RECENSIONI
Massimo Carlotto
Respiro corto
Stile libero Einaudi, Pag.201 Euro 17,00
Noi orchi siamo stati i primi a parlare del fenomeno (chi ha pazienza e tempo si cerchi il Paradiso cartaceo e la mia profonda analisi del noir in tre puntate!) e anche i primi ad annoiarsi per l'eccessiva offerta e spesso per la bruttezza di questa (a 'sto punto, assai meglio Camilleri).
Carlotto che è mente sveglia ha visto di nuovo giusto ed ha deviato. Intendiamoci, mica ha rivoluzionato il genere, sarebbe davvero impossibile, lo ha semplicemente ripreso in mano e gli ha dato una 'smossa'. Come quando prendi per il bavero un amico che sembra semi-addormentato e gli dici: ohi, sveglia un po'!
Carlotto ha scritto una storia al fulmicotone (e confesso: all'inizio mi ha pure confuso e spiazzato con improvvisi capovolgimenti 'territoriali') che lascia spazio sicuramente a futuri sviluppi perché il contrario sarebbe rimestare nella melma.
Non siamo in Italia ma a Marsiglia (omaggio, crediamo a Izzo, ma per il discorso fatto finora, ci sembra anche l'inevitabile evoluzione della geografia criminale) e protagonisti un agguerrito gruppo di delinquenti, riunito sotto la sigla di Dromos Gang, che decide di conquistare gli spazi vitali della città francese. Di provenienza e 'cultura' diversa questi eroi dell'internazionalismo gangsteristico si trovano però, molto presto, a dover fare i conti con una delle figure più interessanti dell'ultima generazione 'noirista: la poliziotta Bourdet, lesbica, che tenta pure di rimorchiarsi le varie dark ladies che incontra sulla sua strada, che ascolta in macchina Johnny Halliday (vallo a spiegare chi è Johnny Halliday alle nuove generazioni! Ci pensi tu Carlotto?), e che essendo un personaggio border line spesso usa metodi e tecniche di convincimento al limite del legale (se non oltre il limite).
Siamo di fronte ad uno scontro tra una visione romantica della malavita quale quella della Bourdet e del boss Armand Grison e quella della nuova generazione di criminali che non ha nessuna remora morale e nessuna etica da contrabbandare.
Non stiamo qui a vaticinare su chi sarà il vincitore di questa sfida (in un lungo periodo ovviamente, perché in questa avventura è la vecchia 'nobiltà' della delinquenza e anche della giustizia a prevalere sui nuovi modelli): siamo qui solo per discutere di approccio. E quello di Carlotto, velocissimo, ancora una volta è vincente, in un teatrino di languide e stanche figure (leggasi: gli altri scrittori di noir).
di Alfredo Ronci
Dello stesso autore

La terra della mia anima
Edizioni E/O, Pag.153 Euro 15,00Sere fa ho assistito in tv all'intervista che Fabio Fazio ha fatto a Pietro Ingrao. L'ex presidente della camera, alla fine di essa, in un impeto quasi giovanilistico e salutando un amco in sala, si è lasciato andare al pugno chiuso. I latini avrebbero detto superflua non nocent (del significato di superflua, come ci insegnavano a scuola di non tradurre mai le parole latine col significato di quelle italiane, varrebbe indicare le cose in più). Noi potremmo dire: ma viva la faccia.
Si era disquisito in precedenza di essere comunisti, ora, nel 2006, e del suo significato (...)

L'amore del bandito
e/o, Pag. 191 Euro 15,00Ogni volta che mi trovo di fronte un prodotto a firma Carlotto (e mica scrive solo romanzi!) mi chiedo dove trovi lo scrittore padovano il tempo per fare tutte le cose.
'Partorisse' solo noir, beh, ci starei pure: invece te lo ritrovi a programmare e a pubblicare in condominio (Perdas de fogu), sceneggia per il cinema (Il fuggiasco, Arrivederci amore, ciao), ha fatto teatro (Polvere, Più di mille giovedi...) edita Cristiani di Allah che era pure un progetto musicale.

Alla fine di un giorno noioso
e/o, Pag. 177 Euro 17,00Forse dirò una sciocchezza.
Vediamo: ho l'impressione che da un po' di tempo a questa parte il noir sia come il cane che si morde la coda. Tralasciando per un momento la questione dell'invasione del mercato (beh sì, dovunque ti giri in libreria ti ritrovi davanti non singoli libri, ma intere collane di noir al punto tale che sorge spontanea la domanda: ma vuoi che si stia raschiando il barile?), quel che salta agli occhi è invece la dinamica del fenomeno.

La via del pepe. Finta fiaba africana per europei benpensanti.
e/o, Pag. 41 Euro 9,50Dagli impicci noir alle tentazioni suicide di giovani e conturbanti donne della società borghese (è da un po’ che mi lambicco il cervello su questa vicenda e sul perché Carlotto vi abbia scritto una storia, ma oltre un senso innato per l’analisi del testo non ho trovato nulla. Chissà, forse mi sfugge qualche nuova brillante intuizione dello scrittore).

Per tutto l'oro del mondo
E/O, Pag. 183 Euro 15,00Ditemi il perché Carlotto insiste con un personaggio come l’Alligatore. Intanto diciamo agli incolti cos’è, anzi, chi è l’Alligatore. E’ una sorta di investigatore privato, in realtà un pezzo unico della malavita del nord

Cristiani di Allah
e/o, Pag. 208 Euro 15,00Vediamo di che si tratta: il libro è la storia di Redouane Rais, europeo e cristiano, ma fuggito dall'occidente che , per sentirsi più libero nella sua attività di corsaro rinnegato e per amore di un altro uomo, decide di abbracciare l'Islam.
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