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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Remo Remotti

Sesso da ospizio per finire bene

Coniglio editore, Pag.62 Euro7,50

Non è bello, o professionale, autocitarsi: stavolta lo faccio. Qualche anno fa pubblicai, per un'antologia Mondadori, un racconto basato sulla vita omosessuale di un ottanduenne. Nel piccolo l'operina diede da pensare, perché nulla era stato scritto fino a quel momento (almeno che io sappia, ma sarei anche felice di essere smentito).
Nulla in confronto a questa sorta di cantico della fica. Per carità, lungi da noi essere sboccati, ma parlare senza peli (già che siamo in tema) sulla lingua è anche affar nostro.

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Suso de Toro

Uomo senza nome

Gran via, Pag. 303 Euro 18,00

Ci serviamo del foglio informativo per decifrare la sostanza, poi aggiungiamo di nostro.
Contenuto: in un ospedale di Santiago di Compostella, un vecchio in fin di vita racconta le sue esperienze nella Berlino degli anni trenta; nella repressione contro i repubblicani in Galizia nel 1936; nella campagna a fianco dei nazisti a Leningrado e lo fa vantandosi dei suoi peccati senza cercare consolazione o perdono.
Parole chiave: storia del XX sec., Galizia, seconda guerra mondiale, Germania nazista, crudeltà individuale e violenza politica.

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Monica Dall'Olio

Guida gastronomica al precipizio

Barbera editore, Pag. 135 Euro 13,50

Libro svelto ed accattivante, ma sulla cui essenza mi pongo una domanda: ma l'autrice (tra l'altro ospitata tanto tempo fa sul paradiso cartaceo... uhh altre epoche) vivendo in un mondo di attentati e abitando a Bologna, ci vuol suggerire l'aggancio con la tragedia della stazione del 1980?
Mi spiego meglio con qualche cenno alla trama: Mika, una ragazza trentenne, per campare ha deciso, pur non sapendo un accidenti di cucina, di fare la guida turistica gastronomica. Nel senso che, tramite un'agenzia, accoglie giornalisti-turisti che si alimentano di stereotipi culinari sulle città italiane.

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Gianfranco Manfredi

Ho freddo

Gargoyle books, Pag. 546 Euro 16,00

Mi si dice storie di vampiri; mi si suggerisce tra Poe, Polidori e Lovecraft; si bisbiglia di atmosfere gotiche: perbacco! In un'epoca di letteratura giovanilistica con supercazzole merceologiche e di noir in salsa camorristica (vedi te che Meridiano zero ha capito tutto della vita!), vicende simili meriterebbero pure le pagine culturali de La Repubblica.
Vero è che sta tornando di moda il vampiro (nelle sale c'è Twilight, sorta, pensiamo, di tremetrisoprailcielo fantastico e falsamente libidinoso), e mi chiedo perché di questa recidiva: tant'è.

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Philippe Doumenc

Lo strano caso di Emma Bovary

Castelvecchi, Pag. 202 Euro 16,50

Le pulsioni di una classe sociale senza apparenti legami col passato, una classe giovane, come poteva esserlo la borghesia nella lontana metà del diciannovesimo secolo, affascinarono molti scrittori dell'epoca. Ma forse quello che più di tutti seppe rendere con indiscutibile fascino le pruderie erotiche di una nuova frangia risvegliata dal torpore della quotidianità fu Gustave Flaubert, con la sua decaduta e decadente eroina, Emma Bovary, divenuta talmente celebre da prestare il nome ad una sindrome, quella nominata di Madame Bovary

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Russell Hoban

Il topo e suo figlio

Adelphi, Gli Adelphi , Pag. 175 Euro 10,00

Adelphi ristampa questo libro di Russell Hoban del 1967, per niente invecchiato.
E che non poteva (e che non potrà) invecchiare lo si capisce fin dall'esergo, alcuni versi di W. H. Auden in cui si scongiura la decadenza del senso del pericolo (the sense of danger must not desappear): un invito all'avventura e al salto. Insomma, fa voti che ti sia lunga la via, aggiungerebbe Kavafis sorseggiando tè in un locale, ora scomparso, di Alessandria d'Egitto.

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Karen Russell

Il collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi

Elliot, Pag. 304 Euro 17,00

Onirico, fantastico e grottesco sono i tre assi portanti della scrittura della narratrice americana Karen Russell, classe 1981, nata e cresciuta in Florida, da qualche tempo ostaggio di New York. La scrittrice dimostra una seducente e fertile estraneità al realismo, tinteggiando, ombrosa ma divertita, satirica ma mai corrosiva, allegorie e metafore dell'esistenza (dell'amore, dell'amicizia, dell'educazione: del suicidio, e della morte) con personalità e fantasia. È piena di sentimento, ma del sentimento non è prigioniera.

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Roberto Tiraboschi

Sonno

E/O, Pag. 321 Euro 18,00

I quattro evangelisti erano tre: Luca e Matteo.
Lo avete mai visto scritto in un giudizio di un tema in classe? Personalmente sì. Lo vergò la mia professore d'italiano: ma il componimento per fortuna non era il mio, ma della mia compagna di classe. Era partita in quarta descrivendo il fascino e l'importanza de I promessi sposi per poi ritrovarsi alla fine a snocciolare stanche osservazioni sulla provvidenza manzoniana. Ricalco di altrettante stanche lezioni di letteratura italiana.

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Antonio Della Rocca

La spilla di Janesich

Mobydick, Pag. 158 Euro 13,00

Un romanzo davvero ben congegnato, che riesce a dare, senza essere monumentale, l'impressione di addentrarsi nello spessore di una storia multigenerazionale. Fa bene l'Autore a spiegare, in una nota finale, che di vero in tutta la storia c'è solo la spilla, effettivamente creata dal celebre laboratorio triestino e riprodotta sulla copertina del libro. L'ambiente di Trieste, crocevia di popoli e di culture, è particolarmente adatto ad ospitare la storia di una famiglia ebrea, che col tempo si apre a contaminazioni etnico-religiose, senza interrompere una linea di complicità femminile che è sancita dal passaggio della spilla come da un rito di appartenenza.

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Nadeem Aslam

La veglia inutile

Feltrinelli, Pag. 320 Euro 18,00

Menti che sono case popolate da fantasmi.
Il libro di Haslam è una grande casa diroccata in cui c'è l'intrecciarsi continuo, contiguo di menti che hanno dentro e dietro di sé fantasmi, orrori, paure, amore, dolcezza, domande che vorrebbero avere risposte ma che spesso sono così angosciate da dimenticarsi il loro compito, restando senza una voce con cui parlare.
La veglia inutile che fa anche da titolo al romanzo è uno stato della coscienza, dell'anima, dello sguardo.

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