Recensioni

Uomo senza nome
Gran via, Pag. 303 Euro 18,00Ci serviamo del foglio informativo per decifrare la sostanza, poi aggiungiamo di nostro.
Contenuto: in un ospedale di Santiago di Compostella, un vecchio in fin di vita racconta le sue esperienze nella Berlino degli anni trenta; nella repressione contro i repubblicani in Galizia nel 1936; nella campagna a fianco dei nazisti a Leningrado e lo fa vantandosi dei suoi peccati senza cercare consolazione o perdono.
Parole chiave: storia del XX sec., Galizia, seconda guerra mondiale, Germania nazista, crudeltà individuale e violenza politica.

Guida gastronomica al precipizio
Barbera editore, Pag. 135 Euro 13,50Libro svelto ed accattivante, ma sulla cui essenza mi pongo una domanda: ma l'autrice (tra l'altro ospitata tanto tempo fa sul paradiso cartaceo... uhh altre epoche) vivendo in un mondo di attentati e abitando a Bologna, ci vuol suggerire l'aggancio con la tragedia della stazione del 1980?
Mi spiego meglio con qualche cenno alla trama: Mika, una ragazza trentenne, per campare ha deciso, pur non sapendo un accidenti di cucina, di fare la guida turistica gastronomica. Nel senso che, tramite un'agenzia, accoglie giornalisti-turisti che si alimentano di stereotipi culinari sulle città italiane.

Ho freddo
Gargoyle books, Pag. 546 Euro 16,00Mi si dice storie di vampiri; mi si suggerisce tra Poe, Polidori e Lovecraft; si bisbiglia di atmosfere gotiche: perbacco! In un'epoca di letteratura giovanilistica con supercazzole merceologiche e di noir in salsa camorristica (vedi te che Meridiano zero ha capito tutto della vita!), vicende simili meriterebbero pure le pagine culturali de La Repubblica.
Vero è che sta tornando di moda il vampiro (nelle sale c'è Twilight, sorta, pensiamo, di tremetrisoprailcielo fantastico e falsamente libidinoso), e mi chiedo perché di questa recidiva: tant'è.

Lo strano caso di Emma Bovary
Castelvecchi, Pag. 202 Euro 16,50Le pulsioni di una classe sociale senza apparenti legami col passato, una classe giovane, come poteva esserlo la borghesia nella lontana metà del diciannovesimo secolo, affascinarono molti scrittori dell'epoca. Ma forse quello che più di tutti seppe rendere con indiscutibile fascino le pruderie erotiche di una nuova frangia risvegliata dal torpore della quotidianità fu Gustave Flaubert, con la sua decaduta e decadente eroina, Emma Bovary, divenuta talmente celebre da prestare il nome ad una sindrome, quella nominata di Madame Bovary

Il topo e suo figlio
Adelphi, Gli Adelphi , Pag. 175 Euro 10,00Adelphi ristampa questo libro di Russell Hoban del 1967, per niente invecchiato.
E che non poteva (e che non potrà) invecchiare lo si capisce fin dall'esergo, alcuni versi di W. H. Auden in cui si scongiura la decadenza del senso del pericolo (the sense of danger must not desappear): un invito all'avventura e al salto. Insomma, fa voti che ti sia lunga la via, aggiungerebbe Kavafis sorseggiando tè in un locale, ora scomparso, di Alessandria d'Egitto.

Il collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi
Elliot, Pag. 304 Euro 17,00Onirico, fantastico e grottesco sono i tre assi portanti della scrittura della narratrice americana Karen Russell, classe 1981, nata e cresciuta in Florida, da qualche tempo ostaggio di New York. La scrittrice dimostra una seducente e fertile estraneità al realismo, tinteggiando, ombrosa ma divertita, satirica ma mai corrosiva, allegorie e metafore dell'esistenza (dell'amore, dell'amicizia, dell'educazione: del suicidio, e della morte) con personalità e fantasia. È piena di sentimento, ma del sentimento non è prigioniera.

Sonno
E/O, Pag. 321 Euro 18,00I quattro evangelisti erano tre: Luca e Matteo.
Lo avete mai visto scritto in un giudizio di un tema in classe? Personalmente sì. Lo vergò la mia professore d'italiano: ma il componimento per fortuna non era il mio, ma della mia compagna di classe. Era partita in quarta descrivendo il fascino e l'importanza de I promessi sposi per poi ritrovarsi alla fine a snocciolare stanche osservazioni sulla provvidenza manzoniana. Ricalco di altrettante stanche lezioni di letteratura italiana.

La spilla di Janesich
Mobydick, Pag. 158 Euro 13,00Un romanzo davvero ben congegnato, che riesce a dare, senza essere monumentale, l'impressione di addentrarsi nello spessore di una storia multigenerazionale. Fa bene l'Autore a spiegare, in una nota finale, che di vero in tutta la storia c'è solo la spilla, effettivamente creata dal celebre laboratorio triestino e riprodotta sulla copertina del libro. L'ambiente di Trieste, crocevia di popoli e di culture, è particolarmente adatto ad ospitare la storia di una famiglia ebrea, che col tempo si apre a contaminazioni etnico-religiose, senza interrompere una linea di complicità femminile che è sancita dal passaggio della spilla come da un rito di appartenenza.

La veglia inutile
Feltrinelli, Pag. 320 Euro 18,00Menti che sono case popolate da fantasmi.
Il libro di Haslam è una grande casa diroccata in cui c'è l'intrecciarsi continuo, contiguo di menti che hanno dentro e dietro di sé fantasmi, orrori, paure, amore, dolcezza, domande che vorrebbero avere risposte ma che spesso sono così angosciate da dimenticarsi il loro compito, restando senza una voce con cui parlare.
La veglia inutile che fa anche da titolo al romanzo è uno stato della coscienza, dell'anima, dello sguardo.

Cuori Rossi
Newton Compton, Pag. 352 Euro 16,90Leggere in questi giorni l'appassionato libro di Cristiano Armati, Cuori rossi, potrebbe sortire due effetti, decisamente contrastanti: quello di voler abbandonare questo scellerato Paese che è l'Italia (e andare a fare qualsiasi cosa lontano dai sistemi economici capitalisti e neo liberisti dominanti), mettersi a ridere come un pazzo e pensare di essere in un 'Truman Show' bianco rosso e verde. L'ultimo effetto lo si può ottenere più facilmente se, alla fine di questa lettura, si dovessero ascoltare le parole del 'sommo' picconatore sardo
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