Racconti

Spifferi
Il giorno in cui Gina fu messa alla porta, si sentì come un fazzoletto sgualcito. Uno di quelli che sua nonna teneva sempre in pugno, raffazzonato e pieno di dio chissà cosa. Si sentì usata, e lasciata lì, in mezzo alla strada.

Cuore di gatto
Che significa l’espressione hai un cuore di gatto? Personalmente non ne ho idea, non so nulla di un cuore di gatto. Mi chiedo persino cosa contenga per meritarsi la speciale menzione, il muscolo battente dell’animale domestico più lunatico, oserei dire lunare, che mi sia mai capitato a tiro.

Lo svezzamento
Prima di iniziare è giusto premettere che questo racconto presenta elementi scabrosi e non velati da alcun artificio linguistico. Pertanto, coloro che hanno testa, bocca e orecchie completamente aperti e privi di filtri, possono continuare. Gli altri è meglio che abbandonino la lettura e riprovino magari con un altro racconto o in un diverso momento della loro vita.

Come allodole
Era gelida Breslavia. L'inverno s'insinuava negli abiti, penetrava le ossa, non dava tregua.
Il piccolo centro, ricco del fascino della storia, era deserto. Sull'altra sponda del Danubio l'agognata emancipazione di gelido vetro e cemento disegnava moderne geometrie, offrendo al popolo quattro piani di progresso e annessi consumi, multisala e piste da bowling incluse.
Ma faceva caldo là dentro, era un rifugio ideale.

Nudità
Luca è indubbiamente un bel ragazzo piuttosto affascinante. Alessandra l'ha agganciato. Gli sembra che solo quel ragazzo lì sia alla sua altezza. Alessandra è una strafica. Lei trova consonanza anche in certi suoi atteggiamenti. Luca non dà corda e se entri in contatto il più delle volte è sostanzialmente strafottente.
Studia fisica è al secondo anno. Ma è appassionato anche di letteratura, si dice che scriva anche. Ma chi si crede? Vuole diventare Paolo Giordano? Lui spazia per la verità pure in altri vari campi, tipo politica o filosofia. Chi si crede di essere il figlio di Massimo Cacciari?

SMS land
Il mio nome non ha rilevanza.
Volle il fato che un cellulare mi venisse regalato per il mio compleanno.
Io che avevo sempre rifiutato di piegarmi all'uso di quell'apparecchio.
Mio malgrado cominciai a dilettarmi a scambiare sms con amici e con parenti, con amanti e non amate, con messaggerie e con servizi a pagamento.

La finestra piccola
«La finestra piccola! Chiudi la finestra piccola!»
Una piccola apertura verso l'esterno, situata nel nostro pianerottolo, non era neanche una vera finestra.
Quando qualcuno diceva "finestra piccola" era ovvio che si riferiva sempre a quella finestra. Era situata esattamente al centro della parete del pianerottolo, di fronte alle scale. Le due porte dei nostri appartamenti, il nostro e quello dei nonni, erano una di fronte all'altra. E quando si andava da un appartamento all'altro non era raro che qualcuno chiudesse la finestra piccola quando era aperta, o la aprisse quando stava chiusa.

La Bizzarra Morte di Un Tipo Straordinario.
Le note penetrano nel cervello e lo frantumano, con delicatezza. Si insinuano dolci, e lo massacrano.
Dalle sue macerie nascono centinaia di pensieri, accartocciati, una matassa ancora da sbrogliare. Stelline nel cielo che devono ancora posizionarsi e lasciarsi chiamare costellazioni.
A poco a poco il sangue si regolarizza, ed anche le note, le stelle, si fluidificano, si posizionano.
Ora è tutto chiaro.

Riversamenti
"è una vita di merda lo so, tesoro, ci sporchiamo le mani coi soldi e il resto, però i sogni gratis non se li può permettere nemmeno il Papa"
"lascia perdere quella stronza Gec e vieni a darmi una mano"
"addio dolcezza, che il tuo culo possa sempre riposare sul morbido e donare speranza e verità al mondo intero"
"sbrigati Gec!"
- e la radio cantaaaaa il nostro tormentooooo

Storia di una convergenza
Contro il muro. Contro il muro di ghiaccio. Contro il muro di ghiaccio con le mani. Le mani bruciate contro il muro di ghiaccio. Il gelo. Il gelo i parabrezza. I parabrezza lastre di ghiaccio la mattina il gelo. Contro il muro del ghiaccio a roderlo a spezzarlo. A roderlo a spezzarlo sotto il vento. Sotto il vento anche nel sonno. Anche nel sonno sulla grata del riscaldamento. La notte il sonno sulla grata. Sulla grata del supermercato sotto un telo. Sotto un telo il caldo aleggiava il freddo pesava sopra i rumori. I rumori dell'autobus notturno delle auto i rumori. Dei passi del vomito il rumore. Il rumore del cuore che accelera dei passi. Il telo levato via le sagome rigide nella notte (...)
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