Racconti

Fuoco vieni con me
Da Los Angeles a Tijuana, dalla California al Messico. 72 ore nella vita di un singolare personaggio, Vincent Muscaino, scrittore moderno in un mondo veloce. Istanti, fotogrammi, la fuga di un uomo in perenne conflitto con se stesso. Stati confusionali di una mente strordinariamente lucida. Trasgressione e riflessioni, indignazione e tentazioni. Incapace di arginare la portata devastante del proprio fallimento, la sua vita è segnata dalla depressione, dall'uso di alcol e di droghe. Apatico ed egoista, promiscuo e perseguitato dalla ricerca della celebrità, Vincent ha raggiunto il suo punto di rottura, mentre una misteriosa stazione radio rivela, dall'interno della sua auto, enormi verità.

La straordinaria mattinata di Michael Rocks
Marcus T Gudfood era un noioso impiegato di banca. Aveva lavorato tutta la vita e non aveva messo da parte un granché. Suo figlio Jack era brutto quanto sua madre e noioso quanto lui. Aveva seguito le sue ombre, nonostante avesse studiato matematica e non economia. Adesso lavorava in banca pure lui. Marcus, pochi giorni prima di andare in pensione, scoprì di avere un cancro al pancreas. Non c'era nulla da fare. Nel giro di un mese diventò giallo e perse quasi 20 kg.

'Due grammi in tre settimane' e 'Rue des Rosiers'
Quelle pillole viola,
intruglio d'erbe
naturali quanto la diossina,
in promozione da Monoprix,
sapevo che mentivano...
Anche loro.
Tra strategia d'attacco e di mantenimento,
assicuravano la vittoria sull'adipe
...le bastarde.

Manoscritto trovato a Tokio
Un mio amico, che ama molto viaggiare, si trovava a Tokio quando, mentre beveva sakè in un locale tipico, gli occhi gli caddero su un pezzo di carta caduto a terra, scritto a penna non in ideogrammi ma in caratteri, e in una lingua, occidentali. Mi disse che sentì che doveva trattarsi di qualcosa molto strano e me lo portò perché lo traducessi. Quanto ho avuto modo di leggere è davvero sconcertante. Realtà o uno scherzo, seppur geniale, del mio amico? Non posso far altro che farlo leggere anche a voi perché possiate giudicare:

Cuore freddo
A lei la birra non piaceva granché.
Me ne accorsi subito, le prime volte che andavamo al pub lei non beveva altro che weissbier. Quel denso intruglio mi ha sempre fatto schifo, mi ricorda il piscio conservato in frigo. A casa ne avevamo sempre delle vaschette piene. In quel caso si trattava del piscio di mio zio. Non ho mai indagato sul perché di quelle vaschette.
Lei aveva i capelli dello stesso colore. E questo però non mi faceva affatto schifo, anzi al contrario. Sicuramente sarà stato il profumo che portava. Sempre pulita, ordinata ma mai truccata troppo. E dire che le amiche con cui andava in giro facevano a gara a chi avesse il mascherone da troia più variopinto.

Un altro tipo di rosso
Ho avuto la sfortuna di incontrare Lyla una volta. Era una piccola bimba di otto anni, ultima di una numerosa prole di una coppia di onesti contadini/allevatori. A quel tempo affittavo una cascina vicino alla loro fattoria... avevo la ferma intenzione di evitare che il mio povero spirito venisse risucchiato nella turbolenta vita della capitale.
I primi giorni ero fortemente spaventato dalla strana sensazione che la solitudine

Underdogs n.28
PeeDee entra con l'aria , vi fa respirare portandovi in radio: che cosa desiderate?
Non vendo cuccioli da coccolare nè cachemire da accarezzare, ho qualche risposta, il brano '7am' per iniziare e a seguire, psykedelik muzik forever!!
Ora trovatevi il caldo personaggio da incarnare, leggeri come butterflies, fluidi come finocchi, geniali come farmacisti ed erboriste, tiratevi su che si va a cominciare, tutti insieme, tutti nudi, tutti al mare, o preferite in mezzo alla neve? A tal proposito vi ricordo un brano tratto da L'Eschimese di P. Freuchen:

La classifica corretta
Prima Italia, seconda Francia, terza Polonia, quarta Germania.
Questo scrive papà sulla classifica finale nell'album delle figurine.
Io non ci credo. L'Italia è forte, ma il Brasile è più forte. Papà dice che se l'Italia gioca come contro l'Argentina, vince.
Davide mi chiama da sotto. Sta tirando calci al pallone contro il muretto. Scendo e giochiamo uno contro uno.
Dopodomani devo andare in ospedale.

Su misura
Sul grande tavolo tondo di radica, insieme ai resti della cena, foto di modelle che sfilano, un voodoo di spilli e campioni di tessuto.
Secondo te, qual è il più adatto per l'abito di Zac Posen?
E le mostra tre campioni di chiffon nelle tinte cipria, champagne e ghiaccio sporco.
Questo.
Agata indica il quadratino di stoffa color cipria metallizzata

Intellettuali e no
«Per scrivere occorre una buona disposizione, tempo in quantità e idee più o meno giustificate da esprimere», meditava Tonio, ancora incerto davanti alla tastiera del computer. Si era risolto a ricoprire la posizione di uomo di lettere, di pensatore, diciamo pure di intellettuale, ed ora la piatta superficie del monitor lo contemplava silenziosa. Tonio, dal canto suo, sapeva bene di accingersi ad una impresa, se non pericolosa, quanto meno rischiosa: intellettuali non ci si improvvisa, ma egli ne aveva letto sui giornali e sentito parlare in televisione, e sapeva bene che al giorno d'oggi c'è una gran penuria di intellettuali. Perché non provare?
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