione politica, d'antidoto alla glamourizzazione, alla demerdizzazione, insomma alla falsificazione del mondo operata dall'ideologia delle classi medie e alte.
Un secondo tema fa da controsoggetto a questo umorale - e a suo modo vitale: i rapporti messi in scena dagli Autori sono di rado felici. Scorre in essi una corrente inerziale di continua tensione, che talvolta è reale paura - avvelenata dalla presenza di Jeovah. E quanto, e come: è difficile, e questo marca una differenza, incontrare nella narrativa italiana o europea, un contorno cristo-fondamentalista come quello in cui si muovono questi culattoni statunitensi, dove mamme babbi sorelle zie nonne (convinte che il Teletubby viola sia frocio) e giornaliste degne di Fede all'Anita Bryant fanno riferimento all'abominazione del Levitico e a Sodoma per trattare con la diversità sessuale Ne deriva che 'sti froci hanno poco da stare allegri: sono appesantiti da una condizione di povertà e precarietà che, nel mondo a sessantaquattro denti dei manager e dei miliardari, che li ha inoltre cancellati dall'immaginario colonizzandolo, è già un marchio di personale fallimento; vivono incupiti da un ambiente che è costruito per altri e non per loro, e dunque arriva al massimo a tollerarli se sono frufrù o, appunto, brave persone: in più, rispetto alla folla di gay che vuol entrare nel salotto buono, sono i parenti poveri, che non si possono presentare in società - quelli che rimorchiano nei bar o tra le fratte, che pagano i ragazzetti, si pornizzano, si sentono (o forse sono) come il cugino pirla che si relega nella sua stanza quando viene gente a pranzo.
Ecco dunque che la composizione fra il vettore vita spericolata e quello vita agra genera una risultante schizoide nei protagonisti, che si trovano in una no man's land filled with men, un paese immaginario in cui vivere, e nel quale (è Ricketts a rammentarlo) si pone il tentativo di rappresentare una realtà impossibile: quella di uomini dimidiati, di cavalieri (inesistenti) dalla triste figura. Di uomini, come ci dice il sottotitolo della raccolta, dalla vita more-or-less gay. In questo sì, integrati. In questo sì, come tutti gli altri della loro classe. In questo sì, perfettamente normali.
Purtroppo.
di Marco Lanzòl
Dello stesso autore
Penna 6 volte
Edizioni Era Nuova, Pag.107 Euro 10,00"Ogni formalismo assoluto altro non è che un contenutismo mascherato", scriveva Umberto Eco, maestro di color che sanno (e anche di "strega comanda color"). Difatti, uno Scrittore Maiuscolo, gran lodatore della Letteratura Maiuscola, quella che "non ha fini e non ha fine, se non illuminare per tutti e per tantissimo tempo il buio in cui versano i molti, anche quanti si credano mondati dalle tenebre, scandagliate, in questione" (e m'hai detto un pròspero!), in un suo intervento che ricordo ma non ho conservato (per insufficienza di prove mi tocca quindi celare il nome del Coso), così delira: "Sandro Penna è molto sceso nella mia considerazione da quando ho saputo che andava coi ragazzini dandogli cinquecento lire" (...)
Posse
Manifestolibri, Pag.199 Euro 16,00"Avanti, cosa mi offre in alternativa a"desemplicizzato"?"
"Complicato".
"Beh, ma così son buoni tutti"
da In nome del popolo italiano
E' una rivista, e ne discuto il numero di novembre 2006. Sì: un periodico qual è il Nostro, ancorché internettàro, ha i suoi tempi e le sue interne vicende, che determinano il succedersi delle recensioni. Quest' ultime, oltretutto, dovrebbero render modo al Lettore del coacervo forma-contenuto d'un testo.
Sette colli in nero
Alacràn, Pag.351 Euro 18,80Felisatti e Pittorru. Autori d'una serie tv trasmessa nei primi Settanta, dal titolo, se male non ricordo, Qui squadra mobile. Tra i non dimenticati interpreti, Luigi Vannucchi e Orazio Orlando.
No: non voglio innalzare alti lài -né ubaldilài - alla televisione di una volta, che ha, forse, l'unico merito che possano vantare anche le democrazie reali: il resto è peggio. Vorrò invece far partecipe il/la Lettore/trice d'un mio piccolo ricordo d'infanzia.
