RECENSIONI
Massimo Carlotto
L'amore del bandito
e/o, Pag. 191 Euro 15,00'Partorisse' solo noir, beh, ci starei pure: invece te lo ritrovi a programmare e a pubblicare in condominio (Perdas de fogu), sceneggia per il cinema (Il fuggiasco, Arrivederci amore, ciao), ha fatto teatro (Polvere, Più di mille giovedi...) edita Cristiani di Allah che era pure un progetto musicale. Insomma, siamo di fronte ad una sorta di irrefrenabile factotum. E la cosa che fa invidia è che gli riesce bene tutto.
E non contento di ciò ti 'riciccia' pure l'Alligatore, alter-ego, per quanto possibile, dello stesso Carlotto che, nell'avventura presente, ingloba pure il tanto amato Beniamino Rossini, contrabbandiere old-style, Max la Memoria e la ballerina di danza del ventre franco-algerina Sylvie.
Mi rendo conto che quando parlo di lui ho l'impressione di rivolgermi ad un amico. E non dovrebbe essere così, perché chi come noi vive di editoria e libri (non è la stessa cosa!) da per scontato cose che invece non appartengono necessariamente al 'volgo'. Ricordo ancora una presentazione con Carlotto dove un ingenuo ragazzotto alzandosi gli chiede: ma davvero sei stato in galera?
Quando per chi conosce un po' l'ambiente quella spiacevole 'disavventura' è stata solo 'l'inizio' di un progetto che, come si diceva all'inizio, procede spedito e con risultati apprezzabilissimi.
Quindi che aggiungere a questo nuovo libro? Ha ragione qualcuno a dire che Carlotto è uno dei più grandi scrittori di noir (ma per cortesia, così evitate pure di farlo arrabbiare, chi lo legge non tralasci l'aspetto più squisitamente linguistico; insomma si cerchi di capire che alla base di tutto c'è un uso della tecnica che non è solo un inutile orpello alle necessità della trama. E' una scrittura essa sì senza orpelli, ma addirittura elemento più stringente del plot. Diretta nella sua semplice opportunità. Quasi sfacciata!): lo è in conseguenza del suo occhio attento alle cose della vita, alle ingiustizie del mondo. Qui in questa storia rinveniamo il presente: Con la scusa di liberare i quartieri da spacciatori e puttane, in realtà le ronde erano utili soltanto a fini elettorali e perché preparavano il terreno per quella caccia al clandestino che si sarebbe aperta ufficialmente con l'approvazione del pacchetto sicurezza (pag. 113). Oppure: se c'è una cosa che le mafie hanno capito da un pezzo è che gli affari veri si fanno se hai buoni rapporti con tutti (pag. 115). Ancora: Il gangster serbo ci condusse nel magazzino. Senza degnare di uno sguardo il suo uomo legato ed imbavagliato, servendosi di un taglierino aprì uno scatolone e ne rovesciò a terra il contenuto: confezioni di medicinali. Max ne raccolse una. "Questo è un antivirale per curare la pandemia dell'influenza aviaria. (Pag. 173).
Insomma anche chi non conosce alla perfezione Carlotto può capire da questi brevi estratti di cosa è fatta la materia dei suoi libri: si diceva di un'attenta analisi del presente, addirittura del presente che si vive (sembra apodittico, ma vi giuro che non lo è), e di una straordinaria tecnica di esecuzione che arriva dritta al bersaglio. Come un preciso colpo di pistola. Che parlando di un noir e di Carlotto appunto ci sta a cecio. O come si dice a volte: come er cacio sui maccaroni.
di Alfredo Ronci
Dello stesso autore
La terra della mia anima
Edizioni E/O, Pag.153 Euro 15,00Sere fa ho assistito in tv all'intervista che Fabio Fazio ha fatto a Pietro Ingrao. L'ex presidente della camera, alla fine di essa, in un impeto quasi giovanilistico e salutando un amco in sala, si è lasciato andare al pugno chiuso. I latini avrebbero detto superflua non nocent (del significato di superflua, come ci insegnavano a scuola di non tradurre mai le parole latine col significato di quelle italiane, varrebbe indicare le cose in più). Noi potremmo dire: ma viva la faccia.
Si era disquisito in precedenza di essere comunisti, ora, nel 2006, e del suo significato (...)
Alla fine di un giorno noioso
e/o, Pag. 177 Euro 17,00Forse dirò una sciocchezza.
Vediamo: ho l'impressione che da un po' di tempo a questa parte il noir sia come il cane che si morde la coda. Tralasciando per un momento la questione dell'invasione del mercato (beh sì, dovunque ti giri in libreria ti ritrovi davanti non singoli libri, ma intere collane di noir al punto tale che sorge spontanea la domanda: ma vuoi che si stia raschiando il barile?), quel che salta agli occhi è invece la dinamica del fenomeno.
Respiro corto
Stile libero Einaudi, Pag.201 Euro 17,00Il bello sta proprio lì: se sei un apristrada devi stare con le antenne puntate e tenere il campo, altrimenti gli imitatori fanno presto a sostituirti. Crediamo di non esagerare nel dire che Carlotto è stato un antesignano del noir, antesignano quando il genere ha assunto precise connotazioni: da quel momento il profluvio di ammazzamenti.
Noi orchi siamo stati i primi a parlare del fenomeno (chi ha pazienza e tempo si cerchi il Paradiso cartaceo e la mia profonda analisi del noir in tre puntate!)
La via del pepe. Finta fiaba africana per europei benpensanti.
e/o, Pag. 41 Euro 9,50Dagli impicci noir alle tentazioni suicide di giovani e conturbanti donne della società borghese (è da un po’ che mi lambicco il cervello su questa vicenda e sul perché Carlotto vi abbia scritto una storia, ma oltre un senso innato per l’analisi del testo non ho trovato nulla. Chissà, forse mi sfugge qualche nuova brillante intuizione dello scrittore).
Per tutto l'oro del mondo
E/O, Pag. 183 Euro 15,00Ditemi il perché Carlotto insiste con un personaggio come l’Alligatore. Intanto diciamo agli incolti cos’è, anzi, chi è l’Alligatore. E’ una sorta di investigatore privato, in realtà un pezzo unico della malavita del nord
Cristiani di Allah
e/o, Pag. 208 Euro 15,00Vediamo di che si tratta: il libro è la storia di Redouane Rais, europeo e cristiano, ma fuggito dall'occidente che , per sentirsi più libero nella sua attività di corsaro rinnegato e per amore di un altro uomo, decide di abbracciare l'Islam.
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