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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Brian Evenson

La colpa

ISBN Edizioni, Pag.284 Euro 15,00

Può un libro avere un lettore ideale? Domanda subdola. Verrebbe subito da dire che non c'è un lettore ideale, ma c'è il libro che per grandezza assoluta può essere indicato a tutti e tutti devono leggerlo. Eppure qualcosa mi spinge a dire che il problema non sia proprio così: se devo essere sincero un libro come La colpa non lo consiglierei a chi si è beato de Il cacciatore di aquiloni (diceva la grande, ma pressoché sconosciuta ai più, Alice James, sorella del grandissimo Henry James: Quando si riesce a sfuggire alla lettura di qualche libro che tutti leggono, si prova un grande senso di superiorità).

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Sandro Orlando

La Repubblica del ricatto. Dossier segreti e depistaggi nell'Italia di oggi.

ChiareLettere, Pag. 298 Euro 14,60

Mi sono chiesto spesso, soprattutto negli ultimi periodi, (e dopo aver subìto una campagna elettorale tra le più modeste e prive di significato e un risultato elettorale così reazionario da mettere i brividi) dai tempi in cui andavo in giro coi calzoncini corti a raccogliere i volantini che gli "emissari" delle varie forze politiche lanciavano dalle auto quando ancora non esisteva il problema dei rifiuti e del riciclaggio della carta, che senso abbia votare in un paese dove puntualmente le facce sono sempre le stesse, e le stesse spesso coinvolte in torbidi maneggi da paese centroamericano (espressione questa triste, me ne rendo conto, e obsoleta, dal momento che il nostro, tra scandali di vario genere, ha superato l'impasse, chiamiamola così, delle repubbliche latino-americane).

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Lisa Pietrobon

Se avesse avuto qualche certezza non sarebbe di certo la roccia che è ora.

Ibiskos Editrice Risolo, Pag.43 Euro 10,00

Non so se ci avete fatto caso, ma le strade assomigliano sempre di più a piccoli cimiteri: ogni tanto lungo i bordi o lungo i fossati vi è un mazzo di fiori, una foto consumata, una bandiera, uno sventolio di lenzuoli ingialliti che stanno ad indicare il luogo dove è morto un ragazzo. Perché sì, nella stragrande maggioranza dei casi, queste piccole soste da Via Crucis, sono un corollario delle tante "famigerate" stragi del sabato sera, e le vittime sempre giovani cuori spezzati.
Colpisce poi quel raccolto e silenzioso capannello di persone che staziona davanti alla nicchia cimiteriale che o per mano o tenendosi abbracciate suggellano un'amicizia anche attraverso una sorta di scaramantica e personale catena d'amore.

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Paolo Giordano

La solitudine dei numeri primi

Mondadori, Pag.304 Euro 18,00

Evita l'autore, e graziamdio, il piglio coturnato. Perché dal titolo se ne poteva avere il sospetto: La solitudine dei numeri primi ha sì la bellezza dell'intuito felice, ma anche della patinatura delle operazioni a tavolino. E invece no.
Ci spiega il Giordano a pag. 129: I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi.

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Marco Bosonetto

Requiem per un'adolescenza prolungata

Meridiano Zero, Pag. 124 Euro 10,00

Come cambiano i tempi, e come cambiano i concetti! Di Candido Neve (ça va sans dire), il protagonista, ad un certo punto del romanzo si dice: Una persona cui l'iniquità dei tempi e della società negava un reddito decente, un individuo che anziché piegarsi al pensiero unico che lo voleva incatenato a un'occupazione sottopagata qualsiasi proseguiva la sua ricerca, rifiutandosi di spegnere la coscienza critica.
Nel '68 uno così sarebbe stato almeno un pallido rivoluzionario, un contestatore, anche un figlio di papà borghese, insomma uno di quelli che stavano sulle palle a Pasolini, che si scontravano coi poliziotti, ma solo i poliziotti erano figli di gente umile (aho, sono concetti espressi dal Pierpaolo...).

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Alessandro Zannoni

Biondo 901

Gruppo Perdisa Editore, Pag.119 Euro 9,00

Domanda: cosa accomuna Rashomon di Akira Kurosawa, L'oltraggio di Martin Ritt e in parte Elephant di Gus Van Sant?
I cinefili probabilmente avranno già risposto, mentre ai meno "addentro" alle faccende cinemeatografiche suggeriamo subito: i diversi punti di vista.
Ma se nel primo e secondo caso le "diversità" scaturivano dalle dichiarazioni dei protagonisti, nel film di Van Sant il cambio prospettico è della macchina da presa che riprende lo stesso percorso ma "vissuto" dai diversi personaggi.

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Nigel Barley

Il giovane antropologo

Edizioni Socrates , Pag. 224 Euro 12,50

Con buona pace di Malinowski e delle sue teorie professionali e seriose che tirano in ballo Freud, Nigel Barley ci fa vivere l'antropologia come un'esperienza a tutto tondo. Qui non si tirano somme culturali su un popolo lontano, ma si lascia che il lettore si formi la propria idea.
Scopo fondamentale de "Il giovane antropologo" è mostrare la ricerca sul campo, già teorizzata dal nume tutelare della etnografia di cui sopra (la fondamentale osservazione partecipante), come un percorso, un viaggio difficile che coinvolge un uomo, spaurito fra uomini culturalmente così diversi da sembrare quasi alieni,

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Walter Mauro

Miles e Juliette

Giulio Perrone Editore, Pag.125 Euro 10,00

Ho avuto modo di assistere ad una presentazione del libro: Walter Mauro, al di là delle sue incontestabili qualità, è un arzillo ometto – molto alto e magro – di ottantatre anni, portati splendidamente. Quando parla di jazz e del suo passato professionale gli si illuminano gli occhi e quel che dice appare proprio un debito prolungamento di sé.
Ha deciso – non sappiamo però chi l'abbia spinto – di esordire letterariamente a questa veneranda età (capiamoci: si intenda con ciò esordio narrativo, perché il Mauro, nel corso della sua lunga carriera ha pubblicato molti saggi sul jazz appunto, sui neri d'America e ovviamente sul blues) con un romanzetto sulla storia d'amore tra Miles Davis e la diva dell'esistenzialismo Juliette Greco.

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Kjell Ola Dahl

L'uomo in vetrina

Marsilio, Pag. 488 Euro 19,00

Non so se convenga ancora dirlo, ma è ormai è un dato di fatto che la letteratura poliziesca scandinava ha fatto breccia nei nostri cuori. Notate poi: ho detto scandinava e non svedese. Certo, ormai siamo abituati a fare i conti col ciclo di Wallander di Henning Mankell, ci prepariamo a tuffarci nella Millennium Trilogy di Stieg Larsson, abbiamo preso confidenza con le istanze lesbo-femministe di Asa Larsson, ci siamo "storti" per i cambi di prospettiva di Leif GW Persson, abbiamo esultato per Hakan Nasser

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Andrea Novelli Giampaolo Zarini

Per esclusione

Marsilio, Pag. 522 Euro 19,50

Mi convinco sempre di più, salvo rare eccezioni, dell'inutilità delle segnalazioni librarie e dei recensori. Non sto a tediarvi troppo – che le ragioni di cui sopra avrebbero un fottìo di ausilii – ma solo per convincervi potrei accennare il caso appunto della coppia in questione che, all'uscita del primo romanzo Soluzione finale, da un quotidiano neppure "esimo" – Il Secolo XIX - fu definita figlia di Simenon.
Come confondere la lisca con l'Alaska.

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