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Il Paradiso degli Orchi
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RECENSIONI

Massimo Carlotto

Per tutto l'oro del mondo

E/O, Pag. 183 Euro 15,00
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Ditemi il perché Carlotto insiste con un personaggio come l’Alligatore.
Intanto diciamo  agli incolti cos’è, anzi, chi è l’Alligatore. E’ una sorta di investigatore privato, in realtà un pezzo unico della malavita del nord, che si diverte (diciamo così) a mettere sotto pressione la delinquenza del posto (con un occhio di riguardo alla criminalità del Veneto) e a cercare di far quadrare, alla fine, i conti.
Nome?  Marco Buratti.
E ripeto la domanda.
Perché mai il il Carlotto insiste con un personaggio come l’Alligatore?
Perché, considerando come vanno avanti le politiche editoriali del noir, l’unico modo per far respirare la criminalità del nostro paese è quello di farla vivere rispecchiando le logiche che dominano il mondo.
Cioè? Diciamo… la realtà più ovvia e veritiera.
Carlotto non fa altro che descrivere con una certa precisione quello che accade nel nostro paese (quello che ci accade) contornandolo poi con un leggero, ma mai falso, stile letterario che ha pochi eguali nell’ambiente circostante.
Mettiamoci dunque il suo amore per il blues, quello classico e quello classico per chi ama il genere e spesso ne fa una questione di vita.
Mettiamoci dunque l’amore per una cantante che si esibisce in modesti ritrovi per incalliti personaggi e che sembra un po’ ricordare altre situazioni e altri autori del noir più consolidato.
Mettiamoci pure, in questo preciso caso,  il figlio della vittima che ingaggia il Buratti offrendogli 20 centesimi di anticipo (non ci crederete, ma questo mi sembra l’elemento letterario più riuscito dell’intera vicenda).
Insomma metteteci quello che vi pare ma soprattutto, tenete presente che questo libro affronta anche uno dei misfatti più in voga in alcune zone del nostro paese: le rapine nelle ville che spesso sono il nervo scoperto di tutto un sistema malavitoso.
Dunque godetevi il libro, perché è scritto bene, perché è attuale (forma indovinata del noir più consolidato) e soprattutto perché è opera di un autore che non prende il genere come un gioco del destino, ma un affare tutto sommato ancora da dipanare.
Come nel migliore dei casi.


di Alfredo Ronci


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Gustoso


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Massimo Carlotto

La terra della mia anima

Edizioni E/O, Pag.153 Euro 15,00

Sere fa ho assistito in tv all'intervista che Fabio Fazio ha fatto a Pietro Ingrao. L'ex presidente della camera, alla fine di essa, in un impeto quasi giovanilistico e salutando un amco in sala, si è lasciato andare al pugno chiuso. I latini avrebbero detto superflua non nocent (del significato di superflua, come ci insegnavano a scuola di non tradurre mai le parole latine col significato di quelle italiane, varrebbe indicare le cose in più). Noi potremmo dire: ma viva la faccia.
Si era disquisito in precedenza di essere comunisti, ora, nel 2006, e del suo significato (...)

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Massimo Carlotto

L'amore del bandito

e/o, Pag. 191 Euro 15,00

Ogni volta che mi trovo di fronte un prodotto a firma Carlotto (e mica scrive solo romanzi!) mi chiedo dove trovi lo scrittore padovano il tempo per fare tutte le cose.
'Partorisse' solo noir, beh, ci starei pure: invece te lo ritrovi a programmare e a pubblicare in condominio (Perdas de fogu), sceneggia per il cinema (Il fuggiasco, Arrivederci amore, ciao), ha fatto teatro (Polvere, Più di mille giovedi...) edita Cristiani di Allah che era pure un progetto musicale.

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Massimo Carlotto

Alla fine di un giorno noioso

e/o, Pag. 177 Euro 17,00

Forse dirò una sciocchezza.
Vediamo: ho l'impressione che da un po' di tempo a questa parte il noir sia come il cane che si morde la coda. Tralasciando per un momento la questione dell'invasione del mercato (beh sì, dovunque ti giri in libreria ti ritrovi davanti non singoli libri, ma intere collane di noir al punto tale che sorge spontanea la domanda: ma vuoi che si stia raschiando il barile?), quel che salta agli occhi è invece la dinamica del fenomeno.

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Massimo Carlotto

Respiro corto

Stile libero Einaudi, Pag.201 Euro 17,00

Il bello sta proprio lì: se sei un apristrada devi stare con le antenne puntate e tenere il campo, altrimenti gli imitatori fanno presto a sostituirti. Crediamo di non esagerare nel dire che Carlotto è stato un antesignano del noir, antesignano quando il genere ha assunto precise connotazioni: da quel momento il profluvio di ammazzamenti.
Noi orchi siamo stati i primi a parlare del fenomeno (chi ha pazienza e tempo si cerchi il Paradiso cartaceo e la mia profonda analisi del noir in tre puntate!)

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Massimo Carlotto

La via del pepe. Finta fiaba africana per europei benpensanti.

e/o, Pag. 41 Euro 9,50

Dagli impicci noir alle tentazioni suicide di giovani e conturbanti donne della società borghese (è da un po’ che mi lambicco il cervello su questa vicenda e sul perché Carlotto vi abbia scritto una storia, ma oltre un senso innato per l’analisi del testo non ho trovato nulla. Chissà, forse mi sfugge qualche nuova brillante intuizione dello scrittore).

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Massimo Carlotto

Cristiani di Allah

e/o, Pag. 208 Euro 15,00

Vediamo di che si tratta: il libro è la storia di Redouane Rais, europeo e cristiano, ma fuggito dall'occidente che , per sentirsi più libero nella sua attività di corsaro rinnegato e per amore di un altro uomo, decide di abbracciare l'Islam.

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