E il cagnolino rise- omaggio a John Fante
Tespi, le grandi antologie , Pag.240 Euro 12,00Il cagnolino rise. Che poi il cagnolino non c'entra niente, non esiste alcun cagnolino nel racconto di Arturo Bandini, figuriamoci quindi se ride. A dirla tutta, poi, non esiste né il racconto, né l'autore. Ma è esistito John Fante, a cui è dedicata questa antologia, e che pagina su pagina ha sfamato la fantasia di tante persone, e di tutti questi autori che nel volume gli rendono omaggio.
E se l'italo-americano, il dago, ha accompagnato così tante generazioni è, soprattutto, perché in lui risiede l'amore per la letteratura:
Il Funzionario e altri racconti del Trofeo Rill e dintorni.
Mondi Incantati, Pag. 192 Euro 9,50Ci sono appuntamenti che col tempo non faticano a trasformarsi in tradizioni. Il Trofeo Rill (Riflessi di Luce Lunare) è uno di questi appuntamenti. Il Rill è un concorso di narrativa altra — "immaginario mutante" ci piacerebbe descriverla —, cioè di quella narrativa che ha scelto una via non mainstream: fantascienza, fantasy, fantastico... Uno dei tanti si potrebbe dire, se non fosse che a nostro avviso il Rill è veramente uno dei migliori concorsi che ci sono in giro e questo per tanti motivi.
Davanti allo specchio
RiLL – Riflessi di Luce Lunare, Pag. 208 Euro 10,00Puntuale ormai, come tutti gli anni, il collettivo che si riunisce intorno al Premio RiLL, dà alle stampe una bella antologia nella quale potrete trovare “tanta roba”. Il titolo della raccolta 2017 è Davanti allo specchio.
Fanta-Scienza
Delos Digital, Pag. 271 Euro 17,00Veramente buona l’idea di Marco Passarello. Intervistare fior fiore di scienziati impegnati sul fronte delle nuove tecnologie e proporre le interviste ad altrettanti scrittori di fantascienza, in modo che ne traessero le conseguenze in forma di racconti. E se è buona l’idea, il prodotto finito è eccellente. Interviste e racconti sono giustapposti: a ogni intervista segue il relativo racconto.
Assalto al sole
Delos Digital, Pag. 304 Euro 17,00Sottotitolo: La prima antologia solarpunk di autori italiani. Attenzione a questo sottotitolo e all’anno di pubblicazione, il 2020, perché lo ricorderemo come un evento epocale.
FantaTrieste
Kipple Officina Libraria, Pag. 152 Euro 15,00Degli scrittori triestini ho sempre ammirato l’eleganza, il linguaggio preciso, lo stile limpido e chiaro. Quasi che il modo di scrivere facesse parte della loro intima natura. E gli autori, tutti triestini, presenti in questa raccolta curata da Roberto Furlani, non si smentiscono. Raccontano bene, intrattengono con garbo e intelligenza, e sanno come tenere il lettore col fiato sospeso.
Oggetti smarriti e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni
Mondi Incantati, Pag. 176 Euro 10,00L’antologia, che come al solito prende il titolo del racconto primo classificato Oggetti smarriti, è da sempre densa di sollecitazioni e di sfaccettature che vanno a coprire tutti gli aspetti del fantastico. Il vincitore di quest’anno — per l’appunto “Oggetti smarriti”, scritto da Valentino Pioppi — è un racconto bellissimo.
I vicini di casa
Watson Edizioni, Pag. 148 Euro 13,00Sottotitolo: Nuovi orrori metropolitani Il tema si presta ad accendere la fantasie e a illuminarla di tinte fosche. Il vicino di casa, chiunque sia, è il soggetto ideale per elaborare storie intrecciate sul filo dell’inquietudine. Proprio perché si tratta di una figura che viene percepita attraverso indizi piuttosto che per informazioni certe.
Le case che abbiamo perso
Acheron Books, pag. 168 euro 10In attesa di conoscere (in autunno) i vincitori del Premio Rill 2024, abbiamo letto l’antologia realizzata l’anno scorso al termine della ventinovesima edizione del concorso...
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